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GiPiRat

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  1. Guarda, non so chi ti abbia detto questa sciocchezza, ma i ciclomotori pagano da sempre il bollo come tassa di circolazione, non di possesso, quindi se non circoli non paghi, punto. Il bollo lo si può pagare in qualunque momento dell'anno, purché sia il giorno prima di circolare, e scade sempre il 31 dicembre. Per un ciclomotore, nessuno può chiederti di pagare un bollo di un anno precedente a meno di dimostrare che in quell'anno ha coircolato (e come?), infatti tutt'al più possono costringerti a pagare il bollo dell'anno in corso se ti fermano per strada e non puoi dimostrare di averlo pagato (il bollo come tassa di circolazione dev'essere portato sempre con sé quando si circola). Che qualcuno abbia "restituito" il libretto alla motorizzazione per non pagare il bollo è una stupidaggine grande quanto una casa, anche perché la motorizzazione, soprattutto negli anni '90, non avrebbe saputo cosa farsene del libretto in questione, visto che il registro dei ciclomotori esiste dal 14 luglio 2006. Inoltre, ripeto, l'unico modo per rottamare un ciclomotore è quello di distruggerlo fisicamente, in toto o almeno la punzonatura, proprio perché non sono iscritti al PRA. Ciao, Gino
  2. Vespa VNB5: Cilindrata: 123,4 cc. Potenza fiscale: 2 CV Potenza massima effettiva: 4,6 CV Ciao, Gino
  3. Ti eri spiegato benissimo, per questo ti consiglio di chiedere chiarimenti in motorizzazione. Per quel che riguarda il ciclomotore demolito, anche qui la cosa non mi torna, perchè i ciclomotori non si demoliscono amministrativamente, consegnando il libretto, visto che non sono iscritti al PRA e che solo dal 14 luglio 2006 esiste un registro dei ciclomotori in motorizzazione. L'unico modo per "demolire" un ciclomotore è quello di distruggerlo fisicamente o, quanto meno, di distruggergli la punzonatura. Chi si dovrebbe essere perso questo "certificato di demolizione"? Altra faccenda è se risulta demolito avendo preso gli incentivi statali. In questo caso la sola detenzione del telaio è un reato penale, in quanto il telaio non dovrebbe esistere più! Insomma, se non è stato demolito per gli incentivi, fai la denuncia di smarrimento del libretto e potrai portarlo al collaudo in motorizzazione per la reimmatricolazione. ciao, Gino
  4. Si dovrebbe trattare di un telaio ripunzonato a seguito di sostituzione, probabilmente, per incidente, oppure di un telaio che, erroneamente, non era stato punzonato all'origine (succede anche questo), ma credo più probabile la prima ipotesi. Però la punzonatura che riporti "T 34 XX XX T" non ha senso. Dovrebbe essere, invece, di questi tipi: - 123456 L9, dove 123456 è un numero progressivo relativo al registro del DTT, e L9 è la sigla della sede provinciale del DTT che l'ha effettuata, questo tipo di punzonatura era in atto sino al 1980 circa; - L9 123456 92 L9, la sigla della provincia è posta anche prima e 92 sta ad indicare l'anno della nuova punzonatura, questa punzonatura è stata usata dal 1980 circa al 1993 circa. - 12345695, compresa tra due stelle con all'interno il codice della provincia della sede del DTT, dove 123456 è il numero progressivo e 95 è l'anno della nuova punzonatura; in tutti i casi dev'essere un numero di 8 cifre. Quindi, stante tutte queste cose, a meno che tu non abbia riportato in maniera errata la punzonatura, ti consiglio di chiedere spiegazioni direttamente alla sede di motorizzazione (DTT) a te più vicina, perché le cose non tornano. Ciao, Gino
  5. Le prime vespe 50 erano di un unico colore: Verde - codice MaxMeyer 1,298,6301. E avevano solo 3 marce. Ciao, Gino
  6. GiPiRat

    Aiuto! BOLLO!

    Comunque, se vai all'ufficio bolli dell'ACI, puoi spiegare la cosa ed, eventualmente, ti fanno pagare solo un'integrazione. Ciao, Gino
  7. Quindi ancora non sai cosa ci fosse scritto sulla visura. Io l'avrei ritirata. Come fai a controbattere se non sai a cosa devi farlo? Ciao, Gino
  8. In effetti ha ragione sig.tanzi, non ha senso quello che ti hanno detto. Primo perché i veicoli non potevano essere radiati d'ufficio dal PRA prima del 1983 in quanto non pagavano il bollo come tassa di proprietà ma come tassa di circolazione e, secondo, perché la radiazione d'ufficio è un atto amministrativo e, per legge (L. 342/2000, art. 63), è sempre possibile reiscrivere un veicolo al PRA, qualunque sia l'anno in cui è statao radiato d'ufficio, purché sia un veicolo d'interesse storico e collezionistico in possesso almeno della targa, oppure reimmatricolarlo negli altri casi. Cosa dice la visura, quando dovrebbe essere stata radiata la vespa? Comunque, ricorda che per la reiscrizione al PRA c'è un dirigente preposto in ogni ufficio ACI provinciale, tu devi rivolgerti a quello della tua provincia di residenza, e non all'impiegato allo sportello. Ciao, Gino
  9. Oppure prova qui: http://www.vesparesources.com/forum/pra ... edura.html Ciao, Gino
  10. Pare che sia il sito ad avere qualche problema. Prova tra un po'. Ciao, Gino
  11. Per la prassi vedi qui: http://www.vespaonline.com/MDForum-viewtopic-t-2245.htm , ma siccome non è né facile né economico, e c'è la possibilità di doversi spostare anche di centinaia di km per poterla reimmatricolare, cerca di pagarla quanto meno possibile! Ciao, Gino
  12. Nelle smoll vecchie (prima del...76?) quel dado non era saldato, era un semplice dado con rondella, scomodissimo da muovere. Ho toccato con mano su un primavera I serie e una special del '75 (4 marce). In quelle "nuove" invece è saldato. Toccato con mano su un 50 special '81, un altro '80 e un ET3 '82. Non era saldato perché altrimenti non si sarebbe potuto montare il portapacchi ad anello per le small. Di che anno è la Special? Ciao, Gino
  13. Non tanto giusto, la UE non dice che se un veicolo risulta cancellato per demolizione è un rifiuto, e non lo dice neanche lo Stato Italiano, lo diventa solo nel momento della distruzione fisica. Certo, se la distruzione deve avvenire per legge (obbligatoria dal marzo 2006) e non avviene, allora c'è un reato anche penale. Sinora tutti i veicoli con 20 o più anni possono essere iscritti ad un registro storico riconosciuto dallo Stato, quindi tutti questi veicoli, demoliti o di cui non si conosce la targa che siano, sono reimmatricolabili. Vedi: http://www.vespaonline.com/MDForum-viewtopic-t-2245.htm Ciao, Gino
  14. No, va fatta dopo 2 anni. Solo per i veicoli di PRIMA immatricolazione va fatta dopo 4 anni, e non è il tuo caso. Ciao, Gino
  15. Visto che molti mi chiedono spesso chiarimenti sulle circolari che bloccano le reimmatricolazioni dei veicoli demoliti o di cui non si conosce la provenienza, le riporto in questo topic, specificando che le argomentazioni sono pretestuose e non tengono conto della legislatura vigente, come da allegati. Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Dipartimento per i trasporti terrestri Direzione generale per la motorizzazione Roma 23 febbraio 2006 Prot. N. 388/M361 OGGETTO Reimmatricolazione di veicolo già radiato per demolizione – Quesito Si riscontra la nota pro. N. 17904 del 13 gennaio 2006, relativa all’oggetto. In particolare, codesto Ufficio chiede se sia possibile procedere alla nuova immatricolazione di veicoli già radiati volontariamente dal P.R.A. per demolizone, e successivamente iscritti nei registri storici muniti di certificazione delle caratteristiche tecniche A.S.I. Al riguardo si fa presente quanto segue. Con decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209 è stata data attuazione alla direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso. A norma dell’articolo 3, comma 1 lettere a) e , di tale provvedimento sono definiti rispettivamente come “veicoli”, i veicoli a motore appartenenti alle categorie M1 e N1di cui all’allegato II, parte A, della direttiva 70/24/CEE, ed i veicoli a motore a tre ruote come definiti dalla direttiva 2002/24/CEE, con esclusione dei tricicli a motore, e come “veicoli fuori uso”, un veicolo di cui alla lettera a) a fine vita che costituisce un rifiuto ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modifiche. Il comma 2 dello stesso articolo individua le fattispecie nelle quali un veicolo è classificato fuori uso ai sensi del comma 1, lettera . Fra queste, ai fini di ciò che qui rileva, è espressamente specificata quella di veicolo ufficialmente privato delle targhe di immatricolazione, che è considerato rifiuto anche prima della consegna a un centro di raccolta: è tuttavia fatta salva l’ipotesi di esclusivo utilizzo in aree private di un veicolo per il quale è stata effettuata la cancellazione dal P.R.A. a cura del proprietario (art. 3, comma 2, lett a), ultimo periodo). Il comma 3, infine, esclude dal campo di applicazione delle disposizioni di cui al comma 1 lettera , e conseguentemente alla relativa disciplina, i veicoli storici o di valore per i collezionisti o destinati ai musei, conservati in modo adeguato, pronti all’uso ovvero in pezzi smontati. Quanto sopra premesso, si ritiene che non sia procedere alla reimmatricolazioen di veicoli volontariamente radiati per demolizione in quanto, a seguito dell’operazione di volontaria cancellazione dal P.R.A. il bene di che trattasi perde definitivamente la qualificazione giuridica di veicolo per acquistare, ope legis, quella di rifiuto ai sensi dell’articolo 6, D.Lg.vo 22/97. Caso diverso sarebbe invece quello di un veicolo per il quale sia stata effettuata la cancellazione dal P.R.A. a cura del proprietario, dichiarando al contempo che lo stesso sarebbe stato destinato ad esclusivo utilizzo in aree private: in tale ipotesi, infatti, il bene non acquisisce la classificazione di rifiuto – giusta l’espressa previsione del citato art. 3, comma 2, lettera a), ultimo periodo del D.Lg.vo 209/2003 e deve ritenersi applicabile invece, il comma 3 dello stesso articolo, qualora ne ricorrano le condizioni. Al riguardo, peraltro, la Scrivente sta procedendo ad acquisire il competente parere del Ministero dell’Ambiente per le implicazioni di natura ambientale che riveste l’argomento in parola: va inoltre considerato che la Commissione Europea ha richiesto la modifica, attualmente in itinere, del D.Lg.vo n. 209/2003, nel senso di inibire la possibilità che veicoli radiati (non per definitiva esportazione) possano continuare ad essere utilizzati su aree private anziché essere demoliti. Nelle more, l’interpretazione logico letterale delle disposizioni suesposte – lasciando impregiudicate le posizioni soggettive di coloro che eventualmente avessero diritto all’immatricolazione di un veicolo di interesse storico e collezionistico radiato per demolizione, a seguito di un’interpretazione più ampia da parte della suddetta Amministrazione – rappresenta il parere di questo Ufficio in merito alle fattispecie in commento. Saranno tempestivamente comunicate ulteriori diverse indicazioni che al riguardo dovessero pervenire da parte del Ministero dell’Ambiente. IL DIRETTORE DELLA DIVISIONE Dott.ssa Liliana Scarpato Ministero dei Trasporti Dipartimento per i trasporti terrestri, personale, affari generali e la pianificazione generale dei trasporti. Direzione generale per la motorizzazione Prot n. 0110536/23.40.05 Roma, 4 dicembre 2007 Oggetto: reimmatricolazione lambretta Con la nota allegata in copia, il Sig xx yy nell'evidenziare le difficoltà di registrazione al PRA di un veicolo tipo lambretta LI 125 III serie, sostiene che lo stesso, benchè risultasse demolito, è stato regolarmente reimmatricolato, quale veicolo di interesse storico e collezionistico presso Codesto Ufficio. Nel merito, pur segnalando che le disposizioni in materia di veicoli di interesse storico e collezionistico sono in fase di revisione, si ritiene che, al momento, la riammissione in circolazione di detti veicoli, indipendentemente dalla loro iscrizione ad uno dei registri previsti dall'art. 60 del codice della strada, debba essere subordinata, tra l'altro, alla verifica che gli stessi fossero già circolanti e mai radiati per demolizione. il direttore della divisione dott.ssa Liliana Scarpato Come già riportato su altre discussioni, vi evidenzio la parte della frase della circolare Prot. N. 388/M361 del 23.02.2006 della dott.ssa Scarpato che NON PRECLUDE AFFATTO le reimmatricolazioni ai veicoli d'interesse storico e collezionistico: . . . Nelle more, l’interpretazione logico letterale delle disposizioni suesposte – lasciando impregiudicate le posizioni soggettive di coloro che eventualmente avessero diritto all’immatricolazione di un veicolo di interesse storico e collezionistico radiato per demolizione, a seguito di un’interpretazione più ampia da parte della suddetta Amministrazione – rappresenta il parere di questo Ufficio in merito alle fattispecie in commento. . . . Ed anche nella circolare n. 0110536/23.40.05 "si ritiene" (e non "si dispone", lasciando il tutto alla decisione delle singole motorizzazioni, come al solito!) che detti veicoli non possano essere reimmatricolati se non in particolari circostanze, ma "si ritiene" MALE, visto che un decreto legge dispone diversamente, e nessuna circolare può superare una disposizione dello Stato!!! Checché ne pensi la dott.ssa Scarpato! Infatti, ecco cosa dice l'art. 3 del Decreto Legislativo 24 giugno 2003, n. 209, tuttora vigente, al comma 3: 3. Non rientrano nella definizione di rifiuto ai sensi del comma 1, lettera , e non sono soggetti alla relativa disciplina, i veicoli d'epoca, ossia i veicoli storici o di valore per i collezionisti o destinati ai musei, conservati in modo adeguato, pronti all'uso ovvero in pezzi smontati. Quindi persino i pezzi smontati (telaio ed altro) sono degni di essere reimmatricolati, nel caso!!! Fate in modo di far valere i vostri diritti! Ciao, Gino
  16. GiPiRat

    lambretta

    Errore mio! Comunque, esiste almeno una 250 LD, quella di un mio amico meccanico che ne aveva fatta una bicilindrica! Ciao, Gino
  17. GiPiRat

    lambretta

    Magari prima verifica che modello è, sarebbe da pazzi rovinare una 175 TV o una 200 SX o ancora una 200 LD, per quello che quotano e per come vanno! Ciao, Gino
  18. Vai all'ufficio bollo dell'ACI (o dell'esattore della tua regione) con le targhe dei due veicoli e chiedi che ti facciano un calcolo sugli ultimi 3 anni. Ciao, Gino
  19. Ti consiglio di consultare il comune e di farti dare la disposizione completa per vedere se ci sono deroche per i veicoli storici. Ciao, Gino
  20. Ragazzi, prima di scrivere cavolate, è meglio se vi andate a leggere gli art. 100, 101 e 102 del CdS che regolano la materia: http://www.aci.it/index.php?id=676 soprattutto i commi 12 e 14 http://www.aci.it/index.php?id=677 soprattutto il comma 5 http://www.aci.it/index.php?id=678 soprattutto i commi 1 e 4 Che alcuni rappresentanti dele forze dell'ordine chiudano un occhio (o entrambi) non è una garanzia. Se vi becca quello con le palle girate vi ritrovate con una multa salatissima e una denuncia penale sul groppone. Poi, siete adulti e vaccinati e ora sapete esattamente a cosa andate incontro, perciò fate come vi pare e buona fortuna. Ciao, Gino
  21. Mi pare strano che un poliziotto abbia potuto dirti una cosa del genere, perché la riproduzione di una targa è un reato che può diventare penale, che si abbia o no l'originale non è cosa da fare! Ciao, Gino
  22. In che senso parli solo dei fili? Se intendi risistemare quello vecchio, puoi procurarti i fili giusti in qualunque negozio di elettronica, basta che porti i campionio e ti forniscono il filo giusto per spessore e colore a metro. Se invece vuoi acquistare un impianto elettrrico completo, rivolgiti ad un buon ricambista della tua zona prima di spendere soldi per fartelo spedire da qualche ricambista del web. Considera che, se non lo ricostruisci con i materiali adatti, i vecchi impianti sono migliori di quelli che rifanno adesso, ecco perché ti dicevo di rivolgerti a un vecchio ricambista o concessionario. Ciao, Gino
  23. Lasciando perdere le riproduzioni, perchè a quel punto la targa sarebbe FALSA, e si va sul penale! Se è rovinata solo lungo i bordi e numeri e lettere sono intatti, puoi rimetterla a posto. Infatti il CdS impedisce la contraffazione, non certo il restauro. Ciao, Gino
  24. A meno di non usarla in pista, di qull'affare non te ne fai nulla, visto che non passerebbe MAI il collaudo in motorizzazione che te ne fai della denuncia di smarrimento del libretto? Ciao, Gino
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