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Discussione, pareri, consigli alberi motore economici


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Ciao a tutti mi piacerebbe aprire questo post fare una specie di classifica , un vademecum sulla scelta dell albero. Visto che negli ultimi anni ci sono millemila produttori di alberi, millemila rotture di alberi ( e non solo).

Sarebbe interessante se qualcuno avesse la possibilitá di testare la qualitá dei materiali e del piantaggio dello spinotto

Nonchè raccogliere tutte le esperienze di rotture e difetti riscontrati, con un pò di criterio però! Quindi non dire ho montato il volano dell ape da 5 kg sul cono 19 e si è tranciata la spalla! È un post costruttivo per tutti quindi un po di cognizione di causa

Come basi direi

-albero con spalle tagliate quindi non spalle piene

-economico quindi massimo fino a 200 euro direi

-moderno da acquistare nuovo (quindi non iniziamo tirando fuori l albero piaggio del 1950 del nonno)

 

Magari se esce un bel discorso si potrebbe spostare in guide tecniche oppure fissarlo in alto

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Seguo, questa discussione ha le premesse per essere interessante. Al giorno d'oggi credo che con la sempre più bassa qualità dei ricambi,  siamo arrivati al punto che anche con un semplice 102 per viaggiare tranquilli bisogna spendere almeno a 3 cifre, quando svariati anni fa con alberi che non raggiungevano i 100 si facevano QUASI motori da competizione.

Qui da me gli alberi più usati su vespa sono jasil, tameni e drt, e nessuno ha problemi.

Ho anche un amico con un mazzucchelli comprato nuovo nel 2018, montato su un 130 polini leggermente pepato con volano pk s portato a 1,8 kg e non ha avuto mai problemi.

 

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Inviata (modificato)

Molte volte leggo la frase negli ultimi anni è calata la qualitá dei materiali di costruzione dell albero quindi rotture assicurate, però facciamo una riflessione 15 anni fa avevi un albero mazzuchelli ed eri un signore ma quante persone montavano accensioni diverse dalle originali ? Quasi nessuno. mi ricordo quando era uscito il vespatronic sembrava una cosa inarrivabile ora lo montano tutti, cilindri in alluminio e cilindrate sempre piu alte, collettori lamellari sempre piu evoluti, cambi e frizioni al top per non parlare delle espansioni.

Quante persone avevano le competenze per fare una fasatura di aspirazione ad un albero motore? Non molte ( bisognava basarsi sui foglietti di montaggio) ora ci sono guide,video, foto e quasi tutti sperimentano molte volte scommetto anche non con l attrezzatura giusta.

Quindi 0.5 cv qui 0.5 li 1000 giri qua 1000 giri li e si va a mettere in crisi l albero 

Modificato da Faoro
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  • Moderatore
Inviata (modificato)
9 ore fa, Faoro ha scritto:

 

9 ore fa, Faoro ha scritto:

Quante persone avevano le competenze per fare una fasatura di aspirazione ad un albero motore? Non molte ( bisognava basarsi sui foglietti di montaggio) ora ci sono guide,video, foto e quasi tutti sperimentano molte volte scommetto anche non con l attrezzatura giusta.

 

segavamo già gli alberi anni 80 ,io ho incominciato 1983-84 a segare e modificare ,avevo 13 anni ......e a parte i lamellari al cilindro di ultima generazione ,elaboravamo pesantemente tutto ,dal ciao alla vespa ,alla moto da cross ,non ci vuole molto di attrezzatura ,un seghetto e una lima ,non esisteva il dremer ma facevamo tutto a mano anche le espansioni adattate perchè forse era l'unico pezzo che costava molto all'epoca

Modificato da claudio7099
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5 minuti fa, claudio7099 ha scritto:

segavamo già gli alberi anni 80 ,io ho incominciato 1983-84 a segare e modificare ,avevo 13 anni ......e a parte i lamellari al cilindro di ultima generazione ,elaboravamo pesantemente tutto ,dal ciao alla vespa ,alla moto da cross ,non ci vuole molto di attrezzatura ,un seghetto e una lima ,non esisteva il dremer ma facevamo tutto a mano anche le espansioni adattate perchè forse era l'unico pezzo che costava molto all'epoca

Claudio quello non lo metto in dubbio, ma credo che i numeri di persone che elabora anche senza un minimo di esperienza sia parecchio aumentato negli ultimi anni , quindi maggiori elaborazioni e maggiori rotture, se negli anni 80 rompevi un albero lo sapevi tu e i tuoi amici del bar, adesso quealcuno rompe un albero a vipiteno lo vengono a sapere a palermo come in austria 

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  • Moderatore
Inviata (modificato)

si certo ,la diffusione sul web ha aiutano noi garagisti ad acquistare il materiale in primis ,magari gli alberi si rompevano anche prima ma come dici giustamente solo al bar si sapeva tra una partita a carambola e una a carte ,poi certo è anni che dico che vedo troppi raccccing in giro ,facebook ha rovinato tutti i forum motoristici che per qualche anno hanno avuto pochissimi iscritti ,poi si è visto che tanto fanno a gara a chi ce l'ha più lungo e le cose negli ulti 5-10 anni sono cambiate e si è tornato a discutere sui forum di contenuti motoristici ,come ad esempio qui su et3.it o altri ,ma ci vogliono anche persone competenti per portare avanti un forum se no gli utenti spariscono 

questione alberi ,si è visto nel tempo che i forgiati per le spalle degli alberi tanto arrivano dallo stesso posto ,in italia avevano delle fonderie che portavano il made in italy in tutto il mondo ,ora le cose sono molto diverse sempre per il famoso businnes ,l'albero completo al produttore deve costare 15 euri e te lo vogliono vendere a 150 ,io dico che questo è cambiato non di per se la qualità degli alberi ,la mazzucchelli è venduta in tutto il mondo ,ormai fanno tutti parte del gruppo Mandelli una multinazionale che comprende anche yasil,rms,dayco,asso e altri marchi ,le bielle mazzucca sono montate da tutti e io solo una volta ho visto una biella rompersi in due  

secondo me sono i trattamenti termici che hanno cambiato la qualità degli alberi e lavorazioni ad utensile grossolane,poche persone competenti da questo lato 

Modificato da claudio7099
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1 ora fa, claudio7099 ha scritto:

secondo me sono i trattamenti termici che hanno cambiato la qualità degli alberi e lavorazioni ad utensile grossolane,poche persone competenti da questo lato 

Assolutamente d'accordo. Il materiale è solo la punta di un iceberg che comprende lavorazioni, trattamenti termici e controllo qualità. A pari materiale, un pezzo lavorato male poi incorrerà in problemi, e se a valle (tanto la provenienza la sappiamo) non viene fatto un vero controllo qualità ma solo un prendo e imballo ecco che percentualmente aumenta il rischio di incappare nel pezzo problematico.

Social e internet portano alla luce la situazione chiaramente: per lo stesso prodotto si trovano persone che non hanno avuto alcun problema e altri che ne hanno avuti diversi e pure ripetuti. Ultima esperienza di un amico professionista, su 4 alberi di un noto marchio italiano installati nel 2019 se ne sono tranciati 3. Con segni di fatica e cricche ossidate. Se guardi internet, quello stesso albero viene consigliato come non particolarmente problematico. 

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