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...Crociere per tutti...


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Non esageriamo… la settimana scorsa mi è scappato detto che insieme ai miei amici-soci (BSG) è da diverso tempo che facciamo uso di crocere fatte in casa. Essendo montate su cambi non sempre convenzionali non ci siamo mai preoccupati di ottimizzare il prodotto per montarlo con ingranaggi ET3.

Verificato che fatto 60 tanto valeva fare 61 ci siamo messi al lavoro. Assodato che siamo degli incontentabili abbiamo rivisto cave, tolleranze, materiali, trattamenti termici.

Detta così sembra banale, ma il lavoro per ottenere un prodotto soddisfacente è tanto.

La cosa che non ci è mai piaciuta delle crocere standard è la proporzione sfera-cava, la sfera è molto grossa rispetto alla corsa fra un innesto e il successivo. Allora abbiamo pensato di sostituire le sfere con puntalini che lavorano nella sede originale, in questo modo si ottiene una miglior precisione dell’innesto.

Adesso abbiamo diversi esemplari fatti e altri dobbiamo realizzarli per mettere a punto quanto sopra specificato. Le prove ce le facciamo noi per cui serve molto tempo.

Dalle foto si vedono 2 esemplari con esecuzioni diverse e trattamenti termici diversi, sono presenti anche i puntalini di innesto.

post-3015-13235245981579_thumb.jpg

post-3015-13235245986186_thumb.jpg

Se e quando verranno vendute non è ancora deciso, per adesso è tutto a scopo personale poi come per le frizioni si vedrà.

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- TANTO ALTRO ...

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Muttley hai scritto giusto, noi infatti i dubbi ce li stiamo togliendo, poi decideremo. Costruirsele e provarsele a livello di esperienza acquisita non ha prezzo.

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bella idea !!!

secondo me diventerà un innesto più duro ma più preciso...

praticamente la marcia sara più dura da inserire, ma una volta inserita non ti scappa più facilmente !

molto indicata per le gare d'accelerazione dove si cambia molto in fretta e senza frizione....

bravo ottimo prodotto ! tienici aggiornati sui test !

2011 PROTOTIPO C5 rotax 54x54 pilota mik - 2012 PROTOTIPO C5 rotax/taurus 56x58 pilota mik
2013 PROTOTIPO C5 taurus gp 148cc pilota mik -2014 PROTOTIPO bsg/tm 148cc step1 pilota ciarino 4° IDC

2015 PROTOTIPO bsg/tm 148cc step2 pilota ciarino 3° IDC - 2016 PROTOTIPO bsg/tm 148cc step3 pilota paolino 

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Te, sempre con qualche sorpresa.....belle sorprese.

A me l'idea dell'innesto piace, c'è un giro di leve tra il manubrio e la crociera che la differenza di attrito non penso sia apprezzabile, specie se le superfici hanno una buona finitura; inoltre la sfera deve girare dentro un foro ( le spinte sono assiali e ortogonali) e nella molla, non sono così sicuro che ci siano più attriti.

Credo che chi corre apprezzerà di più la precisione e la qualità dell'innesto e chi la usa per strada non è che cambia marcia ogni 5 secondi.

 

Resta comunque un prodotto destinato agli appassionati.

 

Devo riconoscerti che almeno sei uno di quelli, assieme ai tuoi complici, che ha il coraggio di esplorare nuove strade.

C)

...la vita è troppo breve per non avere una vespa
Non ho fatto i soldi, ma ho fatto di più: ho dato tutto quel che avevo dentro e sono stato felice.
Ma quanto coraggio ha il bruco per attraversare l'autostrada?

Non esiste la pallottola che può uccidere un'idea

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L'idea è buona, quando la marcia è inserita tutto ok, ma quando va cambiata?! La forma del puntalino deve trasformare la traslazione della crociera in una compressione della molla, ma con questa forma si rischia fortemente l'impuntamento nella cava(il puntalino siccome la crociera trasla tenderà a traslare pure lui e a trasferire forza sulle pareti della cava anzichè sulla molla di contrasto). Con la sfera questo non avviene perchè può ruotare, dunque può trasferire quasi completamente l'energia di traslazione della crociera alla molla, quindi il sistema "a sfera" funziona molto bene in cambiata, ma ha un suo limite in funzionamento a regime: a marcia costante, proprio per il motivi precedentemente descritto, le forze che nascono all'interno del cambio provocano il movimento della sfera, che si muove, comprime la molla, e la marcia salta....Questo col tuo sistema non avviene, perchè il tuo nottolino è "impuntato" nella cava della crociera. Nel modello " a sfere" però il problema è facilmente risolvibile, basta montare una molla più dura(tipo drt), e il problema è risolto(naturalmente se la tolleranza crociera-albero del cambio è corretta, altrimenti salteranno le marce ugualmente).Se poi tra molla e sfera aggiungiamo per far spessore un dado M3 (per parte) le marce non saltano assolutamente, ma, all'opposto, inizia a diventare un problema cambiare le marce.....

 

Secondo me ci vuole un nottolino con la testa molto arrotondata, non dico sferica, ma quasi....

 

Sono molto curioso di sapere come vanno i test, l'hai già provata.....?

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Muttley hai scritto giusto, noi infatti i dubbi ce li stiamo togliendo, poi decideremo. Costruirsele e provarsele a livello di esperienza acquisita non ha prezzo.

Fabio avete pensato a interporre una piccola pallina alla punta del puntale? Un pò come il sistema di una penna Bic.

"Così ho tirato giù la doppietta dalla parete 
e gli ho sparato due colpi d'avvertimento... 
...dritto in mezzo agli occhi."

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Tu mi vuoi dire che per forze non bene definite, a marcia costante, le sfere comprimono la molla???????????

 

 

Certo, le forze ci sono, il tuo " non ben definite " seppur sarcastico è esattamente l'espressione giusta! Ti spiego meglio:innanzi tutto marcia costante intendo solo "senza cambiare marcia" ma il gas glielo diamo!

Dal lato tecnico: il dente di innesto marcia della crociera lavora perfettamente finchè è perfettamente complanare alla battuta del cambio; poi quando l'usura o l'uso gravoso rovinano tale accoppiamento si ha la nascita e il graduale aumento di una spinta della crociera in direzione assiale, che va a far traslare le sfere, comprimere la molla.......saltare la marcia ....

Tale forza che imprime l'ingranaggio del cambio alla crociera in direzione assiale è graduale ed è direttamente proporzionale (almeno, ma mi verrebe da dire esponenziale) all'usura e allo stondamento della crociera(e/o dell'ingranaggio del cambio): quindi non quantificabile......

Per questo è necessario fare diverse prove.

La forza di cui parlavo nel post precedente non nasce dal nulla, ma è parte della coppia trasmessa dall'ingranaggio del cambio alla crociera, che per le ragioni precedenti va a traslare la crociera.

Quindi dov'è il problema? nell'errata forma dell'accoppiamento sfera-cave in crociera e nel coefficiente elastico troppo basso della molla originale o nel tipo di accoppiamento...?Oppure il problema è "a monte", cioè nel precoce danneggiamento dell'accoppiamento crociera-ingranaggio?

Si aprono diverse strade come vedi...

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Non si apre nessuna strada, non si può generalizzare un errato dimensionamento della molla dovuto alla usura del cambio. Il problema sta nell'usura, precisamente nel tipo di usura che poi determina un vettore forza direzionato nel verso che fa disinnestare la marcia. Ma non incriminerei mai la molla perchè ha colpa fino a un certo punto, perchè il fenomeno non nasce per colpa sua.

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E invece si aprono molte strade...!Il cambio "è un sistema" , cambiando anche solo una variabile al suo interno si ottengono benefici sul sistema complessivo. è semplice se ci pensi: se il sistema molla-puntalino o molla-sfera funziona bene la crociera tenderà anche a rimanere ben salda nella sua posizione, e di conseguenza si usurerà meno, perchè lavorerà in condizioni migliori. Questo è solo un esempio, ma se ti rileggi il mio post precedente troverai 3 o 4 spunti diversi su cui si potrebbe intervenire...e tutti potrebbero portare qualche vantaggio!

La BSG di questo post per esempio sta seguendo la via dei puntalini, che non sarà di semplice messa a punto, ma potrebbe produrre un buon risultato, non pensi?

I preparatori del Vpi lavorano quasi tutti con crocere di tipo standard usando molla molto dura, talvolta anche spessorata, e cercando materiali e tattamenti termici sempre un po migliori, vedi drt faio...

Come fai a dire che non si apre nessuna strada....

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Come la penso l'ho già scritto, e quello sottolineato è cosa ho costatato dalle mie prove

 

Non si apre nessuna strada, non si può generalizzare un errato dimensionamento della molla dovuto alla usura del cambio. Il problema sta nell'usura, precisamente nel tipo di usura che poi determina un vettore forza direzionato nel verso che fa disinnestare la marcia. Ma non incriminerei mai la molla perchè ha colpa fino a un certo punto, perchè il fenomeno non nasce per colpa sua.
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Nos, hai ragione che la causa non sta nell amolla, perchè in linea di massima la molla serve solo a mantenere in contatato le sfere con la cava, quindi potrebbe essere anche morbidissima. Il problema è nel parallelismo tra la battta della crocera e quella dell'ingranaggio. La mola non fa scappare la marcia, ma quando le due facce non sono perfettamente parallele si genera una forza tangenziale che tende a spingere la crocera(unico organo mobile assialmente). Qui entra in gioco la molla, se è tenera basta una piccola forza per spostare la crocera, se è dura ovviamente ne servirà una più intensa.

La forma della cava nella crocera contribuisce conla sua angolazione a scomporre la forza assiale quindi anche questo va ad incidere.

La molla non è la causa, ma contrasta l'effetto della mancanza di parallelismo dovuto ad usura o tolleranze dimensionali sbagliate in fase di produzione.

Un tempo un proto era un cilindro qualsiasi trapiantato sul carter vespa, nel 2012 è diventato una Vespa con trapinatato un motore qualsiasi, con cambio al polso e interasse perno ruota-motore come quello Piaggio.

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Nos, hai ragione che la causa non sta nell amolla, perchè in linea di massima la molla serve solo a mantenere in contatato le sfere con la cava, quindi potrebbe essere anche morbidissima. Il problema è nel parallelismo tra la battta della crocera e quella dell'ingranaggio. La mola non fa scappare la marcia, ma quando le due facce non sono perfettamente parallele si genera una forza tangenziale che tende a spingere la crocera(unico organo mobile assialmente). Qui entra in gioco la molla, se è tenera basta una piccola forza per spostare la crocera, se è dura ovviamente ne servirà una più intensa.

La forma della cava nella crocera contribuisce conla sua angolazione a scomporre la forza assiale quindi anche questo va ad incidere.

La molla non è la causa, ma contrasta l'effetto della mancanza di parallelismo dovuto ad usura o tolleranze dimensionali sbagliate in fase di produzione.

 

Si certo avete ragione, comunque la crociera funziona benissimo per i pochi cv del motore di serie, i problemi arrivano quando questa potenza raddoppia, o più: il cambio è perfettamente dimensionato per il motore di serie. Nel mondo Vespa i valori di potenza dei motori con gli ultimi kit di elaborazione sono arrivati a livelli di potenza quasi quadruplicati, ed è chiaro che a questo punto il cambio diventa un organo sottodimensionato, nel senso che le ridotte superfici di contatto crociera-ingranaggio provocano la nascita di pressione elevatissima nella zona contatto.

I trattamenti termici e i materiali delle crociere Piaggio "vecchio tipo", o drt o faio che sia, pensi che siano di molto migliorabili da come lo sono ora? Io penso che si possa ancora migliorare, ma non di tanto....Stessa cosa vale per gli ingranaggi marcia Piaggio.

Parli di usura, mancanza di parallelismo, tolleranze sbagliate, come se fossero molto scadenti i processi di produzione, oppure scadenti i materiali e i trattamenti t.; il problema non è quello, ma è il sottodimensionamento delle superfici di contatto crociera-ingranaggio! Scartando robaccia olympia e simili, prendi una crociera buona di quelle che si trovano ora, possono andare in crisi dopo un po di tempo, certo, ma di certo non si può dire che l'usura sia dovuta a "tolleranze sbagliate, mancanza di parallelismo"ecc...Sono fatte praticamente a regola d'arte, tolleranze, materiali, tratt.termici, di migliorabile c'è davvero pochino....Non pensi?qui son curioso di sapere come la vedi....

E poi, dato che le crociere in commercio che si trovano sono piuttosto di qualità(il problema è "solo" il sottodimensionamento), perchè non lavorare sul "complessivo", e ottenere un usura minore della crociera grazie a un irrigidimento opportuno della molla? Se il cambio è "fatto bene" con tutti gli accorgimenti del caso, cioè molla piuttosto dura, crocera di qualità e in tolleranza rispetto all'albero del cambio, perfetta spessorazione degli ingranaggi, va ancora incontro ai problemi di usura crociera o quant'altro??Io penso che con i pezzi che ci sono in commercio e una buona preparazione si possa mettere a punto un buon cambio, risolvendo non dico tutti i problemi, ma quasi...No?anche qui sono curioso di sapere come la pensi, perchè l'alternativa sarebbe di ridimensionare totalmente il cambio con una crociera a sei punti di contatto magari...

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Mi fa piacere vedere che non sono l'unico a ragionarci su. D'accordo sul fattore molla, è da dimensionare, ma non da aumentare il suo carico per risolvere problemi di altra natura. Per quanto riguarda il fattore trattamenti e tolleranze, il post di Checco su chiacchiere, riguardante il cambio di Terry, penso sia abbastanza esaustivo, si capisce che quando le cose sono fatte con i giusti criteri funzionano.

 

Mi fa ancora più piacere che certe idee non vengano solo a me, anzi mi sono sempre chiesto come mai FAIO non l'abbia già fatto, in questo modo si può usare il 6 marce senza problemi(chi non ci crede peggio per lui :twisted: ), tanto tutti gli ingranaggi sono da fare, l'albero ruota da fare, tanto vale.....

 

6x6xq.jpg

 

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