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vito.73

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messaggi inviate da vito.73

  1. 16 minuti fa, claudio7099 ha scritto:

    il vuoto ci deve essere se no la misclela non viene aspirata ,ora quantificare in numeri diventa difficile 

    Infatti è quello che vorrei capire perché per adesso io non ho incrocio diciamo i travasi si chiudono e dopo 1 grado si apre la valvola fatto così (cercato) il problema è che se giro sotto gli 8000 giri non lamento nessun problema scende al minimo perfetta e non smagrisce invece andando sopra dai 10000 a scendere nel parzializzare/chiudere avevo paura perché si sentiva proprio che smagriva di brutto salendo anche di temperatura sotto candela di quasi 10 gradi e non sono riuscito a carburarla, problema che sparisce sotto gli 8000 dove poi scende corretta e se ti fermi mantiene il minimo perfetta. Dico di più negli anni ‘80 un vecchio preparatore che montava i primi cilindri cagiva  o similari non vorrei sbagliare su vespa ( cose strane per l’epoca o forse no io ero bimbo si può dire) quel paraolio del pignone lui lo montava al contrario con la molla verso il pignone chissà perché, in quegli anni ho visto i primi alberi fasciati e carter sventrati.

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  2. Ed infatti io abito nel sud-ovest della Sicilia 👍

    E qui per i motori small vespa per me inizia il primo limite, mi spiego, per avere il miglior rendimento si dovrebbe avere il collettore più corto possibile per aver minori perdite sul flusso in entrata, ma se mettiamo il carburatore attaccato al carter dove scarica l’aria di raffreddamento non penso sia una miglioria perché nelle belle giornate estive Siciliane in uscita dalla cuffia ( ho li un sensore temperatura) ho visto anche i 110 gradi quando spingo e i 80-100 nel normale utilizzo d’estate ed i 60-90 in inverno, certo salutare quelle temperature non sono né per l’aria di entrata né per la benzina nella vaschetta . 
    Anche lì io preferisco il carburatore attacco elastico che trasferisce meno le temperature del carter al carburare( abitando in Sicilia) se abitassi in montagna invece tenere il carburatore al calduccio con un bocchettone originale che viene riscaldato dallo scarico della cuffia ha più senso, per non brinare il Venturi in entrata del carburatore 
    Che bello il 2T viva la Vespa 

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  3. Il punto principale di come sviluppare una valvola è proprio quello, prima capire cosa si vuole, poi accordare lo scarico giusto a cosa si vuole raggiungere ed infine assicurarsi che effettivamente stiamo alimentando nel modo corretto il tutto. Da lì entrano in gioco il tabù dei valvolisti, c’è chi ci arriva a via di prove e chi a via di studi. Per esempio tu hai inserito nella formula un “dead-time” di 30* gradi e ci stanno anche perché in quello va in conto il tempo che la valvola non è full open, il tempo che la colonna si mette in moto, le perdite a causa di temperature differenti, i moti vorticosi che si creano in uscita dalla valvola ecc. , ma questo però non giustificherebbe un incrocio di 30* gradi almeno che da penalizzare il ritardo riducendolo, ma così non avresti più il giusto riempimento in alto, quando invece avrei più bisogno di carica fresca da travasare.

    Al contrario se io non ho incrocio e mi ritrovo nel full range nell’istante che chiudo il gas mi ritrovo con il vuoto assoluto nel carter-pompa, con il pericolo che I paraoli mi implodono, è corretto pensarla così?

    Per info io per esempio ho notato miglioramento coebendando il collettore di aspirazione, facendo arrivare una carica più fresca nel carter-pompa. 

  4. Son d’accordo anche se troppo poco sicuramente non va e quando vai poi ad esagerare senza il contorno si arriva al punto che gronda benzina da ovunque e non cammina ugualmente (orrori di gioventù tutta esperienza). Il problema principale è che un appassionato che lo fa per hobby non sempre si può permettere il giusto sviluppo di un motore 2T ed in quel caso che due dritte aiutano, anche se ho capito negli anni che ogni motore e a se, basta cambiare raccordatura tra cilindro e carter e cambia l’armonia dell’insieme ed una lavorazione che sembrava migliorare in realtà è tutto il contrario. Molto aiuta nella valvola il cercare la linearità per ovviare alle turbolenze col ridurre al minimo l’ampiezza in gradi col massimizzare l’area di passaggio, squadrare il più possibile portandola al limite della tenuta laterale aiuta tantissimo. 
    Altro discorso è poi l’incrocio (la bestia nera) ci vuole? - non ci vuole? - se non c’è l’ho posso fare danno se il motore inizia a frullare tanto?  Ecco secondo in base al motore che mi ritrovo sul momento potrebbero essere tutte veritiere 

  5. Io ho la pk e posso dire con accensione originale non è un fulmine, il problema di grippare scaldare secondo me per l’uso che vuoi fare tu non penso sia un problema, anch’io nel tuo caso metterei 102 malossi pignone 16 e 19 come carburatore, una bella padella bgm nuova e avrai il trattorino che cerchi, vai in due tranquillo che sale ovunque.

    Il 75 o 85 sono cilindri piccoli se cerchi coppia in salita in due secondo me non sono adatti, a bassi giri rendono poco a differenza del 102, poi il problema è il polso destro se non si ha la malattia di angolarlo sempre un 102 è eterno 

  6. Sono d’accordo su questo, il vero problema qua è che noi stiamo parlando di motori 2t progettati non certo in tempi recenti dove tanti ci mettono le mani anche senza sapere di cosa si va a toccare, premettendo che io ho solo una  infarinatura tutto quello che ci possa essere dietro, il vero motivo perché poi ci sono motori che vanno meglio degli altri è perché si riesce nel complesso ad armonizzare tutto il processo e tante volte anche chi fa le modifiche non sa quello che realmente ha portato alla produzione di un tale risultato. I fluidi sicuramente quando sono portati in situazioni estreme non sono semplici da monitorare (pressioni / velocità   & temperature / stato ) sicuramente in tutto il processo ci saranno perdite ma chi realmente sa quali perdite siano maggiori. Da premettere che sto parlando da profano che per passatempo alla soglia dei 50 come tanti altri qua dentro giuochiamo ancora con le vespette come se avessimo 14 anni.

    PS credimi che i danni che possono scaturire dai colpi d’ariete (onde soniche di ritorno) lì conosco bene e i danni che possono causare sono infiniti e son d’accordo anche purtroppo sulla bassa qualità standardizzata che ci ritroviamo, perché di metalli nobili pochi ne son rimasti e i costi salgono

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  7. Sì quello è uguale al mio, anticipo siamo a filo travasi, ritardo lavorando un po’ la valvola senza esagerare sono arrivato ai 70, vibrazioni poche per non dire assenti veramente ben bilanciato.

    Ho un solo dubbio, un mesetto fa prima di andare a lavoro l’ho spinto un po’ con la modern di Dexter W1R è devo dire che senza che me lo aspettavo ha raggiunto i 10000giri pieni, piccolo problema, mentre affinavo la carburazione mi ha ceduto il banco, adesso non so se ha mollato l’albero o i famosi cuscinetti pinasco 😞 quindi prima di dare un parere positivo devo aprire e se ne parla a gennaio 38DECEB7-1663-436E-A651-E2BF0B0759F0.thumb.png.64fa6807ab4ed33c991e5478f7611978.png

  8. Infatti io non ho parlato di pressione del flusso di entrata ma “inerzia” per il semplice fattore che nella valvola di una small (diverso sono le large dove il collettore è quasi inesistente con carburatore tipo original) il flusso è pulsante non continuò dove a alti numero di giri c’è un numero di micro colpo d’ariete (forse è per questo che si criccano i collettori da 19 proprio vicino alle saldature) che fa paura a chi lavora con le turbine e poi sulle turbine i vari salti di pressione vengono effettuati in condotti con profili alari che tutto sono ma non di certo rettilinei fra i vari salti di tipo azione e reazione (rotori/statori) ci sono condotti studiati che sono anni luce da un sifone attaccato a un buco con una mannaia che fa apri e chiudi ( scusate l’OT)

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  9. In un motore a valvola, secondo me un condottò con le aree uguali di entrata e uscita è sbagliato da fare, per farla lavorare bene (per quanto ho notato) in uscita deve restringere anche se di poco (con il giusto angolo e senza gobbe o restringimenti o scivoli strani) per far acquistare al flusso quella accelerazione necessaria per far vincere per inerzia la contro pressione che si crea durante la discesa del pistone, così se il resto lo accompagna, si può dare il giusto ritardo per poter raggiungere i reggimi desiderati.

    Da premettere che se deve girare ed avere qualche cavallo il giusto carburatore ci vuole, vedi tabella indicativa 

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    Ha i consumi vengono dal polso non tanto dal carburatore 

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  10.  

    12 ore fa, MarcoBorga96 ha scritto:

    @vito.73 Cosa diamine è successo? Non si sarà mica girato l'albero Pinasco?

    Non so ancora, purtroppo il lavoro chiama e sono già a lavoro quindi ci potrò mettere mano a gennaio appena rientro a casa, ma ho sia l’albero che i cuscinetti 😭 quindi spero che siano i cuscinetti che hanno ceduto.

    Leonardo, ti elenco la mia ricetta con i quali con un po’ di vento a favore ho raggiunto i 110hr con circa 10000 giri in quarta:

    1)cilindro pinasco alluminio d55

    2)albero pinasco in c45

    3)carburatore cp 24 polini con filtro bgm in spugna

    4)25/72 rapporti ma se vuoi anche la 22/63 va bene

    4)cluster 18/20 con quarta originale 

    5)accensione sip-vape sport 1400gr

    6) padella modern w1r-Dexter 

    fasatura  aspirazione 116-70

    fasi cilindro scarico 179 circa, primari- secondari 124 circa, fronte scarico 114 circa

    In se dentro ci stai con i 1500€ ma non è plug e play e da studiare per avere il risultato 

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  11. Io ho un pk50xl corsa corta che i 95km/HR li supera, ti posso scrivere la ricetta e dentro i 1500€ ci stai, ma la cosa importante da sapere  sono le rifiniture e la cura dei particolari non i pezzi che installi, perché se fai tutto plug and play nessuno ti assicura il risultato.

    Io prima di raggiungere questi risultati ci ho perso ore nelle piccole rifiniture e cura dei particolari e non sono semplici da spiegare 

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