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gelotus

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messaggi inviate da gelotus

  1. Ragazzi, non voglio contraddire nessuno, ma la chiavetta è una caspita di chiavetta per la frizione normalissima, nuova, 3mm di altezza, come vedete dalla terza foto che ho mandato ci sta dentro perfetta.

     

    Ho risolto con un mozzetto originale piaggio, stessa chiavetta, è andato dentro tranquillo, stretto con avvitatore pneumatico e tutto ok. Rismontato per controllare e rimontato non ha fatto una piega

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  2. A qualcuno è successo?

     

    tmp_25341_IMG_20160519_1129061671416263.

     

    Questo è il mozzetto della power clutch pinasco, nuovo.

    Montato, visto che girava eccentrico, smontato e trovato così.

    Sono andato dal ricambista ed ho preso un kit ferodo 4 dischi per usare il suo mozzetto.

    Monto e gira eccentrico pure questo, smonto e lo trovo così:

     

    tmp_25341_IMG_20160519_212639_1216514685

     

    Da notare che il primo si è crepato a destra e il secondo a sinistra.

    Domani cerco di farmelo cambiare, ma dico è mai possibile?

     

    Il cluster è originale piaggio d'epoca immacolato.

  3. Come in tutto quello che è tecnologico è solo questione di dimensionamento, il problema delle puntine è che essendo un sistema prettamente meccanico è soggetto ad usura, e nel caso specifico anche agli agenti atmosferici. L'accensione a puntine ha un limite di giri dato dall'elasticità della molla di richiamo. Come nelle valvole dei 4t oltre un certo numero di giri iniziano a sfarfallare. E non essendo ben protette se prendono agenti esterni tipo acqua polvere etc, il contatto non va più. Per il resto è un ottimo sistema anche perché ti dà un feedback visivo del suo funzionamento. In più il complesso essendo elettricamente un sistema risonante RLC avrà un polo, quindi dimensionando adeguatamente il condensatore si riesce anche a variare l'anticipo

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  4. Scusa ma hai fatto un bordello, quello è solo un regolatore in corrente alternata, ti sei fottuto i led e ovviamente la batteria va in corto perché chiudi il circuito con le bobine dello statore. A valle di quel regolatore devi mettere un diodo per raddrizzare la corrente. Il diodo dovrà avere adeguata tenuta in corrente, quindi almeno da 8A

  5. Dovresti essere un po' più chiaro su quello che hai fatto. In ogni caso lo statore pinasco che usa le bobine idm ha due fili per i servizi. Servono a creare un impianto ibrido ac/dc. Se non ti interessa fare questo devi usare solo il filo che originariamente viene usato per le luci, quello per caricare la batteria non è altro che una presa intermedia, le bobine sono 3, in serie, il filo per la batteria viene prelevato tra la seconda e la terza, se sei totalmente in cc usa solo l'altro, quello non ti serve

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  6. Premetto che non l'ho mai visto dal vivo, ma al 99% è lo stesso, che viene acquistato da un fornitore esterno. Quello che fanno le varie case è creare il piattello e il volano. Comunque mi ricordo di aver letto di qualcuno che abbia fatto vari mix con statori e volani di marche diverse anche con la pinasco. Fai una ricerca per conferma, ma ti dico che al 99% sono identici

  7. Il gruppo bobine è uguale, cambia solo il piattello, ovviamente parliamo di derivate idm, vespatronic, parmakit, vespower, pinasco, polini, vmc tutte lo stesso gruppo bobine. Prenditi una vmc, trapianti il gruppo bobine sul tuo piattello e ti resta anche un regolatore migliore e una centralina marchiata idm di ricambio che non si sa mai. A quel prezzo..

  8. Per fare una misurazione serve creare un carico fittizio e misurare tensione e corrente ai vari giri, segnarseli in una tabella e tracciare le curve. Oppure se ci si accontenta dei valori massimi segnarsi solo quelli. Quindi si calcola la potenza. Come carico fittizio si possono usare ad esempio gli elementi riscaldatori delle stufe elettriche che hanno una buona tenuta in potenza, sui 500w l'uno. Per fare questo servirebbe la collaborazione di tutti, io attualmente quello che posso misurare è solo lo statore a puntine della special, avendo ancora il secondo motore con idm ancora in lavorazione. Comunque presumo che i dati di targa non si discostino molto dalle eventuali misurazioni. Cioè dai dati di targa sappiamo che lo statore a puntine special dà 30w, quello idm 90w etc, non penso che misurandoli ci sia una forbice molto elevata, penso massimo un 10%. Comunque la prova pratica dà più sicurezze. Altra cosa, non conta il numero di bobine per definire la potenza, conta l'intensità del flusso magnetico, il numero di spire e il diametro degli avvolgimenti, la permeabilità del traferro etc etc. Dovete vedere il sistema statore come un dipolo generatore di corrente con una resistenza in parallelo (generatore di corrente imperfetto) e basarvi su quello. Una volta tolti tutti i dubbi facciamo una bella guida

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  9. I dati di targa sono misurati in alternata. Quindi nel caso specifico i 30W sono misurati in alternata. Se hai un impianto che va in alternata considera che ad ogni ciclo hai un picco positivo rispetto a massa e uno negativo rispetto a massa. La somma ti da 30W. Legando un polo a massa riesci ad utilizzare solo i picchi positivi rispetto a massa, che sono il 50% della potenza massima. Per questo con uno statore con un polo a massa avrai sempre meta' della potenza, come ho dimostrato prima col mio schemino, vincolando un polo a massa non puoi raddrizzare tutte e due le semionde.

     

    Per regolare i 12V non usare regolatori lineari in cc, scaldano, hanno bisogno di raffreddamento e sono ingombranti. La soluzione piu' efficiente e' utilizzare un regolatore shunt in alternata, solo dopo raddrizzare.

     

    Per lo strumento che impazzisce dovresti montare una candela resistiva, a me impazziva lo strumento sip prima di montarla, dopo tutto ok.

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  10. In effetti il manuale da troppe cose per scontate. Si intuisce dal tipo di collegamenti che suggerisce, sicuramente avra' un limite alla tensione applicabile all'ingresso. Per il tipo di funzionamento che ha conta i passaggi per lo zero del segnale in uscita dal generatore. Ora io ti parlo del caso dove ho esperienza specifica, quindi lo strumento sip koso per special, presumo che sia applicabile su tutta la serie di strumenti per i vari modelli. Dallo statore esce un filo che va alla centralina/bobina, quello lo lasci stare perche' porta una tensione che potrebbe essere troppo alta, non e' detto che non vada, pero' si rischia. Dovresti usare il o uno dei due fili a seconda del tipo di statore che hai che vanno ad alimentare l'impianto, collegando a monte di eventuali regolatori/raddrizzatori. Mentre l'alimentazione dello strumento la prendi a valle.

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  11. Ecco questo è il punto più interessante di tutto il discorso...

     

    Si sentono alcuni che sostengono che non serve la modifica e che la massa che si prende sul ponte a diodi può essere lasciata anche sulla serie di bobine essendo la stessa...

    Io sono gnurant e credo che la tua spiegazione sia migliore ed indichi la giusta strada.

    Facciamo un esempio pratico: consideriamo che il diodo lavora esattamente come un pacco lamellare, quindi si intuisce facilmente il funzionamento, dobbiamo considerare pressione e verso dei gas:

     

    IMG_20160407_194923.jpghosting immagini

     

    a e b sono i casi di massa flottante, c e d sono con la massa al telaio, nel caso c conduce solo un diodo quindi e' come avere un raddrizzatore a singola semionda, nel caso d va allegramente in corto, nel migliore dei casi farete riscaldare il raddrizzatore in maniera indicibile, nel peggiore brucerete il diodo ma non vi accorgerete di niente visto che il raddrizzatore continuera' a funzionare come raddrizzatore a singola semionda. So che i disegni fanno cacare ma spero si capisca il concetto

     

    Ma anche lo statore della special originale si deve modificare per collegare un filo a massa?

    questa cosa del regolatore a 12V non mi convince troppo, ma dovrei provare!

     

    -Quindi che tipo di regolatore full-wave conosci che si potrebbe utilizzare?

    -Per la batteria, ok che è al piombo ed è robusta, però il continuo andamento ondulatorio della tensione non dici che può deteriorarla più in fretta?

     

    Per me sarebbe la soluzione ideale avere una batteria che fa da tampone, perchè ora monto i led sia all'anteriore che al posteriore, però sono limitato dai circuiti che uso per alimentarli, che sono anche scomodi da avere in giro.

     

    Lo statore lo modifichi se hai bisogno di tutti i watt che ti puo' fornire, ad esempio se sulle puntine ti servono 30watt l'unica e' modificare lo statore, altrimenti raddrizzatore a singola semionda e 15w disponibili.

    Sia chiaro che per utilizzare il ponte e' necessario avere la massa flottante.

    come ponte puo' andar bene questo:

    http://www.mouser.it/ProductDetail/Fairchild-Semiconductor/GBPC2506/?qs=sGAEpiMZZMtQ8nqTKtFS%2fLDhWhDI65nsCZketvRVGVM%3d

     

    Prova a staccare tutto l'impianto e col tester misura la tensione in una bella sgasata, resterai sorpreso.

    La corrente impulsiva fa solo bene alla batteria, guarda qualsiasi impianto di bordo e vedrai che non ha nessuna forma di filtraggio. Ovvio che senza batteria il condensatore glielo devi mettere, ma poi li dipende dall'assorbimento, rischi di trovarti con una bella bottiglia sotto la sella.

     

    Statore hp e impianto elettrico (clacson) cc-ca È realizzabile e funziona. Appena ho un secondo cioè domani faccio una foto del regolatore da me utilizzato, ma costa un pochino..

    In effetti non mi sono posto il problema, basta prelevare la corrente prima del raddrizzatore e ci alimenti il clacson in alternata

     

    Ora la mia vespa è un mucchio di ferro vecchio arrugginito ma andava tutto perfettamente Io sono convinto che si va meglio con un accensione hp perchè si ha modo di sfruttare le sue bobine che sono 6 mentre le idm ne hanno solo 4 Sei più vincolato con le idm,correggetemi se sbaglio, con la idm la vedo dura fare un impianto elettrico a corrente mista ac-dc per poter utilizzare il clacson originale. Il regolatore da me utilizzato ha anche un uscita che,collegando una luce, mi indica in tempo reale se lo statore ed il regolatore a pieno carico riescono a caricare la batteria.

    Invece nasce proprio come impianto ibrido, ha la presa intermedia per la continua e la principale per l'alternata. per il numero di bobine quello che cambia e' la frequenza del generatore, sarebbe meglio guardare i dati di targa, quindi la potenza massima che genera e a quanti giri.

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