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Credo di averlo già scritto da qualche parte qui sul forum, monto una 6 molle HP con 4 dischi di pasta di carta ed infradischi Falc sulla mia Vespa da pista con Falc 58x51 girato al carter (6 molle Newfren del kit 4 dischi e 6 molle Piaggio cod.289607).
Tiene. Anche le sfrizionate in stile drag race alla partenza
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Ho l'estrattore di cui hai messo il link da qualche anno.
Il 10 non entra, bisogna limarlo per poterlo far entrare nel foro ed estrarre il cuscinetto
Detto questo se hai qualche euro di più in tasca compra qualcosa di più professionale. Il vecchio principio che chi più spende meno spende è sempre valido
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La Faco l'ho avuto qualche anno fa ma in versione nera e le prestazioni mi hanno sinceramente stupito
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@iena: basta limare il portapacco così come hai supposto e la differenza in termini di erogazione è sensibile
@W1R: Damiano in strada il monopetalo su base Polini si rompe frequentemente ed avendo la lamella lunga è soggetto ad uno sfarfallamento precoce. La prova al banco tra pacco Polini e pacco del Minarelli è impietosamente a favore del pacco Minarelli. Il tipo Wforce poi regala una spalmatura più regolare di coppia e potenza. Tieni poi conto che qui stiamo parlando di elaborazione spinta ma non estrema e soprattutto in modo molto pragmatico si sta cercando di dare indicazioni pratiche di installazione sul carter senza troppe saldature, modifiche, eccetera.
Certamente è possibile ottenere di più avvicinando il pacco al carter ma, come dicevo sopra, è importante essere pragmatici con lo scopo di questa discussione
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Sono assolutamente d'accordo con te che non ci sia molto altro da dire.
Di certo foto e dettagli sono graditi per completare ma "il succo" è già stato detto
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so l'intento del post è un attimo diverso da alcuni interventi fatti ma spesso si devia un po', infatti giustamente non interverrò più fuori tema
Il tuo recente intervento è molto appropriato ed anche apprezzato
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Purtroppo per avvicinare la cuspide all'albero si può soltanto procedere con interventi invasivi e complessi che non sono alla portata di tutti.
Il mio compagno di squadra Fix Bres in SPRT ha realizzato un carter con inserimento del pacco lamellare RD350 proprio a ridosso dell'albero e chiaramente i vantaggi sono palpabili.
La guida ha però lo scopo di dare indicazioni sull'installazione nei carter Piaggio (inclusi SIP, Parmakit e LML) di collettori commerciali quali Polini, Malossi, MRT, Falc e altri
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Vituzzu è fattibile ma poi non ci passa più il collettore di scarico e il piano di accoppiamento al collettore (lato carburatore) toccherà nello pneumatico
Più facile accorciare il collettore lato carburatore, scavare il carter per farci stare la vaschetta del carburatore (a meno di non usare un 19). In questo modo il carburatore starà fuori dal pozzetto con la presa d'aria isolata e collegata al pozzetto stesso.
Lo si usa fare in pista ma su strada lo vedo poco probabile come soluzione
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3 dischi di pasta di carta Falc, 2 infradischi lisci Piaggio da 1,5 mm di spessore, 6 molle Newfren (oppure 6 molle originali Piaggio + 6 molle Cosa cod. 289607)
I dischi dell'inserzione Ebay sono della Cosa e non della FL2, devi usare questi, ma solo i dischi guarniti:
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ok, rimango fedele al padellone pk...
ragazzi, appena la scavalletto, e la faccio camminare un po avanti ed indietro, sento una sorta di strisciare dalla coda ...dopo un po va via...penso possa essere l'ammortizzatore, che credo sia mezzo scarico...in piu in accelerazione sento delle vibrazioni in pedana, potrebbe essere sempre l'ammortizzatore? ricordo che il motore è tutto originale fl 125
La mia ricetta usata per anni sul PK XL (ora sono in corsa 53 con un vecchio Polini 6 travasi un po' rivisto)
Volano V50 da 1,8 kg (con la ghiera di avviamento)
Anticipo a 17°
PHBL 24 con filtro Ramair
Valvola sul carter allungata verso il basso lasciando non meno di 3 mm per la tenuta
Raccordatura del condotto di aspirazione tra carter e collettore
Scarico allargato al 65% con creazione di due sacche ai lati (per favorire l'espansione dei gas in uscita)
Guarnizione sotto al cilindro da 0,7-0,8 mm (schiacciata)
Taglio dei traversini in fondo alla canna del cilindro, in corrispondenza dell'apertura del travaso
Raccordatura del pistone ai travasi (tutti e 3)
Raccordatura del carter al cilindro
Lucidatura del cielo e della testa del pistone
Squish conservativo tra 1,1 e 1,2 mm
Raccordature maniacali e centratura di ogni componente (collettore di scarico, testa, ecc)
Il motore così configurato rimane duraturo e godibile con una velocità di punta di 100 km/h effettivi
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ragazzi che frizione sarebbe ottimale per questa vespa? ho la surflex modificata per hp 50.....
Monta 3 dischi Falc con 6 molle rinforzate (io uso quelle del kit Newfren buttando via i dischi) o 6 molle + 6 molle Cosa, infradischi rigorosamente di mamma Piaggio da 1,5 mm
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Questi lavori sono certamente facilitati oggi dai mini trapani ma una volta si lavorava quasi solo di lima e carta vetrata impiegando anche una giornata per fare quello che ho raffigurato.
Limare senza Dremel è possibile, servono 4 o 5 lime di forme e dimensioni diverse (piatta, triangolare e tonda), supporti di legno per la carta vetrata e tanto olio di gomito.
I risultati sono sorprendenti e invito tutti a provare perché solo così potrete capire come lavorare bene. Il Dremel corre veloce senza dare il tempo di pensare mentre la lima è molto più lenta del pensiero....
@vituzzu
Bel lavoro, complimenti per l'idea. Se hai foto del lavoro finito pubblicale
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ho trovato delle foto che ho fatto tempo fa,spero siano utili a qualcuno!
al pacco minarelli va modificata la flangia facendo dei nuovi fori per il fissaggio per montare sul collettore polini,come in queste foto
Ti ringrazio per il contributo e ti chiedo, se puoi, di confermare la differenza in termini di prestazioni che hai riscontrato.
Non parlo di potenza massima ma di sensazione alla guida. Dovresti aver trovato il motore più reattivo e più incline all'allungo ad alto regime
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Io ho un dubbio, sto asportando una valvola da un carter v5a2m, sto lavorando lateralmente e verso l'alto. Ho creato uno scivolo abbastanza accentuato da valvola a travaso addolcendo di parecchio l'anello dove poggia l'albero (sostanzialmente il lavoro fatto è molto simile a queste due foto trovate online). Nella parte alta della ex-valvola però ho eliminato anche il bordino che va ad accoppiarsi con l'altro carter (per intenderci quell'anello che gira tutto intorno all'albero), è un problema? io penso di no, la tenuta dovrebbe essere assicurata da guarnizione/pasta nera (anche perchè è stato eliminato il tratto finale, tipo 5-6mm). Inoltre, avendo questo scivolo abbastanza accentuato verso il travaso del gruppo termico, c'è necessità di riportarlo anche lato volano? forse mi manca qualcosa, ma cosi credo sia troppo agevolato il flusso verso una sola parte dei travasi (dal solo lato frizione x intenderci)
Puoi tranquillamente eliminare il bordino di centraggio. Se riguardi le foto pubblicate in questa mini guida vedrai che dirigendo il flusso verso il centro dell'albero sei obbligato a limare il bordino. La tenuta è assicurata dal fatto che la guarnizione si trova piano contro piano. Se poi vuoi mettere della pasta nera va benissimo ma spesso non è necessaria
Secondo me devi allargare solo in alto a sx (lato frizione quindi), lato volano rischi di bucare
Sulla base di cosa affermi ciò?
Fresare dal lato volano è possibile, lo si vede nelle foto, e non è detto che serva stuccare o riportare alluminio. Se il lavoro è fatto bene lo spessore minimo in parete nel punto più vicino alla battuta della guarnizione può arrivare a 0,8 mm, basta seguire le indicazioni che trovi in questo argomento. Ci vuole solo tempo e pazienza. Certo è che se si inserisce la punta a caso nel condotto senza ragionare si fanno danni ovunque, non solo nel condotto di aspirazione....
Lavorando solo lato frizione si alimenterà di più un travaso rispetto all'altro creando scompenso di alimentazione e riempimento
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Ilario se vuoi sabato o domenica a Pragelato ti posso dare qualche indicazione sul prezzo
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Scusate spero che la domanda sia pertinente nel caso si sia allargato troppo l'imbocco del carter rispetto al collettore in questo caso un MRt modificato all'imbocco per ospitare un 30 e meglio stuccare i carter per adattarsi al collettore o allargare il collettore da come nasce in origine
Difficile a dirsi senza vedere i pezzi. Se si tratta di pochi millimetri puoi toccare il collettore (nell'MRT il materiale non manca visto lo spessore in parete) ma potresti anche stuccare il carter.
Ricorda sempre che la cosa più importante è la linearità del condotto verso il carter quindi ragiona e lavora di conseguenza.
Tieni poi presente che tutti i collettori possono essere ritoccati rispetto allo standard con il quale vengono prodotti
mettere il pacco lamellare nella parte posteriore del carter non dovrebbe essere la soluzione migliore anche in base al senso di rotazione dell'albero oltre al fatto che nel voler montare un cilindro girato il collettore di aspirazione e scarico non si troverebbero poi cosi vicini
Credo che ti stia sfuggendo che lo scopo di questa discussione è dare delle indicazioni su come installare al meglio un collettore lamellare su carter originali Piaggio evitando lavorazioni particolari (che non sempre sono alla portata di tutti).
Certamente potendo posizionare l'aspirazione nella parte posteriore del carter small si ottengono risultati degni di nota anche per la vicinanza del flusso ai travasi (percorso più corto). Il mio compagno di squadra Antoine Fleury, alias Keuk, ha prodotto una serie di disegni per realizzare un carter di questo genere ma è chiaro che non sia destinato ad un uso stradale.
In ogni caso nella storia non mancano esempi di motori controrotanti con aspirazione dal lato "sbagliato". Si vedano ad esempio i motori da corsa 50 e 80 cc con aspirazione frontemarcia e scarico lato ruota posteriore. Oppure si pensi alla bancata superiore dei vecchi 500 4 cilindri a V con carburatori posizionati all'interno della V (RD 500 LC) oppure ai recenti esempi nel trial. E ancora il Koenig 500 boxer con i carburatori al centro
E se proprio vogliamo dirla tutta anche i Gamma 500 a disco rotante non sarebbero il massimo in termini fluidodinamici vista la posizione dei carburatori ma questi motori urlano a dispetto dei nostri dubbi.
Mi è capitato più di una volta sentire dire a Lauro che "la miscela va un po' dove vuole lei...."
Troppo spesso dimentichiamo che la miscela viene aspirata per depressione e non spinta per pressione
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Il collettore VMC sostanzialmente è una copia del Malossi ma non l'ho ancora avuto per le mani dato che ho letto di critiche circa la qualità dell'alluminio.
Il Malossi è decisamente superiore al Polini sia come qualità e quantità dell'alluminio che come pacco lamellare. Ha il difetto dei collettori nati negli anni 80 e 90 ossia che il pacco lamellare ha dimensioni ridotte ma prestazioni maggiori grazie ad una cuspide più adeguata rispetto al Polini
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O si mette il pacco minarelli in battuta e si fa in modo che venga stretto dalle viti del polini anche se non sono passanti per delle parti forate come in origine?
Purtroppo ho entrambi i motori chiusi e montati sul telaio quindi non riesco a pubblicare foto.
In sostanza quanto hai detto è corretto. Si mette il pacco Wforce o Minarelli in battuta e con pazienza si ricavano i fori per farli combaciare con quelli del collettore Polini.
E' più difficile a dirsi che a farsi perché una volta sul portapacco almeno due dei quattro fori del pacco risultano leggermente sfalsati rispetto a quelli del portapacco. Con una lima o con un Dremel li si fa combaciare (limando/fresando in direzione del foro) con quelli Polini, si avvita il collettore dal lato del carburatore e con una punta si segnano gli altri due. Si fora prima con punta da 5,5 e poi da 6 perchè non rimane molto spazio
secondo me il solo modo di rendere dritto il collettore dovrebbe portare miglioramenti anche lasciando la stessa sezione di passaggio voglio dire mettere un pacco lamellare che sia falc polini saldato in maniera dritta dovrebbe essere meglio rispetto alla posizione di lato da come rimane in origine poi naturalmente e nel collettore che si creerebbero le curve per portare il carburatore dentro al pozzetto
Il collettore dritto di certo porta vantaggi ma è molto più importante avere un collettore cortissimo. Purtroppo i nostri telai non ci permettono una grande libertà di azione e quindi i collettori sono quasi tutti un po' contorti.
La sezione però è molto importante perché se non c'è un passaggio adeguato possiamo anche avere un collettore dritto e corto ma la miscela sarà frenata da un pacco lamellare troppo piccolo
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@ iena: la differenza tra il pacco Minarelli ed il Wforce è che quest'ultimo ha una portata maggiore e lamelle più corte. Il risultato al banco premia il pacco Wforce mostrando una curva di coppia e di potenza migliore. Il dato di potenza assoluta invece cambia di pochissimo
@ blaps: in questo post discutiamo di lavori al carter e non di configurazione. Consigliare uno spessore piuttosto che un altro è difficile da dietro una tastiera, da che mondo è mondo occorre provare su strada e magari anche su banco. I limiti del pacco lamellare Polini sono noti e li ho riportati. Ispessire le lamelle sposta in alto il regime di risonanza o sfarfallamento creando una risposta più debole in basso
@vituzzu: tra Falc e Polini non c'è paragone ma sono due prodotti di concezione opposta e fabbricati in anni diversi. La miscela dentro al carter non segue tutta la rotazione dell'albero, una parte gira con l'albero mentre la gran parte viene pompata/risucchiata dal movimento del pistone
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Dico una cavolata forse... ma non vendono i soli stopper del minarelli? per fare la soluzione proposta da McKenzie mi pare di capire che si sostituiscano solo quelli
La soluzione di Hellas riportata da McKenzie prevede l'assemblaggio di un pacco Minarelli in un supporto per pacco Polini, quindi cambiano sia la cuspide che le lamelle che gli stopper.
Secondo la mia esperienza cambiare o modificare solo gli stopper sul pacco Polini porta poco vantaggio perché il difetto è strutturale nella lunghezza della cuspide e delle lamelle
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La soluzione di Hellas è molto ardita ma non proprio alla portata di tutti.
Ha unito la cuspide del Minarelli ad una basetta ricavata ex novo con i fori del Polini facendo un lavoro veramente ammirevole
Quanto ho invece suggerito io invece è proprio di prendere il pacco Wforce del Minarelli orizzontale, modificare il portapacco ed adattare i fori del pacco a quelli del portapacco
Questa seconda soluzione è piuttosto conosciuta e "più immediata" per molti
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Ora vedrò di informarmi meglio visto che al momento non ho mai visto un V Force "dal vivo", ma per adattare questo pacco al collettore Polini che tipo di lavorazione c'è da fare? Intendo, basta allargare il portapacco fino a farcelo entrare o c'è da fare dell'altro?
Ti invito a rileggere l'argomento per intero, troverai quanto ti necessita
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Il pacco è esattamente quello raffigurato in foto. La differenza di erogazione è percepibile con qualunque tipo di carburatore, sia esso un 19 che un 24.
L'area limite di passaggio di questo pacco corrisponde al diametro di un 30 mm, l'ottimale è un 28 mm.
Sul pacco Polini l'area limite di passaggio è quella di un 26 mm nonostante sembri più grande (ma se lo prendete in mano vi renderete conto che le lamelle, benché più lunghe, non si aprono completamente una volta dentro il collettore )
Parlo di rendimento generale del motore e del miglior compromesso in termini di erogazione di potenza e coppia. Intendo dire che con un carburatore grosso, se tutto è a posto, si otterrà una maggior potenza ma il rendimento generale per un motore stradale sarà migliore con un diametro inferiore.
Ovviamente potete montare anche un 34 sia sull'uno che sull'altro pacco se volete ma il miglior rendimento si otterrà con un diametro più piccolo.
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Nel post si parla di passare il pacco a monopetalo tagliando i traversini centrali.
Ho visto fare questa modifica da parecchi ed anche in pista e personalmente la sconsiglio.
Il motivo è che il doppio petalo originale è troppo lungo ed è la causa dello sfarfallamento precoce di questo tipo di alimentazione (murando quindi ad un certo regime di giri). Eliminando i traversini non si fa altro che accentuare il problema con l'aggravante che aumentando la superficie del petalo senza un sostegno centrale a lungo andare la lamella si spezza (generalmente vicino alla cuspide).
L'inserimento di un balestrino, consigliato da molti per risolvere il problema della rottura, non può che peggiorare le cose perché a causa della sua lunghezza il petalo viene sollecitato al centro in modo anomalo arrivando appunto alla rottura al centro o sui bordi (dove si sposta tutto il carico in chiusura).
L'altra cura che viene spesso consigliata è quella di montare una lamella di maggior spessore, che chiaramente riduce lo sfarfallamento ma ovviamente non può far sparire i problemi di lunghezza del monopetalo (e conseguente rottura).
Sul pacco Polini è molto più efficace l'installazione di un pacco Wforce del Minarelli orizzontale, che tra l'altro si monta con pochissimo lavoro di fresatura interna (addirittura inferiore a quello del pacco tradizionale Minarelli).
Il passaggio diventa così coerente con la portata "vera" di un buon 28 ed il funzionamento è decisamente migliore su tutto l'arco di utilizzo del motore, migliore del pacco tradizionale a 4 petali del Minarelli orizzontale. Con il Wforce si può montare anche un 30 ma saremo al limite dell'area utile a svantaggio del funzionamento a basso regime e comunque sull'arco complessivo di funzionamento.
Chiaramente parlo di prove fatte al banco e non di sensazioni culometriche
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Challenge Scootentole 2017
In Gare in Pista
Inviata · Modificato da aplus
Ci siamo. Dopo molte riflessioni e qualche intoppo si apre la stagione 2017 del Challenge Scootentole.
Qui di seguito il calendario con una bella novità
Formula : Sprint
Regolamento et classifiche: ESC 2017 (per compatibilità consultare la tabella di equivalenza Challenge Scootentole 2016)
Organizzato da: SPRT
Iscrizioni e CT: venerdì 26 con orario 16h - 20h
Prove libere e qualifiche: sabato mattina (scooter/pilota devono già essere iscritti ed aver passato il CT)
Gara: il sabato 27 nel pomeriggio
Allenamenti: giovedì 25 e venerdì 26 a pagamento presso la pista.
Formula: Endurance NUOVA FORMULA!!!
Regolamento: Scootentole
Organizzato da: club locale
Iscrizioni e CT: venerdì 9 con orario 16h - 20h
Prove libere: ultime due ore del venerdì e comunque a fine giornata (scooter/pilota devono già essere iscritti ed aver passato il CT)
Gara: sabato 10, con orario 9h-19h o 8h-20h
Allenamenti: ill vendredi 9 a pagamento presso la pista.
Formula: Endurance 10/12h
Regolamento: Scootentole
Organizzato da: SPRT
Iscrizioni e CT: sabato 23 con orario 13h - 15h
Prove libere: sabato 23 con orario 15h-17h (scooter/pilota devono già essere iscritti ed aver passato il CT)
Gara: domenica 24, con orario 9h-19h o 8h-20h
Allenamenti: sabato con orario 13h-15h
La novità di quest'anno è che la nuova endurance di Chateau Gaillard si svolgerà con una formula completamente nuova ed ispirata ai rallye di cui sveleremo presto le caratteristiche
Come al solito per domande, supporto e quanto altro necessita sono e resto a disposizione di tutti