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iniezione diretta per 2 tempi


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te Ancient dovresti forse saperlo che abiti in una terra fortemente motoristica....the United Kingdom

 

sul finire degli anni '60 in Inghilterra venne inventato un sistema meccanico semplificato di iniezione per motori di auto e moto (venne usato spesso sulle moto) il sistema si chiama Wal Phillips e consiste in un tubo in vari diametri con comando gas a farfalla (come le auto a carburatore) il meccanismo di comando farfalla comandava con un rinvio una specie di dosatore della benzina che dall'alto nel condotto tramite un piccolo ugello a caduta iniettava il combustibile

 

il grave problema è che era facile prendesse fuoco mandando ai fumi la moto senza contare le conseguenze al pilota....inutile dire che venne abbandonato.....

 

so anche che anni fa venne pure provato su una vespa proto...il risultato fu che sotto era sporca ma sopra prendeva molti più giri...

 

certo questo è un sistema meccanico di iniezione e non proprio comandato da una pompa che spara il carburante tramite iniettore vero e proprio...

 

i lambrettisti la usavano

qualche pazzo lo trovi ancora

 

newracer006.jpg

 

 

WalPhillips11.jpg

senza contare che, scendendo per gravità, la pressione a serbatoio pieno o vuoto non era la stessa.

 

ricordo di aver letto da qualche parte che la bosh dovrebbe avere in sviluppo un acrocchio per trasformare ad iniezione i 2t asiatici

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Ospite Mallino

Ma invece,qualcosa di più semplice,alimentato a corrente con batteria?un iniettore elettrico,insomma,con comando drive by wire tarato sulla manopola del gas.e che ricarica la batteria con un piccolo alternatore.ora,forse il costo max di 300€ non è possibile,ma con 500 ci si potrebbe stare.magari da infilare in un apposito collettore di aspirazione che alimenta il motore dalla valvola,iniettando la benza direttamente nel flusso d'aria regolato da una ghigliottina direttamente sul collettore,a monte dell iniettore.

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Non é cosï facile, oltre all iniettore, ti servirebbe almeno un potenziometro farfalla, un sensore di depressione, uno di temperatura, una rota fonica con un sensore di fase per fargli capire all iniettore quando spruzzare e oltre a tutto questo serve un cablsggio serio e una centralina che comanda il tutto programmata con una mappa di iniezione.ah dimenticavo che serve una pompa benzina elettrica con relativo controllo e impianto elettrico.

Una sonda lambda sullo scarico che bruciando olio si troverebbe sfalsata come valori e per questo dovrebbe essere affiancata a un sensore temperatura gas di scarico,queste due sonde per capire come ingrassare o smagrire la carburazione in tempo reale

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Ospite tecnofalc

esatto Faoro...alloa a sto punto meglio il Wal Phillips :F

 

grande Jimmy!! davvero sulle lambra lo montavano? dici che anche qui nel bel paese qualche lambrettaro possa montarlo...pensa per avere documentazione sufficiente mi feci arrivare dall'Inghilterra dei disegni del Wal Ph. e poi col tempo li ho trovati in internet  :M  come penso avrai fatto tu...

 

comunque è quasi geniale...però il disegno del tubo in sezione è dritto ma se ben ricordo feci una indagine in internet e dalle foto scoprìi che alcuni WP forse per motori moto (mia supposizione non confermata) avevano un condotto non rettilineo ma stretto in zona farfalla e si allargava mentre andava verso il motore o verso l'ugello benzina, probabile per aumentare il risucchio....ingrassavi/smagrivi col braccetto di rinvio :M

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per fare un'iniezione che funzioni non servono grandi cose,

sui motori aeronautici ad iniezione (meccanica, elettronica non esiste sui motori certificati) hanno solo l'indicazione della temperatura cilindri e gas di scarico + pressione d'alimentazione.

la temperatura dei gas deve stare al picco massimo per avere la massima potenza, smagrendo la temperatura si abbassa, e per smagrire hai un apposito comando, però son motori 4 tempi che girano piano e hanno cilindrate esagerate.

su un 2t credo che la ossa abbia dimostrato come sia fattibile fare un sistema prestante

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Ospite tecnofalc

Jimmy....io so che negli USA su certi motori da turismo aereo, quindi piccoli, veniva usato molti anni fa un tipo di carburatore che nella sostanza è simile al Lectron, il LAKE, ne hai mai sentito parlare? questo "carburatore" era considerato una specie di iniezione dato che non aveva getti eccecc ma solo una sottilissima ghigliottina e venne usato appunto su alcuni motori di aereo da turismo e lessi anche su motori terrestri....però mai come il Wal Ph....

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i motori aeronautici nascono a carburatore, poi son stati trasformati ad iniezione con un sistema simile al carburatore.

tranne quelli dei rotax, quelli dei lycoming e continental  sono tutti a membrana

 

sc182110.jpeg

 

img_imavqvc.jpg

 

l'iniezione è nata principalmente per evitare il problema del  ghiaccio al carburatore

 

sistema continental, dipendente dalla pressione del carburante in quanto passa attraverso un foro graduato

 

Continental+TCM+Fuel-Injection+System.jp

 

sistema lycoming, indipendente dalla pressione carburante per la presenza di un regolatore

 

RSA_Poster_DB_ED2.jpg

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  • Moderatore

complimenti a tutti per i contributi , sintetizzando se ne deduce " correggete  se  sbaglio " che praticamente un sistema diciamo artiginale after market  a carburatore elettronico ecc è potenzialmente realizzabile su un motore tradizionale  ...cosa diversa se parliamo di iniezione  come quelle all'inizio citate  perchè i cilindri hanno "degli inviti" ove sono posizionati gli iniettori che "lanciano" la miscela in determinati punti specifici del cilindro...comunque penso che gia ' riuscire a montare " ciamiamolo per semplicita' un carburatore elettronico che determina da se quanta aria e quanta miscela ..sarebbe gia' un bel passo avanti !!

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Ospite AncientArt

Free .

 

Il carburatore elettronico sarebbe la cosa da montare se ci fossero davvero delle accensionsi serie sul mercato , serie che intendo dire , non fuorvianti , cioe' accensioni che davvero siano programmabili e/o variabili come la natura originale intendeva . 

 

Per ora sul mercato di queste ne esiste solo una ( 1) , ed e' esclusivamente per competizioni , ora anche questa manca pero' , giustamente , di un controllo della carburazione poiche' non si applicano carburatori elettronici , 

 

Applicando un carburatore elettronico ad un'accensione in cui il gruppo elettrico va montato fisso e tutto il lavoro sia fatto da una CDI posta all'esterno quest'ultima sarebbe programmata anche per regolare la carburazione .

 

Quindi fine di tutti i mal di testa , a parte quello se la CDI si vada a farsi benedire .

 

Fattibile e in piu possibilita di avere un programma con cui magari cambiare i vari setting ( pero' poi ritornano i mal di testa ) che s'adattano all'uso e ai desideri del proprietario dei mezzo .

 

Cia' :)

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Ospite tecnofalc

fermi todos!

 

ci siamo, ora possiamo parlare di realtà non fantàsia, UNA PERSONA ha creato IL CARBURATORE ELETTRONICO per motori 2t, questa persona si chiama Elven, il famoso personaggio che crea le centraline e programmi di accensione per le nostre vespette siano Pvl Idm ecc ecc e pure la cara GPX

 

Andrea, creò in modo del tutto autonomo un carburatore dalla forma tradizionale ma che in realtà aveva un sistema di funzionamento completamente elettronico, dotato di due iniettori posti sotto la valvola gas e comandati elettronicamente, ovviamente aveva dei sensori di giri, posizione valvola gas,clock per determinare il gettito di benzina al regime voluto...praticamente ha "scomposto" l'erogazione in Rpm in clock molto ristretti da parte del chip di controllo degli impulsi da dare agli iniettori, così a seconda del regime di giri poteva arricchire o smagrire ai regimi voluti nello stesso modo in cui col suo programma tipo Gpx possiamo variare i parametri di anticipo/ritardo della curva di accensione

 

il bello è che essendo un sistema a iniezione esteticamente simile a un tradizionale carburatore, (come un Vhsd circa) lo si poteva montare senza problemi sui nostri motorelli....poi non so perchè forse era troppo complesso alchè non lo vedetti più sul suo sito..quindi

 

 tutte queste nostre belle idee presero forma diciamo in quel suo progetto ma purtroppo la realtà sebbene l'elettronica di oggi faccia paura a possibilità, probabilmente rimaneva sempre troppo complesso...

 

scusate la lunghezza...

 

ps, avevo salvato le foto dal suo sito...mannaggia..

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Un idea secondo me potrebbe essere su base delle pompe di iniezione meccaniche per motori a benzina kugelfisher . Queste sono delle pompe di inizione come quelle per i diesel solo che sono fatte per motori benzina, le montano molte macchine storiche per gare in salita ecc per passare da carburatore a iniezione senza usare sistemi elettronici e si raggiunge mi pare una pressione di iniezione sui 30 bar ovviamente per la vespa servirebbe un solo iniettore e probabilmente ruberebbe molta potenza. Piccolo problema queste pompe hanno dei costi altissimi e anche per settarle non sono il massimo della facilitá

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Io un paio di anni fa ad una gara in vespa presso la pista di mirecour in Francia ho guidato una vespa ad iniezione elettronica di un gruppo di ragazzi francesi che studiavano ingegneria.

non vi so spiegare come avevano fatto o specifiche ma ricordo di aver letto o visto qualche video del evoluzione di tale esperienza.

 

Forse @Aplus ne sa qualcosa

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