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500turbo

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  1. Guarda, io sarò a quota 20000 km con lo Stelvio usando il pistone "cinese". Quindi col pistone Meteor del Crono dovresti andar sul sicuro. Con le fasi devi andarci pensante altrimenti non riesci a sfruttarlo e rischi di aver prestazioni simili allo Stelvio. D'altronde è la stessa VMC che consiglia l'uso del Crono con aspirazione lamellare. Però con le fasi giuste son sicuro possa andar bene pure a valvola. Ovviamente non con chiusura della valvola a 60 gradi, chiusura più adatti a motori da passeggio. Direi di stare tra i 70-75 gradi e lavorando ben bene la valvola. Poi al limite investi in un carburatore PHBH in modo di aver molta più coppia sotto e consumi pari ad un Si24 se non addirittura meglio quando lavora a piccole aperture. FORSE avrei un dubbio sulla rapportatura, nel senso che visto le fasi del cilindro e il carburatore SI,la 23/64 potrebbe in alcune situazioni appena appena lunga. Con la marmitta Polini non avresti problemi, con la Malossi c'è quel dubbio.
  2. Sinceramente mi viene da ridere a questa affermazione 🙂 Io direi che il SI28 lo puoi pure rivendere. Metti un buon 24 maggiorando un po' i passaggi. Per le marmitte, ritengo che Polini e Malossi si difendono bene senza dover spendere il doppio per delle marmitte artigianali. O almeno se ti interessa la padella artigianale, te la fai fare da chi sa saldare. Occhio che il Crono vuole esser alimentato bene come fasi albero, quindi ok per il Mazzucchelli specifico che ha un bel ritardo ( eventualmente lavori bene la valvola ) ed ho potuto constatare che è ben bilanciato. Probabilmente la % di bilanciamento si sposa bene col peso del pistone VMC.
  3. Con quel carburatore, specialmente senza la pompa benzina, vi volete del male. Se ci aggiungiamo la frizione Pinasco e quel "bel" cuscinetto Clutch slider, tanti auguri.
  4. Se senti la differenza di 1,5 km/h tra la 23/64 e la 23/65 sei bravo. 🙂 Senza contare che il dente dritto dissipa meno potenza e che l'elicoidale mette a dura prova l'integrità dei carter nella zona dove si fissa corona e multiplo. Se parliamo di una buona accensione variabile ben settata, se ne può anche parlare. Se parliamo di porcherie di accensioni by IDM , allora meglio di gran lunga la Piaggio. Il problema non è aver l'anticipo fisso o variabile, il problema è capire come va settato quest'ultimo. Perchè la maggior parte impostano l'accensione per aver poco anticipo in alto e poi si ritrovano il motore che non va. Se proprio vuoi investire per una buona accensione, spendili per una Sip. Altrimenti rimani con la Piaggio. E te lo dico avendo su altre due Vespe un'accensione IDM ( Pinasco Flytech)
  5. I Carbone Hi-Tech li sto usando dal 2019 in sostituzione dei YSS. E ti posso dire che poter cambiare l'interasse ti cambia il mondo. Anche se ti consiglio una cosa: spostare il peso in avanti è una cosa positiva e riesci a guidare un po' più veloce e aggressivo. Ma non troppo in avanti altrimenti le braccia si stancano parecchio se devi fare tanta strada o qualche viaggio. Però, secondo consiglio, più che abbassare il davanti, alza un po' il dietro. 😉
  6. Non mi stupisco. Il SI28 non ha senso di esistere. Già il carburatore SI è una parola grossa chiamarlo carburatore ( forse meglio distributore casuale di benzina). In altri forum e gruppi FB scrissi che rimanendo su quella tipologia di carburatori , il miglior compromesso è il 24. O al massimo il "finto" 26, ovvero quello con diffusore reale di 24,8. Quelli convinti di ottenere cavalli e prestazioni da SI26 o SI28, han veramente voglia di buttare soldi. Mio consiglio? Tieni pure il 24. O se vuoi un vero step di prestazioni, aumenta il ritardo dell'albero e passi ad un carburatore PHBH28 o 30. E lì senti la differenza. Peccato per la rapportatura. La 22/68 continua ad essere stra-corta. Se il motore ha cavalli e coppia ( specialmente con la Polini ) , deve tirarti bene una 23/64 ( o al limite la 23/65 ) senza aver alcun problema a basse velocità o in montagna. E te lo dice il sottoscritto che va matto per i passi di montagna ( la fortuna di averne molti a distanze relativamente vicine ) e che gira appunto con la 23/64 e quarta da 36. E se al limite vi spaventa la 23/64, cluster 12-13-17-20 e quarta da 35, per aver un po' meno salto 3a-4a. Guarda, avendo avuto entrambe sul VMC, uno potrebbe andare in crisi esistenziale su quale delle due sia la migliore. Perchè , considerando il prezzo, potrei dire siano le migliori marmitte in commercio. La Malossi avrebbe quel filo di cattiveria in più, e prestazionalmente si mette a pari a marmitte che costano il doppio, ma... ha sempre il solito difetto: l'insonorizzazione veramente scarsa.
  7. Avendo fatto in officina una configurazione molto simile, io ti dico che con il classico anticipato, nel momento in cui hai la massima depressione, ovvero quando il pistone sta al P.M.S. , il passaggio è più che sufficiente per un carburatore da 30 e il pacco standard RD350. Se poi per sfizio vuoi provare quell'albero THR fallo, ma non lo reputo necessario. Io usai il Mazzucchelli specifico per il Crono, ovvero corsa 60 e biella 110 senza il dentino sulla spalla. E come vibrazioni stava a livello dei soliti 177. Certo che i silentblock MD rossi non aiutano se hai problemi di vibrazioni. Provati e tolti dopo pochi mesi. Forse vanno bene in pista, ma su strada no. Meglio i BGM. Poi invece di diventare matto per l'albero, magari lavora di fino. Ce l'hai il guidaflussi su quel pacco? Il pacco MRP lo hai montato così senza eliminare gli spazi nocivi che si creano sul carter LML? Ti do una dritta: E guardando la foto, ti ri-dico che il passaggio di un buon anticipato basta e avanza.
  8. Sai vero che devi asportare completamente la valvola per montare il lamellare e che non si torna più indietro?
  9. Mi pare di averlo già scritto che il 177 e il 187 son lo stesso cilindro e cambia solo la testa. E quindi non è un 187 nativo. 🙂
  10. Se hai la possibilità, puoi mettere qualche foto del cilindro? Per capire se negli anni è stata fatta qualche miglioria o se testa e pistone son sempre gli stessi. Che questi ultimi due secondo me sono il punto debole. Io ancora tenuto da parte il mio vecchio TSV annata 2012, con leggera scromatura su lato scarico, ma per colpa mia ( mai fare riporti di alluminio sui travasi senza spianare... )
  11. Ne ho fatti solo due di DR, perchè bisognava stare molto in economia. Albero originale al quale ho dato un pelo di ritardo ( 5 gradi, non di più ) , carburatore originale si20.20, rapportatura 22/68 con quarta da 35, Megadella 1.4, testa spianata di 0,5 mm. Nonostante avessi detto al proprietario di aspettare qualche pieno prima di tirare, già il giorno dopo mi manda lo screen del telefono con segnati i 104 km/h di GPS. Probabilmente ottenuti in condizioni molto favorevoli ( come molti Polini da 120 all'ora ) però li ha fatti. Come consumi in linea con altri 177 montati P&P.
  12. Non son così d'accordo. Ovvio , non lo si può certamente paragonare ad un Quattrini come prestazioni e qualità , ci mancherebbe. Ma il suo sporco lavoro lo fa, ovvero avere un po' di brio in più rispetto ai cilindri originali, e fare chilometri senza problemi visto che la meccanica non la stressa di certo. Certo che se io volessi un motore divertente, non vado certo a montare un DR ( e nemmeno un Polini... )
  13. Sicuro? A memoria ti davano un set di guarnizioni in rame da mettere sopra e sotto per poterti fare fasi e squish. Riguardo sempre al TSV 187, non stare sotto l'1,6 di squish. Scalda da morire e può detonare. Purtroppo quella testa non è proprio il massimo ed è impossibile lavorare con squish da 1mm come le teste di VMC, BGM o Malossi. A meno che non trovi qualcuno che ti riprofila la testa, togliendo un po' di banda di squish e dia un po' di volume nella camera di combustione.
  14. Vallo a spiegare a quelli che vanno ad alzare le fasi cilindro"ad cazzum" e ma che poi girano con un albero con fasi che vanno bene per un motore originale.
  15. La tua soluzione a tutto è alzare lo scarico 🙂 Tipo?
  16. Concordo. Quando si va a riportare parecchio materiale, le deformazioni ci sono. Sempre. Qui ci sarebbe da fare un lungo discorso su quali effettivamente sono dei veri cilindri nati per una specifica corsa e quali no. Ora come ora, parlando di corsa 60 e pistone da 63, io ne conto solo uno. Gli altri, anche se venduti come corsa 60, son dei corsa 57 trasformati, non necessariamente usando delle basette ( testa specifica o sommità del cilindro con una diversa altezza di fresatura ). E tutto questo sempre per contenere i costi.
  17. Si, è quello che mi intendevo io e che ho già montato. Io andrei di spessore da 5mm più il kit spessori di VMC. Altrimenti sei già alto. Meno spessori sotto meglio è.
  18. Su corsa 60 sarebbe l'ottimale per ridurre lo sforzo laterale del pistone Per l'albero 200 devi modificare il carter barenando in zona valvola. Però visto che ne abbiamo parlato, c'è il Mazzucchelli per VMC Crono che risolve il problema. Che non è altro che un albero corsa 60 per px125-150 al quale viene messa la biella da 110
  19. Diciamo che hanno il ritardo adatto per i motori che devono andar forte... Ed io che attualmente che ho un Piaggio lavorato dal buon Grey ( chi è veterano del forum sa di chi si tratta ) che giro con una fase totale di 195 gradi ( 122 di anticipo e 73 di ritardo ) vedo che giravo senza problemi pure col si24 senza particolari problemi di rifiuto. Poi passato ad un PHBH perchè sapete che sono amante dei carburatori veri. Dovessi fare un corsa 60, sarei più orientato per la biella 110. Ovviamente basetta da 5mm , più le basette che ti danno VMC per la corsa 60, ovvero una basetta da 0,8 da metter sotto e una da 0,8 da metter in testa. NON spessorate tutto sotto che vi alza troppo le fasi cilindro.
  20. Aspetta, forse ho trascurato una cosa. Io parlo dell'albero Mazzucchelli specifico per il VMC, non l'albero marchiato VMC che aveva la spalla tonda. Quello non è nemmeno più commercializzato. Che effettivamente gli ultimi lotti avevano lo spinotto saldata ( pratica che a me non piace per niente )
  21. Esatto. Proprio la versione per il Crono per montare lo Stelvio in corsa 60 e relativa basetta da 5mm per la biella da 110. Ti dico che all'inizio ero un po' scettico per la scelta perchè sui carter 125 prediligo la corsa 57, ma assieme al mio amico titolare dell'officina dove do una mano abbiamo voluto provare. Beh, trovare un motore che allunga bene con le vibrazioni di un corsa 57 mi ha lasciato sorpreso. Ma dall'altra parte mi da una conferma che il problema di vibrazioni di un albero non sta nel fatto se è bilanciato ad ore 13 o ad ore 12, ma proprio nella percentuale di bilanciatura. Aggiungendo che i Mazzucchelli , mettendoli sulla bilancia, son belli massicci. Considerate che per le nostre cilindrate ( dai 177 in su ) gli alberi largeframe sono decisamente sottodimensionati. Quindi un po' di peso non guasta. Altro esempio: ancora 6 anni fa avevo fatto una prova ( perchè per impararare le cose bisogna provare e anche sbagliare ). Il primo albero che montai sul Malossi 221 era un DRT con spalla piena. Buon albero pochissime vibrazioni, ma fase troppo contenuta e stranamente stava bilanciato ad ore 13. OK, tiro giù l'albero, faccio io un buon ritardo armato di flessibile e fresetta, lo bilancio dalla parte opposta per portarlo ad ore 12. Risultato? Vibrazioni assurde. Tanto che ho riaperto per montare un Mazzucchelli che avevo già in casa.
  22. Il tuo è un ragiomanto corretto che sono in molti a fare. Poi ripeto, la maggior parte dei 177 a valvola, che stan come fasi di scarico tra 165 e 170, hanno in media il picco di potenza massima a 6500 giri. Parlo di media perchè poi c'è la questione marmitta. Perchè io col mio motore mi ritrovo la potenza a 6250 giri su uso una Polini original, a 6800 se uso una padella da giri ( avevo bancato una Dornax ). Lamellare sposti il picco leggermente più alto. Ma rimanendo a valvola, difficile avere la potenza oltre i 7000 giri. In ogni caso, se c'è la coppia, ma anche la potenza pura, la 23/64 se la tira. E non tiriamo fuori i discorsi " e ma poi in montagna non va ". Vi aspetto la prossima estate ad un giro su Stelvio e Gavia e vediamo se non va bene in salita. 🙂 Decisamente meglio di quelli prodotti da jasil quello è sicuro. Montata la versione corsa 60 e biella 110 su di uno Stelvio fatto su carter LML lamellari. Molto ben bilanciato quasi paragonabile al mio che è corsa 57.
  23. Mai visto quel kit. Ma decisamente piccolo l'ingresso considerando devi riuscire a farlo funzionare con lo spalle piene. L'MRP ha una bocca decisamente più ampia
  24. Direi 23/64 e quarta da 36. Altrimenti andiamo sul troppo lungo. Di solito vado di BGM per la traversa e MD racing rosso per il posteriore. La scelta di quest'ultimo perchè di tipo originale son tutti pessimi.
  25. Quei 4 compoinenti li sostituirei direttamente con questo kit: https://www.10pollici.com/it/homepage/vespa-classica/motore/frizioni/largeframe/frizione-w1r-dds-per-vespa-largeframe.1.1.35.gp.14151.uw La differenza è che invece dei dischi in ferro col sughero, hai i dischi in alluminio con battute maggiorate e materiale d'attrito sintetico. E fidati che i dischi in alluminio durano tanto di più. I dischi in ferro li cambiavo ogni 4000 km perchè si rovinavano le battute. Con gli attuali ( che son gli stessi BGM del kit ) dopo 10000 km sono ancora nuovi.
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