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chi l'ha detto che l'et3 è piccola per viaggi?


paradaise

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HO Achio questo sospetto :laugh

 

Anche la mia mi accompagnerebbe!

 

Si a vendere tutte le vespe che ho!

 

Lei già se vado a prenderla in vespa la vedi da lontano che sbuffa rotta di scatole..

Dopo 10 minuti di giro dice: "ci fermiamo? Mi fa male il sedere"

 

Per ovviare al problema le ho preso una vespetta tutta "sua" così sta bella comoda..ma tanto so già come andrà a finire! Ahahah

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  • 2 weeks later...

Eccomi quavi racconto un pò la mia avventure.

Venerdi 2 agosto finito di lavorare torno a casa e con la mia ragazza iniziamo a preparare i bagagli e a caricare l'impossibile sulla vespa... dopo svariate ore sono le due di notte quando finalmente riesco ad andare in doccia.Nella vespa abbiamo caricato due valigie da moto da 40 litri con i vestiti 2 sacchi a pelo e materassini una tenda due zaini, 10 litri di olio da miscela una tanica di metallo da cinque litri una borsa con vari ricambi e chiavi varie ruorta di scorta e navigatore.

Sabato tre agosto sveglia presto e alle otto siamo già in vespa,la vespa con qualche chiletto in più del solito è un pò meno agile ma se la cava ancora e sui passi di montagna riceviamo i primi incitamenti e saluti dai motociclisti un pò stupiti di vedere una vespa da viaggio.

Il viaggio procede senza intoppi tra varie statali e paesetti e in serata raggiungiamo il primo campeggio qualche kilometro più a nord di monaco montiamo la tenda doccia pranzo al sacco e via a nanna anche perchè le zanzare sono particolarmente aggressive.

 

Domenica 4 agosto sveglia presto paghiamo il campeggio e lasciamo la proprietaria a bocca aperta per la nostra avventura.

Si parte...scegliamo di prendere l'autostrada, anche se a noi non piace e la evitiamo anche in auto, decisi a prendere il traghetto la sera stessa.

Proseguiamo senza intoppi fino a metà mattinata quando la vespa si mette a fare i capricci(in realtà e colpa mia sono già parecchi km (50) che tengo i 100 km/h)su una leggera discesa decido di provare le potenzialità del mezzo a pieno carico e sono a 115 di gps quando sento un indurimento del motore tiro la frizione e la vespa si spegne,provo a riacenderla in corsa ma niente.Per fortuna c'è un'area di sosta e ci fermiamo, lascio la vespa raffredare nella speranza di non dover smontare nulla e parliamo con la mia ragazza se sia il caso di rischiare e proseguire o di girare i tacchi e tornare a casa stile cane bastonato.Passa più di mezz'ora quando provo a riacenderla...la vespa va,non tiene il minimo ma va,decidiamo all'ora di proseguire tanto...chi se ne frega di restare dispersi in giro per il mondo.Si riparte ma, come da nostra abitudune, l'autostrada non fa per noi e a quanto pare neanche per i nostri mezzi così impostiamo il navigatore su evita autostrade e...percorso più breve.Il paesaggio migliora notevolmente e la monotonia dell'autostrada lascia posto a infinite campagne,paesini carateristiti e tanto ma tanto ma tando non avete idea quanto PORFIDO,ora sfido chiunque con un'et3 con 2 quintali sopra a non odiare il porfido,risultato parafango e specchietto svitato per non parlare dei miei specchietti quelli avete presente che si appogiano alla sella.

Comunque si prosegue fino a metà pomeriggio quando in un'area si sosta lungo la strada ci fermiamo per fare benzina e per un caffè,qui incontriamo un gruppo composto di tre coppie di harleisti tedeschi,dopo un po che ci fissano e parlottano tra loro uno di loro prende corraggio(non che ne avessero bisogno il più piccolo era grande come l'armadio della mia camera) si avvicina inizia a guardare il mio mezzo e mi chiede se è una vespa,a quel punto si avvicinamo anche gli altri e iniziamo a parlare un pò come riusciamo (loro non parlano inglese e noi tedesco il tedesco)e gli spieghiamo che siamo veneti,siamo diretti a capo nord,siamo in viaggio da ieri e abbiamo già fatto più di 800km.A quel punto immaginate Bud Spenser guardavi con ammirazione e affermare "respect" e poi girarsi verso la moglie e dirle tu non lo faresti mai,inutile dirvi come ci ha gasati il fatto.Vabe fine della pausa si rimonta in sella il traghetto non aspetta i nostri comodi.La vespa pare andare bene tiene di nuovo anche il minimo e sembra indistrutibile,continuiamo a salire su per la germania tra paesetti e statali ormai per strada siamo un'attrazione riceviamo di continuo saluti incitamenti e foto da persone di ogni età.è tardo pomeriggio e la metà pare lontana si mette pure a pioviginare e su un leggero dosso perdo pure la porta del motore mi fermo la raccolgo e mi accorgo che il porfido ha mietuto un'altra vittima sul mio mezzo e più avanti mi accorgero che non è neanche l'ultima infatti si e rotta la serratura che la tiene agganciata,vabbe,non sara questo a fermarmi la metto sul portapacchi e via fino a che, ad un certo punto, la strada finisce e riprosegue a di la del fiume,io mi accorgo della chiatta che fa da collegamento...la mia ragazza no...e convinta che stia tentando di saltare il canale... inizia a picchiarmi dei pugni sulla spalla, adesso voi non lo sapete ma è cintura nera terzo dan di karate quindi probabilmente ho ancora dei lividi sulla spalla oltre che conseguenze a lungo termine.Ormai e notte e il traghetto non riusciremo più a prenderlo per stasera cosi alle 11 troviamo un albergo in modo anche da velocizzare le cose la mattina succesiva e prendere il traghetto.Arrivati in stanza grazie a internet scopriamo che oltre al traghetto delle 7 di roostock c'è anche uno che parte da sanniz a mezzogiorno che nonostante sia più lontano ci permette un pò più di tranquillità il giorno successivo e poi crolliamo in un sonno profondo.

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Eppoi eppoi??? Lasci cosi tutto a metà??? Pure io la prossima estate avrei voglia di fare una cosa del genere... vivo a londra ma la mia vespa è ancora a udine, e quest anno ho deciso che è tempo di portarla qui con me... la tua storia mi sta affascinando tantissimo e mi sta convincendo a farlo!!

 

Sono a udine anche adesso e viaggiare non mi fa paura, se vuoi la accendo e te la porto :) Tanto poi tornare da londra non è un problema :F

 

 

Seguo davvero interessato la descrizione del viaggio dei miei sogni sullo stesso mezzo :-D

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Lunedi 5 agosto ci svegliamo già stanchi, aver fatto già quasi 1200km in due giorni non aiuta, non siamo abbituati a percorrere così tanta strada in

 

vespa, fino a quel momento al massimo avevamo sempre fatto qualche centinaio di kilometri,ma la voglia e soppratutto la sfida di arrivare supera di gran

 

lungo la fatica e quindi sveglia presto come sempre colazione rapida e via.

Usciamo dall'albergo l'umidità notturna si fa sempre più pesante e la vespa sembra appena uscita dal lavaggio L'aria frizzantina del mattino aiuta ad

 

aprire gli occhi e il caldo soffocante dei giorni precedenti sembra solo un lontano ricordo.

Partiamo, fortunatamente il porto si trova "solo" a 230 km da dove siamo ,che, visto le percorenze dei giorni precedenti sembra una passeggiata.

Man mano che ci avviciniamo le pianure di campi coltivati iniziano a trasformarsi in paesaggi marini e il traffico vacanziero si fa più pesante, la vespa

 

attira un sacco di attenzioni e con lei anche i due pazzi che ci stano sopra,vi confesso che io saluto spesso alla mattarello e faccio finta di conoscere la

 

gente che non conosco.

Arriviamo in porto in tarda mattinata paghiamo i biglietti e prendiamo ordinatamente posto sulla nostra corsia di imbarco,tempo di togliere casco e

 

giubotto e ci troviamo assaliti dalla gente.C'è l'anziano che probabilmente riconosce nella vespa la sua gioventù c'è il bambino che non l'ha mai vista e

 

ci sono i motociclisti che probabilmente sono diretti dove lo siamo noi e capiscono la difficoltà e quasi tutti chi di nascosto e chi no ci fanno delle

 

foto.Qui abbiamo modo di passare un'oretta in compagnia dell'autista di una corriera di tedeschi che molto incuriosito dal nostro mezzo ci fa un sacco di

 

domande e un pò scherza con noi sulla nostra velocità media e sul fatto che sarà un lunghissimo viaggio.Ad un certo punto la totale calma del porto viene

 

interotta e inizia un veloce imbarco di tutti i mezzi presenti,noi col la moto ci viene indicato di salire una lunga rampa che porta al garage rialzato

 

del traghetto e qui ci fanno parcheggiare ai lati.Saliamo lungo le scale della nave e siamo a bordo,giriamo un pò e cerchiamo di capire che cosa c'è a

 

bordo e come uscire a vedere il mar baltico.Il traghetto accende i motori e via verso la svezia,a dir la verità nella mia convinzione che la vespa sia un

 

mezzo perfetto avevo passato alcuni mesi prima a convincere la mia ragazza sul fatto che potesse ,con alcune piccole modifiche, anche affrontare il mare

 

aperto ma poi la mole di carico mi ha fatto desistere dal provarci...Pranziamo e poi saliamo sul ponte a goderci il sole e il suono tranquillo del mare e

 

in circa quattro ore siamo a trelleborg.Scendiamo le scale del traghetto e siamo di nuovo in vespa,uscire dal porto si rivela più complicato del previsto

 

soppratutto vista la quantità di mezzi che lo fanno tutti assieme.Un rapido salto ad un bancomat e ci dirigiamo a nord.Percoriamo un centinaio di km e

 

visto ormai che è tardi ci fermiamo a mangiare in un locale,grazie al wifi scambiamo due battute col gli amici e dopo cena ci mettiamo a cercare un

 

campeggio per dormire.Ne troviamo uno poco dopo le nove di sera ma la reception è gia chiusa,c'è però un piccolo campanello da suonare,lo facciamo e dopo

 

qualche minuto si presenta un signore che ci indica la piazzola dove metterci e ci consegna le chiavi per i bagni,gli chiediamo per il pagamento ma ci

 

dice che ha già chiuso l'ufficio e ci rimanda a domani e se ne va senza chiederci ne documenti ne nulla.Vabè probabilmente qui il senso civico è maggiore

 

e nessuno fà il furbo.Montiamo rapidamente la tenda e ne approffito per fissare il parafango.Doccia e nanna.

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Martedì 6 agosto la sveglia si fà sempre più dura ma noi siamo più duri della sveglia e ci alziamo, man mano che avanziamo verso nord l'aria si fà più fresca e iniziamo ad aggiungere strati all'abbigliamento.Sarà che ormai il fisico si è rassegnato sarà che l'aria più fresca stanca meno ma oggi siamo particolarmente in forma e maciniamo km e km in leggerezza, ci fermiamo solo per piccole pause benzina e qualche caffè.Qui non mancano mai le persone incuriosite dalla nostra conformazione di viaggio che scattano foto o si fermano a scambiare due chiacchere,incontriamo anche un signore distinto che ci racconta che anche lui ha un px ed è appassionato di vespe e quando ripartiamo si incanta ad ascoltare il rombo del piccolo due tempi che ci sta spingendo ai confini dell'europa.Abbiamo già percoso un bel pezzo di svezia e iniziamo a chiederci quando appariranno le renne,nel frattenpo il paesaggio intorno a noi continua a mutare da campi coltivati e costa marina stiamo ora incontrando foreste sempre più grandi e laghi sempre più blu,anche il cielo ha tonalità molto più intense delle quali siamo abbituati.E sera,il cielo inizia a farsi minaccioso, è ormai buio ad un certo punto la pioggia inizia a scendere ma,stavolta la fortuna è dalla nostra parte e troviamo un hotel prima di essere troppo bagnati.Anche oggi abbiamo fatto 550 km, la meta così lontana all'inizio non sembra più solo una fantasia ma solida realtà.Un morbido cuscino accompagna i nostri sogni di gloria.

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Mercoledì 7 agosto ci svegliamo con il cielo che non ha ancora deciso se sarà o no una bella giornata.

Scendiamo a fare colazione, l'hotel è piccolo ma accogliente e abbiamo modo di scambiare due parole con la proprietaria,dopo di chè, carichiamo la vespa

 

in un baleno e approfitando di una piccola pausa della pioggia partiamo.Riusciamo a farla franca ed a incontrare finalmente un bel sole,niente temperature

 

estreme come da noi ma si sta bene.I cartelli di pericolo alci si moltiplicano ma di alci e renne neanche l'ombra,vabbe,probabilmente sarano più a

 

nord.Iniziamo a renderci sempre più conto che la gente qui vive in maniera diversa,più calma,rispetta i limiti,raramente è di fretta e la incontri alle

 

aree di sosta con la macchina abbandonata alla pompa di benzina e il propritario all'interno a sorseggiare un caffè o a prendere qualcosa da

 

mangiare.Faccio molta fatica a convincere chi mi segue a superarmi e solo quando la carreggiata si allarga a due corsie lo fà.Ad un certo punto mi accorgo

 

dallo specchietto di una moto in lontananza che rapidamente si avvicina a noi,ma non mi supera, non subito e quando lo fa il passeggero ci sta scattando

 

una foto, poi saluta e rapidamente si allontana.Ormai penso di avere la vespa più fotografata di Brad Pitt,e sopratutto sono colpito dal fatto che i

 

motociclisti mi salutino come fossi uno di loro,ho anch'io la moto e tendezialmente siamo molto restrittivi sulle categorie da salutare o no.Nel corso

 

della giornata inizio ad avvertire in maniera sempre più presente una vibrazione in frenata sull'anteriore e già qualche giorno che c'è ma era molto

 

lieve,penso:probabilmente avrò ovalizzato il tamburo,inizio a farci sempre più caso e noto che c'è anche alle basse velocità.

Alla prima pausa controllo la ruota,mi accorgo che c'è del "lasco" il porfido a pieno carico probabilmente ha colpito ancora...ma ormai tornare indietro

 

sarebbe come andare all'ottober fest portandosi la birra da casa(inutile).Proseguiamo ma nel pomeriggio inizia a diluviare e in breve tempo nonostante

 

l'abbigliamento impermeabile non so se ci sia più acqua sulla strada o dentro le mie maniche.Così troviamo un campeggio,chiediamo una hitte(bungaloow),in

 

tenda sarebbe un problema asciugare la roba,cosi in men che non si dica abbiamo tutto steso e i termosifoni a manetta.Mangiamo qualcosa nel ristorante

 

self service del campeggio e facciamo una paseggiata lungo il lago poi torniamo nella nostra dimora, ma fatichiamo ad addormentarci perchè le giornate si

 

fanno sempre più lunghe.Così e tarda notte quando prendiamo sonno e mattina presto quando siamo già svegli.

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Giovedì 8 agosto alle cinque del mattino sono gia sveglio a causa della luce del giorno che man mano che saliamo si fà sempre più prepotente nei confronti

 

del buio della notte,la mia ragazza no,così ne approfitto per uscire a respirare un pò l'aria fresca del mattino in riva al lago del campeggio.Butto

 

un'occhio alla vespa e noto che la marmitta nuova montata prima di partire ha perso per strada il suo colore nero opaco e lasciato posto alla

 

ruggine,penso tra me e me "non fanno più le cose di qualità come una volta",in realtà è solo un primo chiaro segnale dell'inevitabile.Nel fratempo la

 

bella addormentata si sveglia e iniziamo a far colazione,carichiamo la vespa e via con la bussola fissa da giorni a nord.

Primi km tutto procede regolare il palido sole fà quel che può e cerca di scaldare la nostra avventura.Il paesaggio è un continuo variare dal mare alla

 

foresta più imponente e riempie i nostri cuori di emozioni, notiamo anche che il blu del cielo è più blu che da noi(ok sembra la storia dell'erba del

 

vicino che è sempre più verde però e cosi probabilmente il clima meno umido gli spazzi più aperti,meno traffico ecc ecc non creano una "cappa" che filtra

 

il colore rendendolo grigio).Se i paesaggi riempiono i nostri cuori di emozioni non fanno altrettanto con lo stomaco così a mezzogiorno ci fermiamo in

 

un'area di sosta, in ogni area è praticamente sempre presente un fast food o comunque un piccolo locale che offre cibo veloce cosi spesso soppratutto io

 

ne approfitto, entriamo nel negozio,ormai la fiducia in questo popolo è massima(in realtà é qualche anno che giriamo l'europa in furgone e l'unico

 

tentativo di furto lo abbiamo subito in campeggio a parigi da una coppia di italiani)tanto da abbandonare i nostri valori alla mercè di tutti sopra la

 

vespa,prendiamo un paio di panini e ci sediamo fuori su una panchina per assaporare il nostro agoniato pasto, caffè e di nuovo in sella.

I preparativi per ripartire nel corso dei giorni si sono parecchio allungati per via dei vari strati aggiunti e cosi un ragazzo che era appena arrivato si

 

avvicina e senza parlare a gesti mi chiede se ha il permesso di fare una foto che con il solo gesto della testa gli confermo.Rapida scalciata sul pedale

 

di accensione e la vespa ligia al suo dovere parte senza esitazioni,prima seconda terza e quarta,lei neanche una piega e pare non sentire l'imponente

 

carico su di essa e fila via come nulla fosse.Questo finchè ad un certo punto iniziano a comparire sempre più insistenti le salite,qua in quarta sotto

 

sforzo noto un tintinio che non riesco a decifrare da dove provenga.All'inizio incolpo il parafango che mi aveva già procurato noie in precedenza poi i

 

sacchetti a protezione dei bagagli,le chiavi, poi l'auricolare dell'interfono di un noto discount insomma ne avevo di cose che potevano in qualche modo

 

dare disturbi.Niente di allarmante penso giù la terza e le salite si fanno più facili.Via via paese dopo paese saliamo rapidamente un'ultima rapida sosta

 

e giù di nouvo con l'idea di fare più km possibili.Sono le cinque e mezza di sera quando affrontando l'enesima salita decido ti tenere la quarta per

 

identificare il colpevole della vibrazione.Forse sono gli ultimi tre secondi del mio intento che la vibrazione si fà fortissima e la vespa smette di

 

respirare...ci fermiamo a bordo strada guardo la mia ragazza con la faccia preoccupata e provo a togliere la candela ma è troppo calda così ho modo di

 

provare ad abbasare la pedalina e sentire che nulla succede.I minuti passano rapidi e con loro cresce la nostra preoccupazione sull'entità del

 

problema,finalmente riesco a togliere la candela e a notare grazie ad una pila che c'è un buco nel pistone.Ok nulla di grave ne ho uno di scorta con

 

me.Propongo alla mia ragazza , visto l'incombere della notte, di montare la tenda nel bosco e poi di pensare con calma a sistemare la vespa,il suo sguardo

 

passa molto rapidamente dal preoccupato al terrorizzato,ok magari è stata un pò colpa mia, sono giorni che le parlo della mia convinzione sulla presenza

 

in quei boschi di lupi e orsi come avevo passato alcuni mesi prima della partenza ad inviarle foto di barche affondate per tranquillizzarla sulla

 

sicurezza dei traghetti.Inutile il suo no stavolta è categorico e mi lascio convincere a tornare all'area di sosta inconatrata qualche km prima,per

 

fortuna è anche tutta discesa,così con la sola spinta della gravità la raggiungiamo.Arrivati ci piazziamo in un angolo dedicato anche al parcheggio dei

 

camionisti e iniziamo ad operare,via il carburatore,lo scarico,ecc ecc nel giro di qualche minuto c'è mezza vespa diseminata nell'arco di due

 

metri.Fortunatamente l'idea della mia ragazza di tornare all'area di sosta si rivela più utile del previsto e grazie ad una piccola bombola di aria

 

compressa riesco anche a soffiare via buona parte dell'alluminio del pistone esploso.Inizio a grattare via con la carta vetrata dal cilindro i residui e

 

mi accorgo di essere in un reality ci sono dei ragazzi che mi osservano accuratamente dalle panchine del bar e si avvicinano pure dei camionisti uno di

 

loro un pò beffardo mi chiede se ho problemi,ben sapendo cosa stavo facendo, ma io con tutta la tranquilità che mi cotradistingue gli rispondo che si

 

tratta solo di un piccolo problema praticamente già risolto.Rimontiamo il tutto e la vespa parte tra lo stupore dei presenti,fino a poco tempo prima era

 

morta e ora è risorta come la fenice dalle ceneri.Un salto al piccolo supermarket del benzinaio per acquistare qualche cosa da mangiare per la sera e si

 

riparte.Via su per la salita senza forzare per permettere al pistone di rodarsi ma capisco subito che qualcosa non va,sarà l'alluminio ancora in giro o

 

altro ma il motore rapidamente si indurisce fino a inchiodare la ruota posteriore,il motore è bloccato e non riesco a farlo ripartire finche insistendo un

 

pò avanti e indietro riesco a muoverlo.é solo ora che realizzo che sto da giorni girando con una carburazione magrissima così mi invento una soluzione di

 

ripiego finchè non raggiungiamo un campeggio per la notte, tiro l'aria e proviamo ad avanzare.Ora lo so che tanti di voi stano pensando ma non vi

 

conveniva girare la vespa verso casa ,ma il pensiero dei sacrifici fatti per arrivare fino a la e rinunciare a raggiungere la metà quando ormai inizi già

 

ad assaporare l'arrivo non ci passava nemmeno per la testa.La vespa pare andare e in qualche modo arriviamo ad un campeggio montiamo la tenda e mi metto a

 

carburare molto ad intuito visto che è gia tardi e non penso che una vespa accesa possa far piacere.Finisco verso le undici grazie anche alla lotta

 

continua con le zanzare che si impegnano a non farmi concentrare.Cosi dopo la doccia è mezzanotte quando ci ritroviamo a mangiare a lume di sole nella

 

stanza del campeggio dedicata.Dopodiche ci corrichiamo(tra i brividi della mia ragazza) con il pensiero di come sarà il giorno successivo e se la nostra

 

amata vespa deciderà di realizzare il nostro sogno.

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Davvero bello, poi non sono grossi problemi e li hai affrontati correttamente e con il giusto spirito :) Io mi sarei accampato pure nel bosco...

 

Ho sentito anche da mio padre che sto viaggio l'ha fatto quando aveva la mia età che le zanzare sono davvero la cosa peggiore che ci sia dopo una certa latitudine, adirittura un amico mi ha detto che sarebbe consigliabile il casco integrale per non averne sempre neglio occhi...

 

Mi chiedevo se hai un diario o racconti a braccio nella miglior tradizione dei viaggiatori che poi ricordano le cose salienti anche in base ai problemi riscontrati :)

 

Mi piace davvero anche il tuo modo di scrivere :1

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Niente diario vado a memoria e uso le foto per ricordare i giorni precisi di quel che mi è accaduto.Noi abbiamo usato il casco integrale per il viaggio sia per i moscerini che per la pioggia e il freddo e per fortuna visto che un passero ha deciso di far testa con testa.

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  • 2 weeks later...

Venerdi 9 agosto ci svegliamo con l'ansia di quel che sarà della giornata la rottura di ieri ci ha lasciato un segno dentro e la paura di una metà cosi vicina ma che rischia di diventare irrangiungibile.Cosi smontiamo la tenda e carichiamo per l'enesima volta la vespa,una rapida scalciata e lei senza batter ciglio si accende partiamo ma con sempre il bubbio se lei asseconderà i nostri sogni,proseguiamo lentamente senza forzare il ritmo, in fondo un pò di rodaggio glielo concediamo,la carburazione sembra ok ma decidiamo comunque di fare una piccola sosta in realtà ci dobbiamo fermare perchè abbiamo finito la benzina ma gia che ci siamo meglio essere prudenti,la candela non è perfetta ma almeno non è il bianco neve dei giorni scorsi e così facciamo finta vada bene e avanziamo senza, bè quasi senza paura.finche ad un certo punto era mezzogiorno circa ci appare lei,una renna,che con la sua tranquillità sembra in grado di rallentare il tempo,mi fermo lei un pò impaurita si allontana senza fretta,due rapide foto e si riparte in fondo siamo venuti a conquistare il punto più alto d'europa mica a guardare le renne brucare.la giornata prosegue tra renne soste per controllare la candela e la ricerca di distributori di benzina dispersi in mezzo a boschi.La nosta paura di poche ore prima si trasforma presto in entusiasmo quando leggiamo il cartello con scritto fillandia quindi decidiamo di concerci e concedere alla vespa una sosta ci fermiamo in un locale un misto di negozio ricordi bar e country ma mi piace,solito caffè solito spuntino e scambiamo due parole con alcuni italiani che sono li in camper si ferma anche un anziano e una signora del posto che difronte a un piccolo mezzo carico come un camion resta a bocca aperta e si fa raccontare la nostra avventura.Vabe ormai non abbiamo paura di nulla e decidiamo di voler conquistare la norvegia(in senso figurato non eravamo armati)quindi si riparte e in serata siamo in norvegia troviamo un campeggio ma non mi ispira quindi decido di proseguire tanto ormai il buio della notte é stato definitivamente sconffito dal giorno, poco più avanti su un fiume dei ragazzi con la motoslitta non chiedetemi come ma facevano a gara a chi era più bravo a farla planare per centinaia di metri.Propongo alla mia ragazza di partecipare alla competizione con la vespa e mi becco il secondo mal di spalla della vacanza.mi fermo poco più avanti a fare benzina e ci sono dei ragazzi noto un certo stile film americano in loro molto college(forse un po you porn) tra di loro spopolano i quad e i fast food.Risaltiamo in sella e via alla ricerca del prossimo campeggio,rinunciare a quello precedente non è stata una grande idea se il sole continua a spiare il nostro viaggio le temperature miti del giorno presto spariscono e lasciano spazio a una bella brezza tipica dei nostri inverni cosi io mi sento un po infredolito mentre la mia dolce metà si è traformata in una ragazza vibrante per il freddo,siamo costretti a percorerre più di cento chilometri prima di trovare un riparo per la notte.Stasera visto il colore morte della signora ci concediamo il tepore di una hitte.La serata si conclude a mezzanotte quando finalmente riusciamo a corricarci con la consapevolezza che manca poco verramente poco.

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Ciao complimenti ho letto il resoconto tutto d un fiato ora manca il resto

Un carissimo amico e' andato a capo nord con BMW gs e mi ha detto che esatto tanto bello quanto provante come viaggio e lui per deformazione solo alberghi non oso immaginare fare tutta sta strada in vespa

Che dire SEI UN GRANDE

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Sabato 10 agosto ci svegliamo con qualche goccia di pioggia che non guasta mai, entusiamo alle stelle e stanchezza a palate ma oggi è il D day ,almeno lo

 

speriamo, gli episodi degli ultimi giorni un pò fanno cupolino nei nostri pensieri ma mai abbastanza per farci desistere.Cosi partiamo per affrontare gli

 

ultimi km(non sono proprio pochi ma rispetto a quelli affrontati fin'ora sembra una passeggiata)perfino la vespa sembra avere una marcia in più e aver

 

finalmente capito di cosa è capace.La giornata procede tranquilla con le solite pause,chiacchere e caffè con la gente che affolla le aree di sosta,in una

 

di queste veniamo a lungo spiati da un russo, che cerca in maniera molto furtiva di scattare una foto ma no si fa tutti questi riguardi nell'augurarci

 

buon viaggio al momento della partenza e quando poi ci supera con l'autubus non perde occasione per salutarci.Ad un centinaio di km da capo nord mi fermo

 

a fare benzina ed incontro un signore in camper butto l'occhio e vedo la targa che indica un concessionario di vicenza molto vicino a dove abita la mia

 

ragazza, lo saluto e scambiamo due chiacchere su come sia strano trovare praticamente un vicino di casa a 4000 km da casa,ci avverte che su fa molto

 

freddo con forti raffiche di vento,ma cavolo già la mia compagna d'avventura ha passato tutte le ere glaciali trasformandosi a sua volta in cubetto di

 

ghiaccio e questo mi dice che su è ancora più freddo,vabbe non torneremo certo indietro ora.Rimettiamo in moto l'avventura e imbocchiamo di nuovo la

 

strada,arriviamo finalmente al tunnel che collega l'isola con la terraferma,a casa avevo letto di questo tunnel lungo 7 kilometri e 212 metri sotto il

 

livello del mare,ma affrontarlo ha tutto un'altro sapore,scende per metà della sua lunghezza e risale per l'altra metà,è buio e bagnato e incute in chi lo

 

affronta un misto di paura e entusiasmo una senzazione stranissima una specie di vertigine al contrario,o almeno nel mio caso è stato cosi.I paesaggi mi

 

ricordano molto le foto lunari e iniziano delle ripide salite dove l'asfalto bagnato e umido non mi entusiasma finche ad un certo punto quasi inaspettato

 

in lontananza intravedo lui...nordkapp per gli amici...sono gli ultimi centinaia di metri i più duri da affrontare dove il cuore si fà via via più leggero

 

e i pensieri affollano la mente,dove le stanchezze iniziano a farsi pesanti ma l'entusiasmo la fà ancora da padrone.Paghiamo l'entrata, in realtà capo

 

nord è molto commerciale ma per noi ha un sapore speciale, quello di una sfida vinta,ok dobbiamo ancora fare tutto il ritorno, ma, soppratutto per me

 

interessava solo arrivare fin qua.Raggiungiamo il parcheggio dei mezzi e neanche il tempo di togliere il casco e veniamo accolti da un'italiano di chiare

 

origini emiliane che ci chiede se siamo partiti da vicenza(la mia vespa e targata vi)gli rispondo nooooooo da treviso,l'unica cosa che riesce a dire è bè

 

complimenti avete i "controcoglioni"poi mi chiede in quanto tempo e via naltra botta di "controcoglioni",ci salutiamo e ci dirigiamo verso l'ambito

 

monumento con il mappamondo.Qui trascoriamo la serata in attesa di vedere il famoso sole di mezzanotte tra museo cinema cena e tutto quello che offre il

 

posto,cartoline di rito fotoricordo e la consapevolezza di avercela fatta(non che nessuno l'abbia mai fatto ma in due su un telaio piccolo è stata dura

 

mooolto dura).Da buoni turisti aspettiamo la mezzanotte per fare le foto godendoci il silenzio che solo pocchi posti al mondo possono dare, visto la

 

fortuna dei pocchi turisti presenti in alcuni momenti della sera,ci troviamo addiritura da soli per una mezz'ora sulla terrazza panoramica,non avete idea

 

di quanti suoni ci sono nel "silenzio" di un posto cosi.

l'una passata decidiamo di ripartire con destinazione Alta,fuori ci sono meno di tre gradi ma con l'aria sembrano molto meno senza contare che un pò di

 

sonno si fà sentire,ma siamo dei super eroi acciacati ma super,cosi via giù per la discesa se il bagnato dell'andata un pò mi preocupava il ritorno con i

 

cuscinetti della ruota che ormai sono alla frutta si fa traumatico e si che girare anche in moto col bagnato non mi ha mai creato problemi,forse sono

 

anche le sm100 a non dare tutta sta confidenza ma non sono mai andato cosi piano in vita mia nenche sulla neve(si ci vado anche in vespa).La mia ragazza

 

si fà sopprafare dal freddo e dal sonno la sento scivolare sulla mia spalla e faccio appena a tempo ad afferarla poi si riprende e proseguiamo,via di

 

nuovo giù per il tunel e su di nuovo,i paesaggi col sole appena appena acceso all'orizzonte sono la cosa più magnifica mai vista con un mix di colori

 

indescrivibile che nessuna macchina fotografica riesce ad immortalare.Affronto l'enesima curva accellero e niente il motore sale di giri ma la vespa non

 

avanza: "azzo" c'è stavolta non sembra la frizzione ma all'ora?(prima di partire dicevo a tutti che la vespa è il mezzo perfetto se decide di fermarsi in

 

un posto vuol dire che quello è il posto ideale per viverci e si è fermata in tre posti germania svezia e norvegia tre luoghi che ora amo e non vedo l'ora

 

di tornarci sarà un caso?) ma ora sone le tre di notte sono stanco ho sonno e non ho per niente voglia di smontare la vespa,ma non ho alternative,quindi

 

"preghiere" di rito e giu a sporcarsi le mani.Raggiungo abbastanza rapidamente il punto dove si trova il problema ma ho qualche difficolta a svitare il

 

dado del pignone,per fortuna si trattava solo di una fottutisima chiaveta che ha tentato di chiavarmi,in qualche modo riesco a risolvere il problema ma

 

l'enessima rottura e i cuscinetti della ruota che non so per quanto tempo decidano ancora di fare il loro dovere ci fa desistere dal proseguire verso

 

Alta,quindi decidiamo in anticipo sui tempi previsti di dirigerci verso casa in fondo il nostro obbiettivo primario lo abbiamo raggiunto inutile dire che

 

da li in poi oltre a dover fissare la marmitta e ricarburare la vespa una volta in germania non abbiamo più avuto problemi ma in quel momento ci sembrava

 

l'unica soluzione saggia da prendere,avvevamo già rischiato abbastanza.Un pò con la coda tra le gambe al bivio che porta verso Alta giriamo verso sud e

 

iniziamo ufficialmente il rientro.A metà mattinata mi rendo conto che mi si chiudono gli occhi e non è per niente una bella cosa cosi trovo un piazzola

 

lungo un fiume dove c'è dell'altra gente accampata e mi sdraio sopra un tavolo io e sopra una panchina la mia ragazza l'acqua che scorre ci fà da ninna

 

nanna e immediatamente mi addormeto, mi sveglierò dopo un'oretta sorpreso di non essere stato derubato di tutto e violentato ma poi mi ricordo di non

 

essere in italia.Un ragazzo si avvicina a noi e scambiamo qualche chiacchera sul viaggio, sul mezzo,più o meno le stesse domande che ci hanno fatto tutti

 

in fondo mi rendo conto che suscitiamo curiosità,stiamo per ripartire ma torna il ragazzo armato di macchina fotografica e in italiano ci dice uno

 

momento,poi ci fà ok e ci congeda.Proseguiamo fino a metà pomeriggio o meglio fino a quando le forze non ci abbandonano del tutto prima di dire basta e

 

trovare un campeggio per la notte,siamo di nuovo in fillandia(ci mancava dormire una notte qui).

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Mia moglie è sempre più convinta che la tua ragazza sia una specie di essere mitologico creato da una mente un po' maschilista... Ma io nutro una stima pazzesca nei vostri confronti!! Incredibile veramente bravissimi!

 

No dai niente essere mitologico l'ho abbituata all'avventura,due anni fa abbiamo girato l'europa su su fiat scudo poi era un pò perplessa su capo nord in vespa ma alla fine come lei stessa ammette è stata la cosa più bella mai fatta.

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