Vai al contenuto

Candele calde o fredde: nessi reali


Tondo68

Messaggi consigliati

Mi permetto di aprire questa discussione perché ultimamente mi è capitato di leggere considerazioni davvero fantasiose circa i nessi che legano la gradazione termica delle candele e il funzionamento del motore.

Come è facile notare, più la candela è calda, più è profonda l'intercapedine tra l'isolante ceramico dell'elettrodo centrale e la parte filettata a contatto con il gelido -tutto è relativo- alluminio della testa, cosicché il calore accumulato sull'elettrodo centrale medesimo e relativo isolante, possa essere ceduto meno facilmente.

Durante il normale funzionamento del motore, la temperatura della parte della candela esposta in camera di scoppio non dovrebbe essere inferiore ai 350° né superare gli 800° circa: sotto i 350° le incrostazioni carboniose non bruciano e finiscono per mettere in corto la candela, mentre sopra gli 800° si rischia l'autoaccensione e comunque la candela si usura precocemente.

Non è vero che una candela più calda faciliti l'avviamento a freddo! All'avviamento, la gradazione termica non ha alcuna rilevanza. Se vi sono difficoltà di avviamento con una candela particolarmente fredda, ciò può accadere solo dopo un certo periodo (anche molto breve) di uso, che è stato sufficiente ad imbrattarla.

 

Se si scende con il rapporto di compressione, si può utilizzare una candela più calda e viceversa.

 

Tentare si compensare un anticipo d'accensione eccessivo o carburazioni troppo magre utilizzando una candela più fredda è un errore che può costare caro. 

 

A parità di potenza specifica e di altri parametri di rilievo, il motore di cilindrata unitaria maggiore vuole una candela più fredda. Ciò dipende dal rapporto tra volume interno e superficie di scambio termico.

 

Una carburazione di minimo troppo ricca può far apparire eccessivamente fredda una candela che tale non è, con le relative conseguenze.

 

Una candela troppo fredda si imbratta; una candela troppo calda può arrecare danni serissimi al motore.

 

Queste nozioni valgono per tutti i motori a due e quattro tempi, non solo per le nostre amate vespette.

 

Spero nel contributo di altri amici del forum anch'essi informati dei fatti;-)

Ovviamente, se questo post dovesse essere un doppione, segatelo pure.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite drago9346

Queste sono cose abbastanza ovvie per tutti (o quasi), in fondo la candela non deve far altro che fornire l'energia di attivazione per dare inizio alla combustione,

sarebbe utile spiegare la relazione fra il motore ed il tipo di candela...

 

In parole povere, più un motore ha necessità di smaltire calore, più la candela deve essere fredda,

ma da quali fattori dipende la quantità di energia termica prodotta nell'intervallo di tempo dal motore?

Link al commento
Condividi su altri siti

Queste sono cose abbastanza ovvie per tutti (o quasi), in fondo la candela non deve far altro che fornire l'energia di attivazione per dare inizio alla combustione,

sarebbe utile spiegare la relazione fra il motore ed il tipo di candela...

 

In parole povere, più un motore ha necessità di smaltire calore, più la candela deve essere fredda,

ma da quali fattori dipende la quantità di energia termica prodotta nell'intervallo di tempo dal motore?

Alcune cose dovrebbero in effetti essere ovvie. Dovrebbero... :-(

L'energia termica prodotta dipende dalla quantità di miscela a/b bruciata e quindi dalle capacità respiratorie del motore. Molto importante è però valutare la capacità di smaltimento. Per questo ho scritto che a parità di potenza specifica e di altri fattori rilevanti (tipo ed efficienza del sistema di raffreddamento, temperatura esterna, tipo di utilizzo), il motore con cilindrata unitaria più elevata vuole una candela più fredda.

Link al commento
Condividi su altri siti

Anche il RC influisce sul quanto scalda il motore, oltre alla carburazione ovviamente. Teoricamente anche le fasi di un cilindro/incroci influiscono sul calore generato/asportato

"Il rettilineo è pubblicità nella guida: non vedo l'ora che finisca"

"Adding power makes you faster on the straights. Subtracting weight makes you faster everywhere"

Link al commento
Condividi su altri siti

Anche il RC influisce sul quanto scalda il motore, oltre alla carburazione ovviamente. Teoricamente anche le fasi di un cilindro/incroci influiscono sul calore generato/asportato

Infatti, al rapporto di compressione ho fatto esplicito riferimento... E anche alle fasi, a dire il vero, quando parlo di capacità respiratorie del motore, senza dilungarmi troppo.

Attenzione però ad un particolare: una fase di scarico ampia pur inibendo il battito in testa, non implica in alcun modo l'impiego di una candela più calda, perché, appunto, migliora le capacità respiratorie del motore e quindi la quantità di calore prodotto.

Il battito in testa, che spesso si riscontra con basse fasature di scarico, trae infatti origine da sacche roventi non lavate a bordo camera e non da punti caldi sotto candela.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite drago9346

Tutto giusto, poi chiaro che non ci si ferma a lavorare lo scarico, ma si aumenterà il range di giri massimo,

ed ecco che l'energia termica prodotta aumenta sensibilmente,

quindi, almeno in parte, è vero che motori con prestazioni maggiori richiedano candele più fredde.

 

Bisogna precisare, che riguardo carburazione, anticipo, rdc, ecc

non si può pensare di smagrire la carburazione e compensare con una candela più fredda, non so se rendo l'idea...

Link al commento
Condividi su altri siti

Archiviata

Questa discussione è archiviata ed è chiusa alle risposte.

×
×
  • Crea nuovo...