f_pillan

Confermo, l'hanno dato anche a me come ricambio alla Piaggio. Tra l'altro risulta comodo se devi togliere i ceppi del tamburo (ad esempio per aprire il carterino frizione), in quando non occorre che scarichi l'olio.

Il mese scorso ho comprato l'albero ET3 originale Piaggio al Center di Padova e l'ho pagato 120 Euro. Tra l'altro, rispetto all'originale del 1981, è lavorato integralmente: biella, e manovella interamente lucidati a specchio. Quello vecchio aveva la biella e i fori dell'albero grezzi.

Scussasse, avevo capito male. Se hai qualche magazzino di materiale idraulico/pneumatico dalle tue parti, prova da loro, di solito hanno guarnizioni in alluminio o rame di vari spessori e diametri e sicuramente trovi qualcosa. Dalle mie parti ce n'è uno che fa guarnizioni su misura di tutti i materiali: metallo, teflon, nylon, kevlar, gomma, sughero, etc. Da loro ho fatto fare la guarnizione del coperchio punterie per la mia Mini. Male che vada prova con 5 bei strati di alluminio Domopak intercalati con sigillante, io usavo sta tecnica quando pasticciavo con i "ciao", "bravo" e "si".

Se il pistone poi intenti buttarlo, dai una limata al cielo, specie dove vedi i segni (che a quanto ho capito sono solo sul bordo).

Carissimi, ho risolto il mio problema, dopo aver rismontato mezzo motore, ho scoperto che la candela (una champion L82C nuova di pacca) era difettosa: l'elettrodo centrale "ballava" all'interno della ceramica facendo perdere di compressione il cilindro. Rimessa la vecchia candela, opportunamente pulita e regolata la distanza tra gli elettrodi, si è miracolosamente ristabilito un minimo da Guzzi Falcone ed una regolarità di erogazione stupenda. Pur essendo tutta originale, a parte il volano alleggerito, accelerando in 2° si alza. Devo dire che ho curato molto il cilindro e collettore: lucidate a specchio la luce di scarico e raccordato bene il collettore, nonchè raccordate le luci tra cilindro e pistone. E' per questo che mi sembrava impossibile che fosse così "fiacca". Comunque grazie a tutti per i consigli e .... mi autofaccio i complimenti per il risultato.

Se parli dell'olio miscela, sono d'accordissimo con te, infatti se avesso solo rettificato il cilindro, probabilmente mi limiterei a 4/500 km. Anche se, ad onor del vero, gli olii sono più performanti, ma la benzina verde è molto aggressiva rispetto alla "normale" per cui sono stati progettati i nostri motori (originali). Infatti, per poter mantenere la percentuale del 2%, siamo costretti ad utilizzare olii completamente sintetici. Per contro, a causa delle nostre benedette frizioni in bagno d'olio, siamo costretti all'arcaico minerale SAE 30 non additivato. Ed è solo per questo che prolungo il rodaggio ai 1000 km circa. Ma è sicuramente più uno scrupolo che una necessità, proprio come dici tu.

Miiiiiiiiiii, cherrrrettifica appprossimmativaaaaaaaa! (by Aldo). Speriamo di no, mi è stato consigliato il posto dall'Off. Tonazzo di Padova, in quanto molto precisi. La cosa ironica è che col pistone scaldato, le fasce elastiche inesistenti ed il cilindro rigato, andava che era una meraviglia. Mi sto fondendo il cervello a furia di pensare qual'è la causa del problema.

La Piaggio prescriveva 1000 km di rodaggio. Siccome ho fatto un restauro "radicale" (gruppo termico, albero, tutti i cuscinetti, crociera e selettore cambio, frizione e paraolio completi), penso mi atterrò a questa cifra. Magari qualche sgroppatina di breve durata dopo i 500, non gliela farò mancare. Comunque sono già a 400 in 8 giorni, non mi ci vorrà molto.

Se non monti la batteria o altre utenze a corrente continua, il raddrizzatore non è previsto.

Spero tu abbia ragione, il fatto è che è il 3° rodaggio che faccio con questa vespa (ce l'ho da 27 anni e ci ho macchinato 160.000 km) ed è la prima volta che la sento così "sgonfia". La centralina, essendo stata smontata e rimontata, potrebbe in qualche modo influire in tutto ciò?

Ieri ho provato ad anticipare di un paio di gradi ed ho ottenuto una migliore accensione, ma sinceramente, in strada, non ho sentito particolari differenze. Non batte in testa, quindi potrei provare ad anticipare ancora qualcosina. Vi è mai capitata qualche partita di guarnizioni "più grosse"? potrebbe essere che una guarnizione base cilindro + grossa mi abbia diminuito il rapporto di compressione con relativa sfasatura dell'anticipo e riduzione del rendimento? Per la revisione del motore ho acquistato un kit di guarnizioni da "Pascoli" e sinceramente, come precisione del taglio e tenuta non erano il massimo (ho dovuto "masticciarle" a dovere e rifilarle in vari punti per garantire la tenuta).

Anche secondo me è un po' assurdo, comunque aspetto di finire i 1000km di rodaggio e poi tiro giù il cilindro e verifico se ci sono differenze col pistone vecchio originale. Grazie intanto per le risposte e ... se qualcun altro ha esperienze in merito, si faccia avanti. Ciao.

x Tox metti il registro a vite a metà corsa, infili il morsetto nel filo e tendi manualmente la levetta. Con una pinza nell'altra mano fai scorrere il morsetto fino alla levetta e, premendo sul filo, lo blocchi. molli la levetta e con una chiave da 7 (se non ricordo male) fermi il morsetto. Ora che il filo è sommariamente bloccato, sai l'ultima stretta al morsetto tenendone il corpo con la chiave da 8 (sempre se non ricordo male). Ora registri la corsa della leva sul manubrio in modo che abbia un gioco di un paio di millimetri. Spero di essermi spiegato e, soprattutto, di aver capito il tuo quesito. Ah, dimenticavo, se devi togliere il filo dalla levetta, usa un comune pappagallo da idraulici per tirare la levetta stessa fino a far uscire il morsetto.

Ho letto su un altro forum che non tutte le marche di pistoni (parlo di ricambi a seguito di rettifica cilindri originali) hanno i medesimi standard dimensionali. In particolare, nella discussione in oggetto (tratta da un forum di kartisti) si diceva che i pistoni Asso danno un rapporto di compressione inferiore rispetto ad esempio ai Vertex, in quanto la distanza tra l'asse dello spinotto ed il colmo dello stelo è inferiore di qualche decimo. Che ne pensate? Con la rettifica fatta, in officina mi hanno fornito un pistone Asso, non vorrei che ciò fosse la causa del basso rendimento citato nell'altra discussione ("alberi motore").

Prima di rifare il motore, la compressione sembrava più alta alla pedalina, nonostante avessi il cilindro piuttosto rigato. Però forse questo è perchè le fasce elastiche si devono adattare al cilindro. L'accensione, inoltre, era più immediata (bastava una pedalata), ora devo dare una mezza pedalata a vuoto prima e poi parte. Per "scatola dell'albero" intendevo fisicamente la confezione Piaggio di cartone con etichetta "albero motore 125 primavera ET3". In accelerazione, infine, ha un suono molto cupo, come da motore posticipato e, dopo un minuto al minimo, tende ad ingolfarsi e ripartendo sembra frenata. La carburazione è un po' difficoltosa. Il carburatore l'ho pulito 2 volte, la candela è nuova (champion non ricordo la sigla), paraoli e guarnizioni nuove. L'anticipo è regolato con la tacca fissa (prima andava bene!). Proverò un po' ad anticiparla, magari basta 1-2 gradi. Non credo che una rettifica abbia bisogno di far modificare i getti del carburatore. Avete qualche altra idea?

Ciao ragazzi, sono nuovo del forum, mi chiamo Flavio. Ho appena finito di restaurare il mio vecchio ET3, un opera radicale, dal motore alla carrozzeria. Ma veniamo al dunque, ho revisionato il motore cambiando albero, ciscinetti, pistone (con rettifica) e le solite altre cose. Ora la bestiaccia funzione, ma sembra "frenata". Da l'impressione di essere molto posticipata ed avere una compressione limitata. Mi è venuto l'atroce dubbio che dentro la scatola dell'albero motore ET3, ci fosse stato in realtà quello di una Primavera. So che la Primavera ha un rapporto di compressione inferiore e l'anticipo a 25° invece che i 20° dell'ET3. Come si distinguono i due alberi? o sono uguali? la camma delle puntine della Primavera è sull'albero o sul volano? Se gli alberi sono uguali, cosa potrebbe essere la causa del difetto?