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PARAMETRI MARMITTA


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Ciao ragazzi, volevo sapere per pura curiosità come incide sul motore, in una marmitta, il tratto prima del cono centrale (il cono divergente per intenderci)… cioè la sua lunghezza e la sua maggiore o minore divergenza come influiscono?

E nel controcono?....

" E' tutto calcolato ma non funziona niente"

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Ciao ragazzi, volevo sapere per pura curiosità come incide sul motore, in una marmitta, il tratto prima del cono centrale (il cono divergente per intenderci)… cioè la sua lunghezza e la sua maggiore o minore divergenza come influiscono?

E nel controcono?....

 

ma dai... invece che pensare a cono e controcono, pensa a cambiare quell'ammo posteriore... :lol:

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Guarda Thor che io ho già i bitubo sia nell'ammo posteriore che anteriore...

attento che se mi arrabbio vengo lì a modena (dato che vado in università) e faccio una sgasata sotto casa tua con la mia vespetta con il 144 fabrizi... oppure con l'altra con l'M1L?? :twisted::D

scherzo...

" E' tutto calcolato ma non funziona niente"

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Guarda Thor che io ho già i bitubo sia nell'ammo posteriore che anteriore...

attento che se mi arrabbio vengo lì a modena (dato che vado in università) e faccio una sgasata sotto casa tua con la mia vespetta con il 144 fabrizi... oppure con l'altra con l'M1L?? :twisted::D

scherzo...

 

SBOROONE...... ;-)

Il manico non c'è solo nelle scope !!....

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Ciao ragazzi, volevo sapere per pura curiosità come incide sul motore, in una marmitta, il tratto prima del cono centrale (il cono divergente per intenderci)… cioè la sua lunghezza e la sua maggiore o minore divergenza come influiscono?

E nel controcono?....

 

l'angolo di divergenza e la lunghezza sono grandezze relative al diametro centrale che vuoi raggiungere...

dico questo perchè a parità di parte centrale le due cose coincidono, cioè se accorci il diffusore l'inclinazione aumenterà automaticamente...

 

detto questo, molto in generale, se aumenti proporzionalmente gli angoli di diffusione e riflessione restringi il campo di efficienza dell'espansione...questo è quello che so io...

 

 

quello che non so invece è cosa succede se il diffusore resta uguale e si gioca solo sull'inclinazione del controcono, a parità di lunghezza del tratto centrale e a parità di lunghezza totale fino allo spillo...

forse intendevi questo?

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[quello che non so invece è cosa succede se il diffusore resta uguale e si gioca solo sull'inclinazione del controcono, a parità di lunghezza del tratto centrale e a parità di lunghezza totale fino allo spillo...

forse intendevi questo?

 

minori angolazioni generalmente danno un pulso di ritorno positivo più lungo con una minore potenza di picco ma una più ampia curva di potenza.

All' estremo quest'angolo diventa 180° e a quest'angolo funzionerebbe in un arco estremamente ristretto. Diminuendo quest'angolo riduce l'effetto sulla potenza ma la allarga su una curva più ampia.

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Guarda Thor che io ho già i bitubo sia nell'ammo posteriore che anteriore...

attento che se mi arrabbio vengo lì a modena (dato che vado in università) e faccio una sgasata sotto casa tua con la mia vespetta con il 144 fabrizi... oppure con l'altra con l'M1L?? :twisted::D

scherzo...

 

scusa ma tu non eri a spilamberto domenica? la tua non era quella gialla con l'ammo originale che se prendevi un granello di polvere rimbalzava per una settimana? :lol: beh... però mi farebbe piacere vedere un fabrizi... che non venga a "provare" a sverniciarti con un tranquillissimo 115 polini... :lol: (seh... magari) :lol::lol:

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[quello che non so invece è cosa succede se il diffusore resta uguale e si gioca solo sull'inclinazione del controcono, a parità di lunghezza del tratto centrale e a parità di lunghezza totale fino allo spillo...

forse intendevi questo?

 

minori angolazioni generalmente danno un pulso di ritorno positivo più lungo con una minore potenza di picco ma una più ampia curva di potenza.

All' estremo quest'angolo diventa 180° e a quest'angolo funzionerebbe in un arco estremamente ristretto. Diminuendo quest'angolo riduce l'effetto sulla potenza ma la allarga su una curva più ampia.

 

quoto, il tempo di ritorno dell'onda è data anche dalla lunghezza generale di un'espansione, infatti le camere di risonanza servono a questo, cioè ad allungare lo scarico e utilizzare al mello l'espansione in un range piu ampio...

ovviamente piu corta è la marmitta piu potende sarà l'onda di ritorno ma lavorerà al 100% su un campo piu ristretto, solitamente le marmitte corte lavorano al meglio su range di 2-3000 giri ma tutto n alto..

 

rispondo adesso a 2IS "spero di averlo scritto bene"

la variazione dell'angolo del cono convergente, chiamato anche cono riflettente influisce due fattori, la riflessione dell'onda e il limete di giri, se l'angolo è troppo pronunciato funge da limitatore di giri

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Ecco ho trovato questa spiegazione che sembra interessante e ben fatta:

 

ecco un articolo dell'ing. Carlo Forni relativo alla regolazione

dell'impianto di scarico per 2 tempi.

 

Analizzeremo in maniera molto semplificata l'analisi dell'impianto di scarico

e della sua geometria, studiando gli effetti della

variazione di alcune lunghezze fondamentali.

Innanzitutto specifichiamo che un impianto di scarico puo' essere

idealmente diviso in 5 parti:

Tubo iniziale, divergente, cilindrico, convergente, Spillo.

Analizzeremo la variazione della lunghezza del tubo iniziale sul quale si

puo' agire in pista sostituendo i flessibili fra condotti di scarico e marmitta.

Inoltre vedremo le differenze fra marmitta con cono o controcono di lunghezze

diverse. I restanti tratti come il tubo terminale ed il tratto cilindrico centrale

sono piu'o meno standardizzati e sono quindi tralasciati.

La funzione del condotto iniziale e' quella di posizionare la "parte attiva"

(cono e controcono) della marmitta ad una distanza adeguata dalla luce di

scarico. Tale distanza dipendera' dall'intervallo di giri al quale il motore

deve rendere al meglio. Poiche' infatti cono e controcono regolano la

fuoriuscita dei gas combusti dalla luce di scarico, a seconda della lunghezza

del condotto iniziale, le onde di pressione negative (del cono) e positive (del

controcono) arriveranno sulla luce di scarico in istanti diversi.

Per avere il migliore sfruttamento di tali onde, queste dovranno arrivare sulla

luce di scarico ad istanti ben precisi, che dipenderanno anche dal regime

di rotazione. Un condotto piu' lungo comportera' un tempo di percorrenza

dello scarico da parte delle onde riflesse maggiore, e quindi sara' ottimale

per regimi di rotazione piu' bassi. Infatti ai bassi giri il pistone si sposta

anch'esso piu' lentamente permettendo alle onde riflesse di raggiungere la luce

di scarico nell'istante esatto. Per giri piu' elevati i tempi di spostamento

del pistone saranno inferiori e cosi' anche il tempo di percorrenza del

condotto di scarico da parte delle onde di pressione dovra' essere inferiore.

Tale risultato si ottiene con condotti di scarico piu' corti. L'effetto di uno

scarico piu' lungo o piu' corto dovrebbe quindi comportare solo uno spostamento

indietro o in avanti delle curve di coppia e di potenza. Da prove eseguite

utilizzando il programma di calcolo della Softengine "2Tbase", si osserva come,

all'aumentare della lunghezza del condotto, le curve di coppia e potenza traslano

effettivamente verso regimi di rotazione piu' bassi.

Il cono divergente permette la riflessione dell'onda di pressione che si forma

all'apertura della luce di scarico, come onda di pressione negativa. Questa arrivata

sullo scarico nel ciclo successivo, quando la luce si e' appena aperta, permette un

notevole miglioramento del processo di evacuazione dei gas combusti dal cilindro.

Cio' permette di agire direttamente sulla coppia del motore. Una variazione della

lunghezza del tratto divergente comporta una variazione dell'angolo di inclinazione

del tratto in esame. Se la lunghezza aumenta gli angoli decrescono e l'onda riflessa

si allarga e diminuisce d'intensita'. Cio' determina un effetto di minore intensita'

sulla luce di scarico, ma permette di agire su un piu' ampio intervallo di giri.

Un effetto esattamente opposto si ha se la lunghezza del tratto diminuisce.

Utilizzando il programma "2Tbase", si osserva che le curva di coppia e di

potenza traslano verso destra all'aumentare della lunghezza del tratto in esame.

Inoltre e' fondamentale il fatto che le curve risultano, come previsto,

piu' schiacciate se il condotto e' piu' lungo.

L'effetto del tratto convergente della marmitta permette la riflessione di un'onda

positiva verso la luce di scarico. Se questa e' regolata per raggiungere lo scarico

nella fase finale di apertura, si ha un effetto di spinta della miscela uscente

verso l'interno del cilindro. Poiche' nella fase finale dello scarico in genere

non escono piu' gas combusti, ma si ha una perdita di miscela fresca, tale

effetto limita la fuoriuscita della miscela incombusta. Anche in questo caso vale

il ragionamento fatto per il tratto divergente. Una lunghezza maggiore del

convergente sposta le curve di coppia e di potenza verso destra e le appiattisce.

Viceversa nel caso di una lunghezza inferiore. Anche in questo caso utilizzando

il programma "2Tbase" evinciamo dati combacianti con quanto sopra scritto, ma in

realta' le conseguenze di tale variazione della geometria sono meno sensibili

rispetto a quelle del tratto divergente. In effetti quest'ultimo ha un effetto

prevalente sulle prestazioni del motore rispetto al tratto convergente

" E' tutto calcolato ma non funziona niente"

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in questi casi devi passare un po' di tempo a misurare la lunghezza e il diametro di tutti i coni, così puoi ricavare l'inclinazione di ognuno...poi la "rettifichi" con il calcolo delle lunghezze medie e vedi un po' com'è...Certo la NorrieKerr è un casino...

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