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accensione parmakit...MURA!!


Ospite apex

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te lo spiego subito è il discorso che se io ti lancio una mela e ti lancio un' anguria... la mela la prendi al volo senza problemi, l'anguria ti sfonda...

 

piu hai masse in gioco e più queste ti aiutano a superare le resistenze che un veicolo trova sulla strada, quale è il motivo per il quale un mezzo viene frenato?

 

1 il suo peso

2 la resistenza all'aria

3 gli attriti interni degli organi meccanici

4 gli attriti causati dal movimento sull'asfalto i frenti tamburi cuscinetti ecc ecc...

 

tutte questi elementi possono essere considerati come forze resistenti, in un modello ideale senza queste forze resistive un veicolo soggetto ad accelerazione continuerebbe ad aumentare la sua velocità all'infinito, questo purtoppo non è possibile, però si può aiutare il veicolo a combattere tali forze usando il volano che come ho descitto prima aiuta il motore a trascinarsi dietro tutte le parti meccaniche...

 

se io ho un motore che mi esercita una forza di mettiamo 1000N che può essere usata per poter raggiungere 100km/h però ho forze frenanti c per 400N allora il mio motore potrà esercitare effettivamente 600N e quindi raggiungere la velocità di 60Km/h; però se io gli aggiungo un volano che una volta a regime mi aggiunge una forza al motore di 300N il mio motore viaggerà a 90Km/h...

se la massa invece volanica è di soli 100N il motore raggiungerà 70km/h

 

il discorso però è che un volano sul motore prima di dare forze di guadagno per lo stesso, deve arrivare ad un regime di rotazione ideale pertanto fino a quel momento il volano sarà sempre un deficit per il motore, naturalmente se il volano è piu leggero arriverà prima a regime di rotazione ideale (quindi maggior ripresa) ma le forze di guadagno in gioco sono troppo poche per aiutare il motore a sconfiggere completamente le forze frenanti pertanto le velocità saranno più basse....

 

tutto deve essere comunque in equilibrio perche non puoi montare un volano con massa infinita, piu aumenti il volano e piu devi ingrossare l'albero pertanto diventano piu grossi i pesi e gli attriti quindi aumentiano le forze frenanti ecc ecc... il motore è come la filosofia ZEN, è tutto un equilibrio ed un armonia di sistemi che se azzeccata crea il mondo perfetto, quindi il motore perfetto...

 

poi qui è tutto in maniera teorica e non è tutto direttamente proporzionale, ho voluto solo semplificare un argomento veramente complesso della meccanica... alla fine le scappatoie ci sono sempre, accorciare i rapporti per guadagnare sui giri motore ecc ecc.. molto semplice è pensare ai volani dei trattori ed i volani dei motori degli aeromodelli, i primi sono enormi e pesanti per combattere le enormi forze che il trattore deve esercitare, il secondo non esiste perche le forze in gioco sono talmente basse da non essere richiesto nessun volano...

 

spero di essere stato piu preciso di prima se la cosa ti interessa ancora piu nello specifico ti consiglio di trovare la teroia sui volani su qualche manuale di meccanica perche dopo questa spiegazione si arriva a parlare di monenti di inerzia, massa peso, e sistemi di rendimento con tutti i relativi coefficienti...

 

ciao ciao

 

Turbo

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[....]

 

tutto deve essere comunque in equilibrio [...] il motore è come la filosofia ZEN, è tutto un equilibrio ed un armonia di sistemi che se azzeccata crea il mondo perfetto, quindi il motore perfetto...

 

[....]

 

 

....mi ricorda qualcosa

...

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Ospite tecnofalc

Ottimo Turbobestia, belle spiegazioni e chiare...

 

aggiungo che nei motori da moto kart cross GP spessissimo hanno volani molto ridotti anche solo a qualche etto e anche meno nei GP, ma di contro hanno un peso molto ben considerevole nell'albero motore, il che aiuta non poco già che l'albero con la sua sbilanciatura va a influire addirittura sull'erogazione del motore...

 

ecco perchè loro accordano le masse squilibrate dell'albero alle varie piste, oltre agli infiniti parametri dei loro motori a cominciare dall'elettronica di gestione...

 

noi invece abbiamo i volani (già che la vespa nasce con un odi peso considerevole) e agiamo su di essi ma dovremmo, prima di alleggerirlo, fare mente locale per stabilire cosa voglio ottenere dal mio motore elaborato e se ciò può comportare un aumento di prestazioni o un peggioramento come dice Turbobestia...

 

l'ideale sarebbe di mettersi in casa un volano leggero e uno pesante e fare delle prove comparative, cosa guadagno/perdo col volano pesante e viceversa...

 

in ogni caso io son sempre per un volano non leggerissimo che aiuta i cambi marcia nella loro lunga spaziatura su un motore elaborato medio alto con rapportatura originale...

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Grazie Alberto per aver completato in maniera impeccabile la mia spiegazione...

 

Ciao CB ci credi che la canzone che mi hai linkato non la conoscevo assolutamente???

 

Ora i Santa Caos mi odieranno a Morte... :-D sorry penso che la frase dello ZEN sia nelle menti di tutti i filosofi delle elaborazioni he eh eheh eh eh eh

 

ciao ciao

 

Turbo

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un volano sul motore prima di dare forze di guadagno per lo stesso, deve arrivare ad un regime di rotazione ideale pertanto fino a quel momento il volano sarà sempre un deficit per il motore

 

scusa, eh, ma un volano è un semplice "contenitore" di energia cinetica per cui se il motore fornisce una potenza tale da accelerare il veicolo anche in maniera infinitesima il volano assorbe energia mentre se il motore assorbe energia il volano fornirà parte dell'energia accumulata precedentemente

 

naturalmente se il volano è piu leggero arriverà prima a regime di rotazione ideale (quindi maggior ripresa) ma le forze di guadagno in gioco sono troppo poche per aiutare il motore a sconfiggere completamente le forze frenanti pertanto le velocità saranno più basse....

 

scusa, ma quale sarebbe il regime di rotazione ideale di un volano???

 

per quanto ne so semplicemente un volano leggero "accumula" meno energia cinetica di un volano pesante per cui in accelerazione al motore viene sottratta una quota minore di coppia...in decelerazione un volano leggero ovviamente potrà fornire meno energia al motore che quindi ne assorbirà di più dal moto di avanzamento e rallenterà prima la vespa

ovviamente a regime il volano non ha nessuna funzione se non quella di livellare la variazioni periodiche di coppia (per cui minimo più basso e balle simili...)

 

molto semplice è pensare ai volani dei trattori ed i volani dei motori degli aeromodelli, i primi sono enormi e pesanti per combattere le enormi forze che il trattore deve esercitare, il secondo non esiste perche le forze in gioco sono talmente basse da non essere richiesto nessun volano...

 

io questa la vedo diversamente: un trattore non ha bisogno di ripresa ma di una elevata regolarità di funzionamento e inoltre gira molto basso....per cui servono inerzie molto grandi

un aereomodello invece girerà molto alto (come un motore da kart) per cui avrà delle irregolarità molto minori, tali da non rendere necessario nessun volano

 

facciamo un altro confronto: dieselVSbenzina di pari potenza

il primo ha masse volaniche maggiori perchè gira più in basso (più irregolare) e ha un RC alto (pistone decelerato maggiormente)

 

comunque grazie per la corposa risposta:mrgreen:

 

magari domani leggo meglio la tua risposta e butto giù un po' di formule così ci capiamo meglio ;-) ....però adesso devo proprio scappare

 

 

ciaoo

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scusa, eh, ma un volano è un semplice "contenitore" di energia cinetica per cui se il motore fornisce una potenza tale da accelerare il veicolo anche in maniera infinitesima il volano assorbe energia mentre se il motore assorbe energia il volano fornirà parte dell'energia accumulata precedentemente

 

si ma se è come dici il volano non servirebbe... in un campo ideale senza forze contrstanti hai ragione mi è stato chiesto quale fosse la funzione del volanoe a parte le regole fisiche e meccaniche la risposta è semplice: contrastare le forze contrarie....

 

scusa, ma quale sarebbe il regime di rotazione ideale di un volano???

 

si ha il regime di rotazione ideale del volano quando il motore trova un equilibrio tale che per il minimo lavoro del motore si ha la massima resa.

 

io questa la vedo diversamente: un trattore non ha bisogno di ripresa ma di una elevata regolarità di funzionamento e inoltre gira molto basso....per cui servono inerzie molto grandi

un aereomodello invece girerà molto alto (come un motore da kart) per cui avrà delle irregolarità molto minori, tali da non rendere necessario nessun volano

 

facciamo un altro confronto: dieselVSbenzina di pari potenza

il primo ha masse volaniche maggiori perchè gira più in basso (più irregolare) e ha un RC alto (pistone decelerato maggiormente)

 

ehm io cosa ho continuato a scrivere? ho detto che la scelta del volano deve essere fatta a seconda delle fasi del motore e dei regimi di rotazione al quale si deve utilizzare...

 

Ciao Alimatteo alla prossima :-)

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Ciao,

 

non sono competamente convinto di quanto letto qui in alcune risposte…

 

Credo di avere una spiegazione teorica, che provo a formulare…

 

Se ben ricordo, la legge generale del moto applicata ai corpi in rotazione afferma che la somma dei momenti Sm applicati ad un corpo è uguale al suo momento di inerzia I moltiplicato per l’accelerazione angolare Aa:

 

Sm = I x Aa

 

Il momento è una forza per una distanza.

 

Il momento di inerzia è il prodotto di una massa (che tiene conto del peso vero e proprio del corpo) per una distanza al quadrato (che tiene invece conto della distanza di tale massa dall’asse di rotazione). Quindi concordo con quanto affermato da Roberto sull’importanza della “distribuzione” delle masse. Infatti a parità di massa totale, più questa è vicino all’asse di rotazione, minore è la resistenza, o appunto l’inerzia, che il corpo oppone alla rotazione.

 

L’accelerazione angolare tiene invece conto della variazione della velocità di rotazione, o velocità angolare, nell’unità di tempo. Quanto maggiore è l’accelerazione angolare, tanto più rapidamente il corpo aumenta la sua velocità di rotazione.

 

Si consideri il nostro volano con momento di inerzia I, su cui, molto schematicamente, agiscano la coppia (=momento) motrice C generata sull’albero motore e la coppia resistente R dovuta ad attriti (del motore, della trasmissione, dei pneumatici sull’asfalto) e, principalmente, alla resistenza all’avanzamento che la nostra vespa incontra. Tale resistenza all’avanzamento aumenta sensibilmente all’aumentare della velocità del veicolo.

 

Si ha:

 

C – R = I x Aa

 

Fino a che C è maggiore di R, Aa è maggiore di zero, cioè il nostro volano è in grado di aumentare il suo regime di rotazione, e quindi la vespa acquisisce velocità. Però man mano che ci si muove più velocemente, R aumenta fino ad eguagliare C, ed essendo quindi I x Aa = 0, cioè Aa = 0, il nostro volano (cioè la nostra vespa) non potrà più aumentare la sua velocità!

 

Ciò avviene indipendentemente dal valore di I, sia esso grande (volano inerzialmente “pesante”) o piccolo (volano inerzialmente “leggero”): il limite massimo è sempre quello!

 

Discorso diverso invece per la velocità con cui si arriva a questo limite: a parità del valore di C – R, più I è basso, più Aa è grande. Ciò vuol dire, come ben sappiamo: volano leggero, maggiore accelerazione!

 

Viceversa se si viaggia a velocità costante, cioè ad accelerazione nulla (quindi con C – R = 0), e per qualche motivo (vento contrario, salita), R aumenta, C – R diventa negativo, cioè Aa diventa negativa (I ovviamente rimane sempre lo stesso, poiché dipende solo dalle caratteristiche del volano). Si manifesta una decelerazione, cioè una forza frenante, e la vespa perde velocità.

 

A tal punto, anche R diminuisce (ricordo che R è legata alla velocità del veicolo), finchè non sarà di nuovo C = R, e la vespa tornerà a viaggiare ad una velocità costante ovviamente minore di prima.

 

Adesso però il volano leggero “lavora contro”, perché minore è I, maggiore è la decelerazione Aa, quindi la vespa rallenta più sensibilmente, ma la nuova velocità finale sarà sempre la stessa che si raggiungerebbe montando un volano con I maggiore… Solo che in quest’ultimo caso si impiegherebbe più tempo a raggiungerla!

 

Quindi se si incontrasse una breve salita, si potrebbe magari riuscire a superarla senza scalare marcia… Ma se la salita fosse molto più lunga, prima o poi si dovrebbe comunque scalare!

 

Questa esempio è molto semplificato rispetto al “modello reale”: ad esempio la coppia C non è in realtà costante, ma varia con il regime di rotazione…Interverranno poi molti altri fattori che magari ignoro, però in linea di massima dovrebbe essere così! A me con il volano leggero sembra di non aver assolutamente perso in velocità max!

 

Senz'altro il volano è "un serbatoio di accumulo" di energia, che assorbe o rilascia quando fattori "esterni" (la coppia del motore o la resistenza al moto rispettivamente) intervengono a modificare "gli equilibri".

 

Scusate per la marea di parole, spero di non essere stato noioso…

vespatuningsgnye4.jpg
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