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checco

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messaggi inviate da checco

  1. Io trovo che tante di queste cosiderazioni sul peso del volano siano fatte senza dei punti di riferimento e con la mente chiusa sul motore Vespa.

    Vi siete mai chiesti perchè sui 2T da 15000 giri il volano sia piccolo e sotto il kg?

    Io poi ho avuto alcune esperienze che smentiscono tante discussioni lette qui su volani ed espansioni,quindi potrei non essere considerato attendibile.

    Comunque,secondo me non c'è un peso più o meno adeguato in assoluto,dipende dal tipo di motore che si intende realizzare.

    Se vuoi realizzare un motore che gira alto,con una bella espansione è un controsenso montare un volano pesante per andare in salita in 4°,piuttosto mantieni dei rapporti non troppo lunghi.

    Aumentare il peso del volano equivale ad apesantire la vespa in termini di ripresa e secondo me non è un bel risultato,ma i gusti son gusti.

    Prima o poi troverò qualcuno che la pensa come me...

     

    Checco

  2. Il problema non è da che parte ruotare,perchè bene o mele è intuitivo se pensi al senso in cui gira il volano.

    Per regolare l'anticipo come dicono le istruzioni di montaggio dei cilindri bisogna avere un riferimento. Se non si conosce l'anticipo originale non si può sapere da che parte e di quanto ruotare.

    Va poi detto che la regolazione dell'anticipo non è una cosa da fare a caso,perchè è possibile sfasciare un motore,sbagliando di qualche grado.

     

    Checco

  3. hihi possibile..

     

    facciamo cosi ti faccio una domanda..

    lasciamo stare come si "chiama"...

     

     

    tu quando monti un 130 poi lo satore lo ruoti in?

    io senzo antiorario.

     

    tu?

     

    Se tu quando monti il 130 polini ruoti il piatto bobine in senso antiorario sbagli.

    E' vero che così aumenti l'anticipo,ma sul libretto di montaggio c'è scritto di mettere l'anticipo a 16° mi sembra,quindi dovresti ruotare in senso orario.

    Se hai un ET3 di 4° se hai una Primavera di 9°.

     

    Checco

  4. Io non ho detto anticipare!!!!!!

    Io gli ho spiegato come regolare l'anticipo da specifiche polini o malossi.

    L'anticipo della Piaggio per l'ET3 è 20°,quello del malosi è 17°,quindi bisogna ritardare,non anticipare.Girando il piatto di 3°in senso orario (3mm sulle tacche) si porta l'accensione a 17° prima del PMS.

     

    Comunque per anticipare bisogna ruotare il piatto in senso antiorario,mentre per posticipare in senso orario.

    Un anticipo superiore a 20° non credo sia utilizzabile per le elaborazioni.

     

    Ora io non so l'anticipo originale di tutti i motori Vespa. Per sapere in che senso bisogna ruotare il piatto è fondamentale conoscerlo.

    Io ho solo questi valori a disposizione:

    ET3 20°

    Primavera 25°

    PX125E 18°

     

    Checco

  5. Se hai il malossi o polini devi ruotare il piatto bobine in senso orario in modo che le tacche di riferimento siano sfalsate di 3 mm. Così avrai un anticipo di 17°. Dovrebbe andar bene se non hai fatto grosse modifiche al cilindro.

    Il sintomo comunque è simile a quando si brucia il pikup,a me è successo gia tre volte e faceva cosi. Perfetta fino ad un certo regime è poi sborbotta e non sale.

     

    Checco

  6. Io ho provato sullo stesso motore dei volani con pesi compresi tra 3 e 1 kg.

    Diminuendo gradualmente di peso ho notato,fino ad un certo valore un aumento della velocità massima e della ripresa(circa 2 kg). Sotto questo peso la velocità massima non è più aumentata,però è salita di molto la ripresa.

    Personalmente se tovassi un accensione a rotore interno la monterei subito.

    Ovviamente con un elaborazione spinta.

     

    Checco

  7. Hai ragione,ma questa differenza formale tra velocità che raddoppia o che dimezza a seconda dei punti di vista non cambia le cose,infatti il problema è la variazione di velocità in rapporto alla lunghezza del collettore.

    Dai dati che ho recuperato,per mantenere una perdita di carico accettabile su un collettore Vespa di 18 cm la variazione massima di sezione tra valvola allargata e carburatore è 450-1250 mm^2,il che vuol dire un diametro massimo del carburatore 40 mm.

    Questo vale solo se la variazione di sezione è distribuita lungo i 18 cm.

    Salvo ricavarlo per fusione,è difficile costruire un collettore del genere.

    Di solito si prende un tubo a sez costante e lo si salda ad una flangia raccordando al meglio. Questo significa che la variazione di sezione si verifica negli ultimi 3-4 cm del condotto.

    Sempre dai dati,si ricava che la variazione massima consigliata su 4 cm di condotto è 450-700 mm^2,che corrisponde ad un diametro massimo del carburatore 30mm.

    Questo non significa che il motore non vada bene,ma potrebbe essere che con un 34 vada meglio che con un 38. Poi bisognerebbe provare e riprovare.

    Sono comunque sicuro che un 38 lamellare va molto meglio di uno a valvola rotante.

     

    Checco

  8. Spulciando tra i libri ho trovato qualche misure riferite ai condotti di aspirazione.

    Per ottener l'accelerazione utile a tenere in sospensione la benzina nebulizzata con la minima perdita di carico è consigliata una conicità non superiore a 3-4° del condotto di aspirazione.

    Rapportato alla vespa:

    Lunghezza condotto aspirazione circa 18 cm.

    Considerando una conicità regolare lungo tutto il condotto,con la valvola allargata si potrebbe montare un carburatore 40 max.

    Per motovi costruttivi spesso la conicità è limitata agli ultimi 3 cm di condotto.Graficamente ho ricavato un diametro massimo consigliato del carburatore di 28-30 mm con valvola allargata.

    Con un collettore lamellare e valvola eliminata si può montare tranquillamente un 36 mm.

    Queste sono le misure con cui si può ottenere il rendimento volumetrico migliore.

     

    Checco

  9. La teoria per Vansdie

     

    Ad ogni regime del motore corrisponde una portata del condotto di aspirazione. La portata è costante lungo il condotto,dal carburatore alla valvola ed è uguale al prodotto della velocità per l'area del condotto.

    Considerando un valvola allargata quasi al limite,ha un area di circa 450mm^2, un 34 ha un area di 900 mm^2,esattamente il doppio.

    Praticamente dal carburatore alla valvola la velocità del flusso raddoppia.

    Se poi consideriamo un 38 la velocità quasi triplica.

    Questo aumento di velocità oltre ad aumentare le perdite di carico aumenta le turbolenze nei pressi della valvola riducendo la sezione effettiva di passaggio. Sopra un certo regime ciò corrisponde ad avere un condotto più stretto.

    Tutto ciò non avviene se la diminuzione di sezione è minore.

    Per esempio montando un 26 la variazione di velocità è minore del 15% con un 28 è del 25%. Questi sono valori che garantiscono un rendimento migliore rispetto ad una variazione del 100% o 200%.

    Per stare sotto i questi valori con un 34 o 38 è sufficiente montare un lamellare asportando la valvola e allargando il passaggio.

     

    Checco

  10. Io non ho detto che non vada bene e poi anch'io sono per i carburatori grossi.

    Intendevo dire che montare un 34 su un aspirazine a valvola rotante non cambia le prestazioni di tanto rispetto ad un 28-30. se invece monti un 34 o un 38 con un aspirazione lamellare le prestazioni salgono parecchio.

    Comunque son cose che ho provato,non me le sto a inventare.

     

    Se non siete d'accordo e volete ancora la teoria posso provare a scriverla.

     

    Checco

  11. Il 34 con l'aspirazione a valvola rotante è ptraticamente inutile,al massimo un 30. Se proprio vuoi il 34 va bene con il lamellare e valvola asportata.

    Per la fasatura io ho provato luci laterali non modificate,luci frontescarico alzate come laterali, scarico 180° allargato a 39mm, 68% dell'alesaggio.Trvasi alla base allargati(eliminato lo scalino)

    Testa spianata 5 centesimi.

     

    Con

    Simonini D&F però dritta,

    34 lamellare,

    campana 24/61

    volano 1 kg

     

    In prima quando entrava in coppia non stava giù e velocità massima 120 indicati.

     

    Successivamente ho alzato la fasatura di scarico a 190° senza altre modifiche e il risultato è stato perdita di coppia (non si alzava più) e velocità massima invariata.

     

    Checco

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