500turbo

Per darti una dritta , io su VMC 177 ( ma phbh30, non 28 ) ho min 55, max 136 (in realtà misurato con alesametro è un 140 ), polv as262, valvola 40. Su 28 potrebbe andar bene pure l'av262 ( un classico ) abbinato al x2 o forse l'x13 se ti sembra un pelo sporco.

La miglior accensione in assoluto rimane l'elettronica Piaggio con centralina Ducati e volano in alluminio da 2,2 kg. Anticipo fisso a 19 su cilindro VMC. Punto. Aggiungerei pure la Sip by Vape, se non fosse che trovo il volano da 1,6 kg troppo leggero. Fosse stato in commercio un volano più pesante sarebbe stato il top. Per ultime le accensioni IDM, quali VMC, Pinasco , Polini Malossi ecc.... Accensioni da scooter adattate alla vespa, funzionano bene ad alti giri, a bassi giri imbarazzanti, con luci quasi inesistenti e a volte qualche scintilla che si perde. Nonostante le abbia su due vespe ( 10 anni fa non c'erano alternative ) per me queste IDM son da evitare.

Leggilo bene il post, che qui stiamo parlando di fasi albero montando PHBH e collettore. Forse i tuoi fanno fatica ad accendersi con troppo ritardo perchè usi pseudocarburatori come i Si e alberi Jasil che non fanno tenuta. E non superi i 60 gradi convinto poi pure di andare forte.

Si, ma era per un eventuale motore su base 200 e cilindro Malossi Si Di Stelvio esistono diverse versioni: Con testa pressofusa a candela laterale Testa pressofusa a candela centrale Testa CNC a candela centrale Io ho uno dei primissimi Stelvio in commercio, con testa CNC color argento e senza oring sulla testa Non dimentichiamo che esiste pure lo Stelvio col pistone Meteor, che ovviamente costa di più vista la qualità superiore del pistone.

Puoi pure considerare lo Stelvio montato in corsa 60 per aver qualcosa ancora più di coppia. Esiste l'apposito kit basette di VMC per montarlo ( 0,8mm alla base e 0,8 mm in testa ) Se poi a valvola passi dal SI24 ad un carburatore vero come il PHBH 28 o 30, hai un ulteriore surplus di coppia ai bassi. Poi aggiungo: sti VMC saran pure cinesi ( come ormai i Pinasco da diversi anni a questa parte ) ma almeno le prestazioni ci sono. Rimanendo comunque un cilindro molto adatto a viaggiare perchè ti tira tranquillamente la 23/64. Io ormai son a quota 20000 km. Oppure come ti ho detto, un bel Malossi Sport, che rispetto ai vecchi Malossoni prima serie, che erano famosi per avere bassi inesistenti, non hanno niente in comune. Magari spendi qualcosina in più per l'albero ( se fai corsa 60 Sip fa un bell'albero a valvola con spalla piena lato volano )

Lo Stelvio mi consuma un po' meno ( 2km al litro rispetto al Malossi ) e le vibrazioni sono molto contenute. Per quanti alberi abbia provato, i duecentoni vibreranno sempre di più. Per le prestazioni, del Malossone non ne sento la mancanza. Ok, a bassi giri ha decisamente più coppia, ma con gli ultimi aggiustamenti che ho fatto sullo Stelvio, mi son avvicinato un po' come potenza. Lasciamo stare i 225 o 221 Polini stock che è sempre divertente superarli. Con i proprietari stupiti che si tratti di un misero 177. Cose che nemmeno mi sognavo col 177 che avevo prima, il Magny Cours. In alto non era male , decisamente più divertente rispetto al classico Polini in ghisa. Ma sotto ai bassi regimi era da piangere. Non parliamone quando dovevo andare in montagna, un agonia. Ora ho un bel motorello che quando devo viaggiare consuma poco, quando voglio divertirmi mi fa divertire e quando sono a filo di gas agli 80 km/h il motore gira liscio quasi elettrico senza dover sentire la vespa smontarsi per le vibrazioni. Se parli di lamellare può esser una buona scelta. Ma a valvola decisamente lo Stelvio, anche montato in corsa 60.

Ti regalano dei carter Malossi e a te è venuto in mente di montare un Pinasco 225? E' come se il genio della lampada ti chiedesse un singolo desiderio e te gli rispondessi "passare una notte infuocata con Vladimir Luxuria" Ecco, magari se sono a valvola, vai di Malossi Sport ( si può fare tranquillamente in corsa 60 ). O se ti hanno regalato i lamellari, perchè non dissanguarsi per un bel 244. O ti basterebbe togliere quel 177 che hai già e mettere un VMC o un Quattrini. E ti diverti un po' di più. Poi io son quello che dopo aver avuto il Pinasco Magny Cours, è passato al VMC 177 per poi provare un Malossi 221 per poi ritornare al VMC e trovare la pace dei sensi. Non perchè il Malossi andava piano, ma perchè per i lunghi viaggi col VMC mi trovo decisamente meglio. Per il resto, il Malossi 221 ha tanta coppia da far paura e si mangia dei bei rapportoni.

Fosse per me, nessuno dei due.

Direi che è ok.

La marca di ganasce è l'ultimo dei problemi. Tutti a dar colpa della ganascia, ma una scarsa frenata dipende anche da altri fattori, quali una camma che apre le ganasce molto consumata, e problema che molti sottovalutano, i cuscinetti dell'asse ruota logori.

Esatto. Modulabilità è la più grossa differenza. Che si accentua anora di più magari se sei con passeggera e in partenza in salita: mentre nello stacco la 6 o 7 molle va in crisi cominciando a saltellare, la 8 molle rimane comunque modulabile e sopporta bene le sfrizionate. Altra cosa, con la 8 molle puoi montare i dischi in alluminio con battute maggiorate. Più leggeri e non si rovinano le battute come con i dischi in ferro.

Il discorso non è tiene o non tiene. Possono tenere la cavalleria tutte e tre. Il discorso è un altro. Se per caso sei al semaforo con una frizione 6 o 7 molle, e ti trovi a fianco ad uno con la 8 molle o simili, in partenza quello con la 8 molle ti fa ciao ciao con la manina e ti lascia indietro diversi metri appena staccate la frizione, anche se magari sei superiore in potenza. Spero di esser stato chiaro.

Se interessa https://www.facebook.com/Francesco.Ragucci72 Magari ho perso io qualche messaggio ma... che frizione c'era montata?

Altra foto dello scarico

Non sarebbe il primo che si rompe. Ma conoscendo il produttore, la colpa è di chi l'ha montato. Ok si, per il principio delle leve, riduce lo sforzo ma riduce anche la corsa utile. Quindi c'è sempre il rischio che a frizione completamente tirata i dischi in realtà non sono aperti completamente, ritrovandosi così la cambiata dura e un leggero trascinamento da fermo. Fino adesso vado di nottolino originale o se proprio uso quello ricavato dal pieno di DRT. Compresa la levetta di spinta tagliata a laser, sempre DRT. Ne parlano molto bene, anche se vado sempre molto cauto con le produzioni artigianali. O trovo marmitte dalla fattura discutibile, o marmitte che promettono miracoli ma in realtà son peggio dei soliti scarichi commerciali. Aggiungendo il fatto che si fanno pagare ( ormai quelli artigianali partono dai 170€ per i modelli proprio più semplici ) Ora ho trovato un produttore campano che ho visto che lavora molto molto bene. Ho avuto modo di provare una marmitta su di un 244 lamellare e si comporta decisamente meglio rispetto allo scarico precedente. Prezzo molto impegnativo, ma i coni da saldare sono molti.

Un pelo d'incrocio l'ho. Ma appena appena. Dalle prove che ho fatto, avendo un collettore di aspirazione lungo, si notano maggiori benefici spostando l'apertura di aspirazione sul ritardo che non sull'anticipo. Per quello dico che utilizzando un phbh con un ritardo di aspirazione troppo conservativo si potrebbe essere leggermente penalizzati nella potenza massima rispetto all'utilizzo di un carburatore SI, specialmente se si va a rifasare e spostare la curva di erogazione in alto. Quindi inutile rifasare e aver poco ritardo: ci si ritrova un motore che gira alto ma a corto della reale potenza. Questione marmitta, praticamente ne provo 1 o 2 all'anno. Ora come ora sto utilizzando una Megadella SLX Rapid 0 (presa usata). Direi che è simile alla Polini come coppia ma alluna un pelino di più (7800 giri). Forse di quelle provate, parlando solo di prestazioni, la più completa è stata la Malossi Classic. Spinge bene sotto, ai medi e allunga a circa 8200 giri. Il tutto con una curva lineare senza buchi nell'erogazione. Venduta poi per esser montata su un VMC 187 lamellare al posto di una Megadella v1.4cl3 ed il proprietario è rimasto soddisfatto. Il resto ho provato un po' di tutto, dicendoti che bene o male tutte hanno pregi e difetti. Non esiste la marmitta miracolosa. Ti direi pure di provare, se cerchi un buon allungo, la Sip Road XL. Peccato che TUTTE rompono la paratia interna dopo un po' di chilometri. In alternativa BGM Big box sport. Purtroppo non l'ho provata su 177 ma solo sul Malossi 221. E devo dire che si comporta bene e i cavalli li tira fuori. Ricordando però, che ok la marmitta buona e il cilindro con i bei travasoni, ma la fase giusta dell'albero fa la differenza. (mostro il mio albero attuale, Piaggio lavorato dal buon Grey )

Una 7 molle montata su un PX125 del 2004 io proprio non l'ho mai vista. Se mi dici 6 molle ok, ti può venire il dubbio. Ma la 7 molle proprio no. Ma che sia 6,7 o 8 molle base, passare ad una 8 molle rinforzata è decisamente una sicurezza in più. Ancora meglio se dotata con dischi in alluminio con battute maggiorate. P.S.: proprio ieri mi son tolto la curiosità di pesare un kit dischi Newfren classico con dischi in acciaio e materiale d'attrito in sughero, e un kit Sip con dischi in alluminio e materiale d'attrito sinterizzato. Kit Newfren 500gr kit Sip 350gr. Dove su un motore largeframe il punto debole è proprio avere la frizione montata sull'albero motore, un risparmio di peso è solo che una cosa positiva. Appena mi arriva il resto del materiale ( voglio montare una 8 molle sulla mia Super del '66 ) , vedo quanto pesa una frizione completa con quei dischi. Stare sul kilo secco non sarebbe male. Poi chi di voi è già passato ad una 8 molle o simili ( BGM, Sip, ecc...) sa che ci son solo che vantaggi nella guida.

Guardando la configurazione, hai più benefici lasciando le fasi standard che metterti a rifasarlo. Avendo già provato ad alzare le fasi come dici tu, guadagni qualcosina in alto ma perdi il doppio in basso. Seconda cosa, se vuoi i veri cavalli, anzichè alzare le fasi del cilindro, ti do una dritta: 65 gradi di ritardo dell'albero ,usando un collettore con PHBH, son pochi. Ti puoi spingere tranquillamente a 75 gradi. ( il mio apre 122 prima del pms e chiude a 73) Anticipo a 19 gradi, e volendo ti puoi spingere anche a 1 mm di squish.

Avendo lui già una 8 molle, passando alla 6 molle lo fai passare in peggio. A questo punto meglio una 8 molle con cestello rinforzato. Esatto

Veramente troppo corto

Il problema è che a volte la gente scrive sui forum senza sapere. Quello dei cilindri che se non vengono raccordati poi grippano è la classica credenza che avevo pure io 15 anni. Poi sai, con l'esperienza e soprattutto aprendo un po' la mente senza aver la presunzione di saper già tutto, mi ha portato a capire che se un cilindro va bene o no montato p&p non dipende solo dai travasi di base ma da molti altri fattori. Cosa che gente che dice di elaborare i motori vespa da mille mila anni ancora non ha imparato per convinti di saper già tutto. E invece non si finisce mai di imparare, nemmeno il sottoscritto Il Malossi si monta benissimo anche di scatola, ovviamente il motore bisogna che sia abbastanza fresco e revisionato da poco. Perchè l'aumento di potenza su un motore già parecchio usurato non fa di certo bene. Riguardo la marmitta Polini è più che ottima. Pure la Faco/Malossi. Evita vecchie marmitte come la Sip Road 2, Sito Plus o i vari serpentoni. Quelle lasciale ai "cuggini" preparatori

Non credo che Poeta abbia provato cilindri diversi da un Polini in ghisa o un DR in ghisa. Altrimenti li avrebbe già buttati nel bidone del secco. Alla tua domanda rispondo si, è decisamente fatto meglio in tutto per tutto al Polini o al DR. Purtroppo esiste ancora gente convinta che sui carter originali bisogna solo montare i DR. Ma questa gente è giusto che rimanga nella sua beata ignoranza.

L'importante Adri è che tu gli prenda la scia. Ed allora FORSE riesci a stare al suo passo.

Se non hai grosse pretese, DR 177, cambi il getto max con un 108. E magari invece della marmitta originale, metti una Polini original. Fine.

Ennesimo Malossi rovinato... Non è che allargare a random guadagnate cavalli.