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Tondo68

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  1. Fermo restando quanto scritto sul rubinetto Arcobaleno, che è giustissimo, il problema è legato proprio al fatto che esista o meno la posizione "R". Con la leva girata in posizione normale, nei chilometri immediatamente precedenti all'entrata in riserva, il carburante passa e non passa a seconda delle onde che si formano ne serbatoio. Proprio questo è il rischio: a un certo punto il livello nel serbatoio si abbassa tanto che il carburante non scende più, ma nei chilometri precedenti a questo momento passa in maniera incostante e sempre minore, facendo pericolosamente abbassare il livello in vaschetta. Rischioooo!!! E ovviamente questo accade anche con i fast flow che abbiano la posizione R. Io sul lamellarone MHR 221 l'ho messo, ma ho preso quello che ha solo due posizioni.
  2. La Vespa va meglio perché la carburazione si smagrisce un po'... E non è una bella cosa. Anzi, con motori potenti (210-221 ma anche 177/190 ben fatti, tanto più se ad aspirazione lamellare), una volta consumata metà serbatoio, è bene evitare di tenere il motore sotto sforzo insistendo a pieno gas in quarta: il livello del carburante si abbassa e di conseguenza si abbassa la pressione di afflusso e quindi la quantità massima di carburante che può giungere in vaschetta nell'unità di tempo. Tirare una marcia corta, invece, non fa danno. L'entrata in riserva a gas spalancato, poi, può fruttare un bel grippaggio e va evitata come la peste
  3. Allora dovrebbe essere quella con il gradino un po' più alto, oltre 0.5mm. Quella testa sul cilindro DR va bene, purché si monti lo spessore.
  4. Tra testa e cilindro: lì serve dissipare calore (e compensare in parte la differenza di altezza tra le due teste. Volendo, potresti anche fare quello che ti ho suggerito sopra, ovvero rifasare per mezzo di uno spessore sotto al cilndro, spianatura scalino testa e spessore 0,6 anche sopra. In questo secondo caso ti converrebbe però mantenere la testa DR, altrimenti ti troveresti meno compresso alla fine.
  5. Ah, ecco, vuoi solo mettere la testa Polini... Fai bene Probabilmente ti riferivi allo spessore di rame che ho menzionato: 0,6mm vanno bene se la testa che monterai è una delle ultime Polini, che hanno il gradino più pronunciato. Le vende DRT già fatte oppure puoi fabbricartene una autonomamente, partendo da un pezzo di lamiera di rame cotto
  6. Ok prendere come riferimento per la lavorazione una guarnizione di base cilindro per Polini... Tieni presente però che i travasi in canna nel DR sono molto più piccoli, quindi la "polinizzazione" riesce fino a un certo punto. Comunque, non limitarti ad aprire i travasi, ma inserisci sotto al cilindro uno spessore di 1mm, quindi spiana completamente il gradino della testa e interponi tra quest'ultima e il cilindro uno spessore di rame alettato da 0,6mm. Fatto così, con carter e albero adeguatamente lavorati, anche il DR dice autorevolmente la sua e rimane affidabile
  7. Attenzione, 55W di assorbimento sono troppi anche per lo statore e per il devio (5 amp di intensità). Lo statore produce 90W nominali complessivi... Ma tu hai lo statore a 5 flli, con impianto sdoppiato... Insomma, luce arancione, se va bene.
  8. Il fatto è che per beneficiare appieno della maggior sezione di passaggio devo tassativamente allungare un pochino la valvola e curare nel migliore dei modi il condotto a monte, nonché realizzare una basetta apposita da interporre sotto la scatola per rendere più progressiva la variazione di sezione del condotto, altrimenti temo di avere più danno che guadagno rispetto al 26 adattato al meglio e con valvola idonea. Comunque, se trovo il tempo -il problema è soprattutto quello- e cedo alla tentazione, vi faccio sapere, magari anche con qualche foto, che finora non ho mai messo solo perché sono scarsamente informatizzato e un po' pigro sotto questo specifico punto di vista... Di questo mi scuso Quanto allo stress meccanico legato alla riapertura, il PX si apre molto agevolmente, anche se ovviamente meno volte si smonta meglio è.
  9. Nonostante le perplessità che ho esposto sopra, andrà a finire che me lo compro, a costo di realizzarmi in casa una basetta di raccordo... Sono curioso e mi prudono le mani, perché vorrei metterlo su blocco con GT Malossi MHR in corsa 62 a valvola, che già passava i 140 con il 26. Ora riposa sullo scaffale... Certo, dovrei riaprire comunque per adeguare la valvola; tuttavia la cosa mi stuzzica... e la mia cronica malattia motoristica avrà la meglio Non proprio nell'immediato, ma questo sfizio me lo tolgo... Il fatto è che più ne faccio, più ne vorrei fare: in mente ho un paio di lamellari su base LML, un blocco serio per la LML200 4T che ho preso per i continui blocchi alla circolazione e altro ancora... Il tempo disponibile invece è sempre pochissimo
  10. Il motore è stato aperto e sistemato di fresco? Non è che magari prende aria da un paraolio di banco? Se hai messo solo il gruppo termico, può essere che le maggiori pressioni e depressioni create nel carter dalla maggior cilindrata, unitamente alle temperature più elevate, abbiano compromesso la tenuta di paraoli vecchi. Comunque, ok per la prova con il carburatore originale, per maggior sicurezza.
  11. Direi proprio di sì, anche se non dispongo più di un cilindro intatto per darti un dato più preciso.
  12. Sul 30/30, escluderei proprio il mix originale, tanto è vero che in foto compare il comando gas del tipo senza mix... e il problema non sarebbe solo la mandata olio insufficiente, come giustamente hai rilevato, ma anche la troppo limitata escursione del comando pompa olio, che impedirebbe di aprire completamente il gas. Quanto all'affidabilità del mix Piaggio in generale, ti assicuro che se viene tenuto in ordine e periodicamente controllato non dà grane. Lo scrivo dopo varie centinaia di migliaia di km percorsi con PX mix nella mia vita.
  13. E' un oggetto estremamente interessante e seguirò con attenzione ogni relativo sviluppo. Se funzionerà bene e si dimostrerà adattabile a motori diversi, sarà un grande successo... A questo proposito mi permetto di sottolineare un paio di aspetti che ritengo fondamentali: 1- spero siano disponibili ghigliottine apposite con incavo più o meno profondo sulla faccia inferiore (quelle del 24 e 26 immagino siano troppo strette); 2- sarebbe utilissimo uno spessore di alluminio di un cm o poco meno da inserire sotto la scatola per rendere almeno un po' progressiva il cambio di sezione del condotto da circolare a ellittico molto schiacciato, altrimenti il maggior diametro del diffusore non potrebbe essere sfruttato a dovere.
  14. Il corsa 60 ha le luci più basse di sicuro. Avevo misurato le fasi tempo indietro ed era intorno ai soliti 120/170.
  15. Hai ragione... E' una cosa che che ho letto già parecchio tempo fa, ma che non ho mai sperimentato, anche perché sui miei mezzi ho sempre montato accensioni elettroniche. Ora però il mio parco vespe si è arricchito di una GL conservata che non voglio stravolgere troppo e che sarebbe quindi ottima per fare la prova
  16. Ottimo pensiero, da approfondire e mettere in pratica al più presto Vedrai che è tutta un'altra cosa.
  17. Se le puntine sono troppo aperte, oltre un certo regime la molla non riesce più a mantenere costante il contatto del pattino in fibra con la camma del volano. Se la regolazione è corretta, ciò non dovrebbe accadere. Sul tuo impianto è comunque molto vantaggioso montare un condensatore della special esternamente (vicino alla bobina), invece di quello originale, che vale davvero poco. Tieni anche presente che avere le puntine più o meno aperte influisce molto anche sull'anticipo, a parità di posizione statore. Avere le puntine a 0,6mm invece che a 0,4 (valore previsto dalla casa), oltre a peggiorare il funzionamento del ruttore ai regimi elevati, significa ritrovarsi anche qualche grado di anticipo in più. Inoltre -aggiungo per completezza- il giusto equilibrio tra tempi di apertura e chiusura permette di ottenere un più elevato picco di tensione per la scintilla: a puntine chiuse, nel primario della bobina inizia a passare corrente dopo l'attimo che serve per superare la reattanza induttiva dell'avvolgimento; a questo punto, quando le puntine aprono, l'interruzione dell'alimentazione e la conseguente variazione di flusso nel traferro del trasformatore che è la bobina, dà luogo all'extracorrente. Da questo punto di vista, è importante che il contatto si interrompa il più bruscamente possibile, ed è per questo che anche con le puntine troppo vicine il sistema comincia a funzionare peggio e la tensione alla candela cala. Insomma, va ricercato il giusto compromesso tra tempo di ricarica e rapidità di apertura.
  18. Se il tuo PX ha le frecce, vai tranquillo: monti volano, statore e centralina con il suo supporto e sei a posto.
  19. L'unica spiegazione è che i due fili siano i due positivi e il terzo, che non c'è, sarebbe la massa che prendi dalla scocca stessa. Lo schema sembra un po' pasticciato in quel punto, ma vedrai che è così.
  20. La tua soluzione è molto elegante, questo è certo... Io tuttavia la fisso con una fascetta alla scatola dei fili, dopo aver praticato su quest'ultima due forellini alla giusta distanza nella parte posteriore. Poi collego tutto e racchiudo i fili in una fodera in gomma aperta che fermo sempre con fascette a strappo. Questo solo perché, in caso di smontaggi ripetuti, la tua soluzione (che rimane la migliore sotto il punto di vista estetico e non solo) mi costringerebbe a strapazzare parecchio i fili per farli passare al posto giusto.
  21. Infatti, questa è un'altra possibilità, visto che il devio GL e VBB con batteria funziona, per così dire, al dritto... Io non ho mai percorso questa via perché non disponevo del devio adatto e quindi non l'ho menzionata non disponendo di dati empirici circa il buon esito e i piccoli dettagli dell'intervento, ma alla prima occasione voglio provare anche così.
  22. Momento: sugli ultimi TS veniva già montato il motore con l'albero cono 20 (sempre VNL3M) quindi, mentre esistono solo alcuni TS, gli ultimi appunto, con cono 20, tutti i Px con e senza frecce hanno il cono 20. Tuttavia, potrebbe essere che, coincidendo la sigla motore, su qualche Px senza frecce sia stato montato un blocco motore TS cono piccolo in seguito ad un infortunio irreversibile dei carter avvenuto in anni lontani E' vero che TS e PX senza frecce montano il medesimo statore e impianto elettrico analogo, salvo devio e connettori faro, spia e illuminazione strumento.
  23. Si può fare, anche se io trovo più economico modificare il devio originale. Suppongo Sip fornisca le istruzioni del caso. L'interruttore invertito dello stop si trova a buon prezzo anche dal ricambista.
  24. Statore a 5 fili: bianco, rosso e verde alla centralina, nero a massa e quindi anche alla massa del regolatore a tre contatti (quello dei px senza batteria), azzurro all'ingresso del regolatore. Il positivo in uscita del regolatore va collegato nella scatola dei fili al blu e al verde, escludendo il giallo. Il quarto contatto della centralina, ovvero lo spegnimento, va collegato al rosso nella scatola dei fili, cosicché la vespa si spenga con l'apposito pulsante dl devio e... il gioco è fatto.
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