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mosergio

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messaggi inviate da mosergio

  1. si, hai ragione alberto...di certo serve un banco

     

    mi stavo chiedendo...

     

    io, aprii lo stesso il terzo travaso sul precedente motore (ma su questo non l'ho fatto), usando un normale pistone del mono, quindi con finestrella, ovviamente raccordato....

     

    credo di aver creato delle belle turbolenze....perchè la miscela passa sia dalla finestra sul pistone, e sia dal travaso sul carter

     

    :roll:

  2. sirnick, io non le ho

     

    ma ricordo che barone e vespa evo erano giunti a queste conclusioni....

     

    tu che ne pensi?

     

    Non saprei... ti chiedevo proprio per sapere...

    A intuito direi che la cosa è possibile, maggiori aree di passaggio a parità di pressione non possono far altro

    che ridurre le velocità dei flussi :roll:

     

    se non ho capito male...

    la prima configurazione è 3 travaso + pistone con finestra o archetto

    la seconda valvola, terzo travaso chiuso, pistone del mono

     

    la prima direi che ha senso, la seconda invece no... cioè fai venir meno il frontescarico che non riesce a caricare

    non avendo la finestra....

    a livello di prestazioni direi che la prima è migliore....perchè la più sensata

     

     

    no sirnick, stiamo parlando di valvola in tutti e due i casi, perchè si sa che il terzo travaso invece sul lamellare funge da spia e fa sempre bene

     

    silvio, grazie per la spiegazione...

     

    ma io dicevo, di fare la differenza tra le due soluzioni...perchè ho scritto chiaramente, chese vuoi aprire il terzo travaso, è necessario un pistone chiuso con archetto

    , almeno se vuoi che vada bene

    su questo ci siamo

     

    ma le differenze in questi due casi? (io non ho un banco...ma se lo avessi, proverei...quindi parliamo di pareri)

     

    ripeto: valvola, terzo travaso chiuso, pistone del mono (il suo) con finestra raccordata alla LUCE frontescarico....tutto normale insomma

     

    e poi, stesso motore, sempre valvola, con terzo travaso aperto, pistone CHIUSO con archeto per far funzionare il terzo travaso aperto nel carter

     

     

    ecco cosa volevo dire

     

     

    su su

     

    andiamo

     

    sbizzarritevi :mrgreen:

  3. avevo bisogno di chiarirmi pò le idee

     

    supponiamo di avere un motore a valvola: le prove al banco, hanno dimostrato che aprire il terzo travaso fa peggiorare il tutto, e il motore sale di giri più lentamente

     

    però

     

    però...questo se si tiene il pistone normale del mono.

     

    se si monta un pistone chiuso, come quello del doppia polini per esempio, o uno completamente chiuso, sul quale si fa una V rovesciata per lasciare libero il terzo travaso quando il pistone si trova al p.m.i, tutto cambia

     

    allora supponiamo che io abbia un motore così: valvola, terzo travaso aperto, pistone chiuso con archetto sul pistone aperto

     

    e un altro : valvola, terzo travaso chiuso, pistone del mono...normale

     

     

    ne analizziamo le differenze e i rendimenti?

  4. Per il poco che conosco la vespa noto che occorre guidarla da vespa e non da moto. Quindi mio malgrado freno oculatamente con l'anteriore a prescindere dalla validità del tamburo. Soprattutto con il bagnato la ruota anteriore mi pare che non aspetti altro che mi distragga e che dia una bella pinzata..... L'idea di Mosergio è meccanicamente simpatica ma non cambia il fatto che la vespa abbia più facilità a passare zizzagando con eleganza tra gli ostacoli che a fermarsi.... ;-)

    pensieri, l'idea non è mia

     

    ma la tua spiegazione è "incantevole"

     

    io ho il tuo stesso problema, ma al posteriore

     

    sul bagnato, non vede l'ora che mi distragga un attimo...per slittare, sia con il freno che con l'acceleratore

    :mrgreen:

  5. su vesparesources, ho trovato un articolo interessante

     

    parliamone....

     

    ecco a voi la descrizione del post, che riporto così com'è:

     

    Vespa modifica freno anteriore a tamburo

    ________________________________________

    Questa elaborazione, semplice ed economica, consente di incrementare notevolmente le performance del freno anteriore a tamburo di tutte le vespe, senza ricorrere ai costi e all'invasività di un freno a disco.

    La modifica è stata testata negli ultimi 25 anni sul mio PX 125 del 1980 con il quale ho percorso oltre 100k chilometri su strade di tutti i tipi senza riscontrare alcun problema.

     

    DESCRIZIONE (vedere foto)

    Si tratta di sostituire il morsetto ferma-cavo posto sulla levetta che esce dal tamburo, con una piccola carrucola (bozzello in gergo tecnico) nella quale far passare il filo del freno che viene poi fissato con un morsetto, praticando un piccolo foro parallelo a quello di uscita del cavo (dove c'è il registro a vite) sul supporto dove è avvitato l'ammortizzatore.

     

    PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO

    Si crea quello che in gergo tecnico-nautico si chiama paranco 1:2 ovvero un sistema che permette di raddoppiare sulla levetta (dove è posta la carrucola) la forza applicata alla leva del freno sul manubrio.

     

    MATERIALE NECESSARIO PER LA MODIFICA

    - Una piccola carrucola con puleggia in ottone (alternativa acciaio o alluminio) che si può reperire in un negozio di nautica o in una ferramenta ben fornita. La carrucola deve essere piccola (quella in foto la puleggia è di 15 mm) altrimenti poi non avete corsa a sufficienza in quanto va a toccare sul supporto dell'ammortizzatore. Non utilizzate carrucole con puleggia in plastica in quanto il cavetto di acciaio col tempo tende a tagliarvi la puleggia

    - Un nuovo filo del freno

    - Un morsetto tipo quello per il filo della frizione

     

    BENEFICI

    Resterete impressionati dall'incremento della potenza del freno anteriore, la corsa della leva sul manubrio sarà più lunga, morbida e ben modulabile. Non riscontrati problemi di rottura del filo del freno o eccessivo consumo dei ferodi.

    Nel caso di utilizzo molto intenso, discese con tornanti, il surriscaldamento del tamburo farà diminuire la potenza del freno per cui, in queste circostanze, non ne abusate con staccate al limite. Ricordatevi sempre che avete comunque un tamburo con tutti i suoi pregi e difetti...

     

    CONSIGLI E RACCOMANDAZIONI

    ATTENZIONE: la prima volta che utilizzate la Vespa con questa modifica, cercate di prendere confidenza tirando con poca forza sulla leva, altrimenti rischiate di bloccare la ruota anteriore.

    Dopo i primi giorni di utilizzo, dovrete registrare la tensione del filo, in quanto tende ad allungarsi per effetto dell'adattamento del cavo di acciaio curvato sulla puleggia.

     

     

    immaginekc.th.jpg

     

    immagine2bn.th.jpg

     

    immagine3t.th.jpg

     

    il doppio della forza sulle ganasce con lo stesso sforzo sulla leva al manubrio. Peró in questo caso anche la corsa della leva raddoppia per ottenere lo stesso risultato al tamburo.

     

    Premesso che ormai non ho più memoria di come sia il freno senza la carrucola, ti posso comunque dire che la corsa più lunga della leva (che richiede la metà della forza), si traduce in un'ottima sensibilità e modulabilità della frenata. Mentre con il freno normale in pochi gradi di movimento della leva si passa dal "non frenato" al "frenato" con un secco effetto "on-off", con la carrucola il passaggio si "diluisce" in quasi metà corsa della leva e quando tiri in modo più deciso vedi che si frena sul serio. La "corsa lunga" della leva si apprezza soprattutto sul bagnato dove ti sentirai molto più sicuro nel frenare con l'anteriore.

     

     

    La carrucola la trovi più facilmente in un negozio di nautica. La puleggia deve avere un diametro tra i 15 e i 18 mm. La mia è marca RWO codice R1557. Se proprio non la trovi posso vedere qui in giro dalle mie parti di procurartene una.

     

     

    La carrucola utilizzata da me (e che si vede in foto) è marca RWO codice R1557

     

     

    Purtroppo sulle small non c'è proprio lo spazio dove effettuare il buco. Bisognerebbe frapporre tra il tendicavo e il corpo del mozzo un pezzo di acciaio inox come nel disegno in giallo.

     

    immagine4l.th.jpg

  6. Ciao a tutti, vorrei chiedere a chi ne sa di elettronica come posso fare per generare un segnale (impulso o onda quadra penso che vada bene lo stesso) anche di pochi milliampere ma a frequenza conosciuta, 100 Hz...

    La mia idea è ricaduta immediatamente sul NE555 che ho già in casa con tutti i suoi componenti affini... ma non ricordo più le formule e i collegamenti per creare un buon generatore di segnale a frequenza desiderata... qualcuno mi aiuta?

     

    scusami dany, una curiosità, ma a che ti serve?

     

    per avere una cosa fatta bene occorrerebbe un generatore di impulsi

     

    Il circuito più semplice per generare un'onda quadra è costituito da una porta invertente(NOT) schmitt trigger, un condensatore e un resistore.

     

    google come sempre ti può essere di aiuto...vai qui: http://www.scuolaelettrica.it/elettrote ... fere3.html

     

    se vuoi, ho a disposizione un potente software: simula più strumenti con il pc, senza praticamente averli, quindi in maniera virtuale.

     

    Visual Analyser è un programma Windows che consente di simulare un completo set di strumenti di misura, utilizzando un PC provvisto di scheda sonora oppure di hardware specifico (vedi sezione hardware). Il programma è completamente gratuito. Gira su Windows 9x/ME/2k/XP e su la maggior parte delle macchine con Windows VISTA.

     

    Ultima versione : 10.0.5 NE (novità)

     

    Link a FORUM su Visual Analyser

     

    Caratteristiche principali:

     

    *

     

    Oscilloscopio doppia traccia, con time division, visualizzazione xy, trigger, determinazione frequenza e ampiezza con mouse;

    *

     

    Analizzatore di spettro doppia traccia con fase e ampiezza: (lineare, logaritmico, linee, barre, analisi a terzi di ottava e 1/6, 1/9, 1/12, 1/24);

    *

     

    Generatore di funzioni (SENZA aliasing) triangolare, quadre, sinusoidali, impulsi, funzione "custom", rumore bianco e rosa;

    *

     

    Frequenzimetro, nel dominio del tempo e della frequenza, contatore;

    *

     

    Voltmetro AC (vero valore efficace, picco-picco e medio);

    *

     

    Fitri digitali (passa basso, passa alto, passa banda, elimina banda, notch, "raddrizzatore", eliminazione componente continua);

    *

     

    Distorsiometro THD e THD+noise;

    *

     

    Ingressi X-Y;

    *

     

    Conversione D/A completa nell'oscilloscopio;

    *

     

    Compensazione di frequenza: possibilità di editare/importare un curva di risposta in frequenza arbitraria da sovrapporre alla misura;

    *

     

    Possibilità di memorizzazione dei campioni nel dominio del tempo e della frequenza; analisi in frequenza dei campioni memorizzati, stampa e salvataggio;

    *

     

    Riconoscimento corretto di tutti i sistemi operativi, compreso VISTA

  7. mosè, dicono bene, eri magro

     

    con l'accoppiata U2/262 a tutta apertura hai l'equivalente di un getto da 164, per forza non sentivi variazioni dal 180 al 175, solo che il fatto è che eri magro anche nell'arco di utilizzo...

     

    dall'U2 all'U6 il 6 ingrassa di quasi 25 punti in più, solo a metà gas..appare chiaro che col 2 hai smagrito, e "andava bene" te credo, eri magro

     

    la via di mezzo con lo spillo tra 2 e 6 l'avresti fatta con l'U4 che avrebbe sfruttato completamente il 175 arrivando a usarlo tutto da circa l'85% di apertura val gas, segno che dall'85 a tutta apertura, valeva il valore del getto max, che sarebbe aumentato se es avevi il 180, dove la portata max dell'accoppiata spillo polve sarebbe arrivata al 190 a tutta apertura

     

    ma a parte i numeri, il VHSA 32 purtroppo non gode del fatto di sostituire il polve, così diventa obbligatorio lavorare solo sugli spilli

     

    concordo così anch'io che il danno è stato per miscela magra

     

    risposta spettacolare

    qui c'è da imparare

     

    eccome!

     

    grazie a tutti

     

    per paura, dopo la rettifica, non monto proprio il getto del max...polverizzatore e basta!!!! :mrgreen:

  8. io sono sempre stato del parere, che LA CANDELA E' LA CARTINA AL TORNASOLE DEL MOTORE

     

    se la carburazione è corretta (e se la candela è nuova, se si ha l'accortezza di spegner il motore da subito dopo aver camminato per circa 1 km con l'apertura di gas per il quale si vuole verificare la correttezza), la candela ce lo indica

     

    è inutile che ci giriamo intorno

    orax...per favore...la candela è IL PRIMO INDICE

    se fatto bene, ovvio

     

    se si fa questa operazione e si spegne il motore dopo SOLI 100 metri, ovvio che la candela indicherà la carburazione del tratto precedente e non del tratto che volevamo

     

    il motore, lo ripeto, andava che era una bellezza...

    a nessuno piace distruggere un motore...soprattutto se praticamente nuovo

     

    adesso, non mi venite a dire che che se il motore VI SEMBRA perfetto (perchè poi, dipende da come ognuno di noi ha tarato l'orecchio/sensazioni) in quanto a rendimento/velocità nel salire di giri..e poi verificate che pure la candela sembra ottima....che fate?

     

    ingrassate sempre?

     

    e non mi venite a dire che un 180 di max è poco su un 32...su

     

    e poi...scusatemi...ma l'indicazione della candela era per aver percorso bei 2 km circa a manetta....quindi con la ghigliottina e lo spillo tutti alzati...

     

    voglio dire, lavorava solo il getto del max

     

    poi oh..boh...non so che pensare

     

    piuttosto mi fa pensare il ragionamento di sirnick, riguardo al condensatore drt

    io lo monto, e lo statore è tutto ruotato in senso antiorario, come da istruzioni..quindi, non mi sono nemmeno preoccupato dell'anticipo

  9. per IL TECNICO: grazie per le condoglianze :-(

     

    dice bene paolo (2IS)...ricordo che lui stesso tempo fa misurò un polini nuovo, e risultò 7 centesimi

     

    strano

    infatti, la tolleranza SICURA, si attesta sui 9 centesimi (e dico sicura)

    almeno per i ghisa

    perchè se non sbaglio con l'alluminio viene data qualcosa come 6 centesimi

    ma parliamo di alluminio, è un'altra storia

     

     

    ho ordinato il vertex 57,4...domani dovrebbe arrivare

     

    mah, sapete, riguardo alla marmitta, io non ci metterei la mano sul fuoco

    un conto è una zirri, una simonini, che sono state ampiamente collaudate in tanti anni...e i loro difetti si sanno

     

    un conto è la gf project che è un prototipo sperimentale

    vi faccio notare infatti, che francesco della gf project, mi disse al telefono che me ne avrebbe fatto una apposta per 190° di scarico

     

    non abbiamo la certezza che sia stata dimensionata correttamente

     

     

    comunque, scusatemi....ma il getto del max...era da 180 su un 32...e il motore andava bene....andava bene anche con il 175...candela perfetta...ma per stare in sicurezza, addirittura 10 giorni fa le montai il 180

    mi dissi, meglio grassa, non si sa mai

     

    e invece.... :cry:

     

    e poi, ero tranquillo per il fatto che l'olio era buono...molti mi avevano detto che con il bardhal, sarei potuto addirittura arrivare all' 1,5%

     

    andiamo bene!! :roll:

  10. secondo me a vedere dal cielo del pistone

     

    Eri magro da far paura.....

    Nel centro , il pistone è quasi bianco..... Prova a dare un'occhiata anche all'interno , sotto la testa del pistone.

     

    Purtroppo il colore della candela non è un riferimento sicuro : andrebbe controllato il cielo del pistone considerando il tipo di olio che si usa. Più è buono , più il colore tenderà al chiaro viste le minori scorie residue dalla combustione. Poi , per finire , il bardhal è un discreto olio ma non stratosferico. per 3 euri in più al litro , consiglio il Silkolene 2T race (19 iuri al kg)

     

    Ciao

    per un motore come il suo è più che sufficente il bardhal, anke troppo. cavoli sul mio 102, che fà 9.500 giri uso lo shell semi sint e problemi nessuno, però la mia carburazione è tendente al grasso e faccio sempre miscela al 2,5%. poi per carità lo shell lo uso solo quando ho finito i money per il motul, se no di solito uso o motul 510 o il 710. anche sull'M1 uso il 710 o il 510, lo shell non l'ho ancora provato, ma credo che non lo proverò... il punto è la carburazione devi ingrassare, o magari hai qualche trafilaggio di aria improvviso che ti ha fatto grippare.

    ciao

     

    con contagiri digitale, il mio motore è arrivato a quasi 10000 giri

    9950 giri, per la precisione

    192 di scarico

     

    208° di aspirazione totale

  11. alberto, grazie per le risposte

    certo che leggo la tabella spilli

    quasi quasi recito le sigle a memoria prima di andare a letto :mrgreen:

     

    avevo un U21 a corredo con il carburatore

    veramente troppo

    sono finalmente riuscito a trovare un U6,...ma andava affinato

    con l'U2 era perfetto...anche se è il più grande della serie U...lo so

     

    Alberto..se il bardhal non è un buon olio....allora non so più quale prendere...

     

    si si

    mi sono dissociato da quel mio video ...e ne ho spiegato i motivi nello stesso video, a destra, nelle informazioni

    spiegando quello che sarebbe meglio non farea

     

    quello che ti volevo dire è quel motore non esiste più..questo è unblocco completamente nuovo

     

     

    ma scusate...voi anche con olio buono fate la miscela al 3%?

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