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La prima volta


filipporace

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  • SuperMod

correva l'estate del 1982, i ricordi e i profumi e le sfumature di quella notte ancor oggi sono nitidi e vivi .  

Luglio, nel mese del mio compleanno: 

il caos e l'euforia ,quell'11 luglio quando si diventa Campioni del Mondo, io ,un bimbo che guardava il papá come un idolo e che mai avrebbe immaginato.

Fine partita.....abbiamo vinto, mio papá . possessore di una Vespa N 50cc azzurro cartazucchero mi invita a salire a bordo per andare a far festa, ed io di buon grado accetto. Mi avvinghio al genitore e dopo un breve ed emozionantissimo tragitto osservo esterefatto il rito dei festeggiamenti. Non mi é mai importato molto del calcio; il mio pensiero divertito era più che altro rivolto alle pazzie di chi si buttava nella fontana del paese e di chi persa ogni inibizione ne combinava d'ogni.   A fine festa rimango in piedi, a differenza di molti ormai sfatti e fatti e completamente ubriachi.

Bisogna rientrare.      

Papá: Filippo te la senti?                                  Filippo:di fare che cosa? mamma sará già molto incazzata e sono le 4 di notte.                 Papá: portami a casa, accendi la Vespa e andiamo, ce la fai.

.....mi tremavano le gambe, ma la voglia di dimostrarmi capace agli occhi del genitore era forte. Inforchiamo la Vespa e chi prima fu il pilota idolo di un bambino, ora é il passeggero.   La poca distanza da percorrere fu una delle esperienze più esaltanti della mia gioventù.....in prima, aiutato dal mio papá per partire, ad una velocità di millemila kmh; almeno cosi mi sembrava. 

Giunti a casa ripongo la Vespa in garage....proprio dove aveva un suo posto, vicino ai poster di Edwige Fenech e Niki Lauda e me ne innamoro perdutamente e la osservo e la accarezzo con le gambe che ancora tremavano per l'espeeienza vissuta poco prima.

Da grande farò il meccanico😉  ed é proprio da quella Vespa, qualche anno più tardi, che iniziai a diventarlo. 

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Leonardo era la fotocopia di Jon Lennon, solo molto più giovane con i suoi 14 anni, venne a prendermi all'albergo per andare assieme a pesca con la sua vespa special bianca nuova di zecca, era il 1979, la strada dritta e piatta scorreva veloce (sul filo dei 45 Km/h!!!) nel sole caldo di agosto, ricordo che me la fece anche guidare in una piazzola pur non avendo l'età, ma non mi piaccque, mi piaceva invece molto più un garelli colore verde scuro (credo il VIP) a 3M di un altro ragazzo della comitiva,  però la vespetta era di gran moda e spopolava....       Non ho mai veramente amato la Vespa.... eppure a 16 anni nel 1983 andai in concessionaria per comprarmi la benedetta special che sempre vedevo nella vetrina andando a scuola per affrancarmi dal bus....ma era terminata la produzione e la nuova PK costava troppo!!!   Ripiegai sul solito Ciao usato d'occasione e dimenticai.... a 19 anni il mio miglior amico si comprò la nuova Vespa COSA che ti cosava la vita a dire della Piaggio e mi regalò praticamente la sua vecchia (avrà avuto 5 anni cavolo!!!) Px125 cartazucchero.... devo dire che era comoda e seppur non era minimamente all'altezza dei miei desideri che già sognavano fantastiche RD 350 od enormi Tenere' da 600cc mi servì con onore.... nel 1996 comprai una Arcobaleno 200 nuova per andare al lavoro in estate sulla bella Salaria tra Roma e Monterotondo, alternandola alla RD 350 che poi mi comprai ed altro.... ma nemmeno stavolta seppur ero in vespa scoccò la scintilla.... ma un giorno un mio amico tornò con una vecchia special cartazucchero...... erano allora passati forse 15 o forse 20 anni ma la mente umana è strana, gli consiglia in vero di buttarla nel fosso dove l'aveva trovata (era in vero ottima e gli era stata regalata da una signora del condominio), ma dopo sua insistenza la restaurammo e.... fatto il primo giro.... me ne innamorai.... i desideri son fatti per essere realizzati, poco importava se avevo una fz 1000 nuova di zecca, la special 50 del 1982 era finalmente mia, ed io... perdutamente suo.

Modificato da poeta
ortografia
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9 ore fa, filipporace ha scritto:

 

Bisogna rientrare.      

Papá: Filippo te la senti?                                  Filippo:di fare che cosa? mamma sará già molto incazzata e sono le 4 di notte.                 Papá: portami a casa, accendi la Vespa e andiamo, ce la fai.

.....mi tremavano le gambe, ma la voglia di dimostrarmi capace agli occhi del genitore era forte. Inforchiamo la Vespa e chi prima fu il pilota idolo di un bambino, ora é il passeggero.   La poca distanza da percorrere fu una delle esperienze più esaltanti della mia gioventù.....in prima, aiutato dal mio papá per partire, ad una velocità di millemila kmh; almeno cosi mi sembrava. 

Giunti a casa ripongo la Vespa in garage....proprio dove aveva un suo posto, vicino ai poster di Edwige Fenech e Niki Lauda e me ne innamoro perdutamente e la osservo e la accarezzo con le gambe che ancora tremavano per l'espeeienza vissuta poco prima.

Da grande farò il meccanico😉  ed é proprio da quella Vespa, qualche anno più tardi, che iniziai a diventarlo. 

Non posso non commentare, un like non basta, 
100 like, 1000 like, 
L'hai scritta veramente bella. 😊. Poi "ieri si festeggiava" anche il tuo passaggio a grado superiore nel forum a Suppermod 😊.

Io volevo solo aggiungere che Il Race è anche molto disponibile a dare dritte e a venire in aiuto al ormai vecchio e scassato sottoscritto quando ne ha bisogno perchè purtroppo, non ho 4 braccia e non ho l'esperienza che ha lui.
Questa nota che ho potrebbe Forse sembrare una leccata ad occhi di qualcuno, ma non è così, perchè la voglia di far saper questa cosa era tanta e quale occasione se non questa in risposta al suo diario di bordo.
Eh sì, è giunto il mumeeento.

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1 ora fa, Bubu7 ha scritto:

Bella ragazzi , quando scocca la scintilla non te lo scordi mai, è una cosa che ti prende dentro l'anima è come innamorarsi . ❤

 

È amore vero e proprio.

Nel mio caso, nato come una semplice passione. Dai racconti del padre trialista e dallo zio endurista, non potei fare altro che appassionarmi al tassello. La voglia di sentir battere quei motori era più forte di ogni altra cosa, ma il bisogno di capire come funzionano è cresciuto in me come una semplice curiosità... fino a diventare oggi un lavoro a tempo pieno.

Ma, fratelli cari, quando capii che la cotta era amore vero?

Semplice, con la lontananza. Quella forzata e dolorosa lontananza che mi bloccò in sedia a rotelle per 3 mesi e con l’aiuto delle stampelle per altri 2 ... 

Avete mai provato quel senso di ripudio da una moto? Come se fosse stata sua la colpa della mia caduta? Per i primi mesi, fu così per me. È difficile da spiegare... è come essere aggrediti dal proprio cane, con un senso di abbandono obbligatorio verso la mia compagna di avventure...

Giorno dopo giorno, crebbe in me quel buco nero del distacco. Quella mancanza. Quel dolore. Impossibile dimenticare.

La mia prima esperienza con una Vespa fu anche la mia prima volta della mia “seconda vita” dopo l’incidente.

Il vero amore è anche questo. Risalire in sella.

La Special di mio padre mi guarì. E non solo..

Mi fece tornare sulla mia Husky più forte e più consapevole di prima.

Grazie mille ragazzi per aver condiviso la vostra prima volta. Grazie davvero❤️

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Nella calda e soleggiata Sicilia,

Immaginate un rurale paesino di periferia dove ci sono ancora alcune strade polverose perchè non asfaltate (lo ammetto, non sono un ragazzino di primo pelo), paesino di un migliaio di abitanti circa.
Ci sono due ragazzini circa dodicenni, io ed un mio amico coetaneo, che smontano e rimontano un pò tutto quello che gli capita a tiro, le nostre "vittime" preferite al momento sono le bici.


Una sera d'estate rimanemmo estasiati a sentire le storie del papà del mio amico che ci raccontava di quanto andava forte il suo "vespone" e dei salti di "decine e decine" di metri che riusciva a fare con esso, ad un certo punto gli chiesi quasi gridando com'è d'uopo per noi terroni: Zi Vito, e unnè su vespone? u ittao? (zio Vito, e dovè ora il vespone? l'hà buttato?)
Ma quannu mai! mi rispose; è dintra u pagghiaro! (è dentro il pagliaio), con il mio amico ci guardammo negli occhi, la notte non dormimmo, l'indomani di buon mattino fummo lì a recuperare il "vespone".
Era una farobasso, naturalmente non avevamo idea del suo valore, gli mancavano i fianchi, la marmitta, la sella, la cuffia motore, il serbatoio, ma mi ricordo perfettamente l'emozione nel vedere quella curva sinuosa del manubrio e quelle cromature ormai arrugginite, quel faro sul parafango, che posto strano per mettere il faro pensai.

Ogni giorno dopo la scuola le nostre attenzioni erano tutte per lei, la pulimmo, gonfiammo le gomme con la pompa a mano, spedivellando il motore girava, ottimo, gli pulimmo il carburatore con la benzina (a forza di soffiare con la bocca ci stavano venendo due mascelle così), per serbatoio usavamo una bottiglia in plastica con il tappo forato ed il tubo inserito, così piano piano finalmente arrivò il grande giorno dell'accensione e della prima corsa .....hihihihi.
Benzina rigorosamente agricola (che amichevolmente chiamavamo "rosso antico" per il suo colore, sembrava vino effettivamente) na avevamo a disposizione fusti interi, e miscela fatta ad occhiometro << mah, metticcillo un'anticchia di olio in più, sennò  AGGRIPPA >>.

Immaginate questo mostro senza marmitta...e...SENZA FRENI, si, perchè l'anteriore era grippato e a forza di tirare la leva si ruppe il filo, il posteriore credo che mancasse il pedale addirittura, comunque per rallentare piantavamo un colpo di prima, ed il bello è che il motore reggeva, non gli faceva un fico secco, e fortunatamente per noi che era una zona poco trafficata a quei tempi.

Diventammo il tormento del vicinato, un casino costante a sfrecciare su e giù per le strade, con le persone che si affacciavano fuori a gridarci di smetterla, una volta addirittura un anziano uscì con un secchio d'acqua che ci lanciò contro, solo che sbagliò a calcolare i tempi e fin che l'acqua usci dal secchio noi eravamo già sfrecciati, rimase a guardare la pozzanghera.

Fino a quando alcuni andarono a lamentarsi con i nostri genitori: ch'emo a fare cu sti azzuna? sta camurria avi a finire? chi cà un s'arraggiuna chiù pu burdello chi fanno! (che dobbiamo fare con questi ragazzini? questa "camurria" deve finire? che quì non si ragiona più per il casino che fanno!)

Finalmente i nostri genitori si decisero a sequestrarci la vespa (per il nostro bene soprattutto), non ricordo che fine fece, ma noi non ci fermammo più, oramai eravamo entrati nel tunnel, da lì iniziò la nostra malattia per i motori perchè le bici ormai non ci bastavano più.
Ci furono altri vecchi motorini, una Vespa special per me che mi diede mio nonno e che mio padre fece restaurare, Kart, auto (la mitica R5 turbo), ma come il Vespone...più nulla, indimenticabile, sopratutto quei tempi spensierati.........

 

 

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la mia prima volta che ho avuto modo di salire su una vespa avevo 8 anni, era la vespa di famiglia tramandata dal nonno di mio padre, a mio padre che andava sempre insieme a lui a caccia di uccelli sulle colline fiorentine in sella alla sua 50 special biancospino.

da quando ne ho memoria l'ho sempre vista in garage della nonna accanto a una cosa brutta chiamata lambretta non ricordo il modello era una 150 dello zio.

Mio padre dopo la morte del nonno non la usava piu per lui era un ricordo e la accendeva 1 volta a settimana per non farla stare troppo ferma e faceva avanti e indietro nel vialetto di casa cosi un giorno mi disse vieni sali facciamo un giro.

abituato ad andare solo in auto in vespa mi sembrava di volare e avevo un po paura perche non mi ispirava fiducia, finito il giro come di consute la lasciava accesa ancora qualche minuto davanti al garage, cosi incuriosito comincio a toccare il pedale del freno la sella fino a quanto non tocco il cambio inserendo involontariamente la prima e facendo spiattellare la vespa sul bandone del garage(ahia) tempo 2 decimi di secondo mi arriva uno schiaffo che ricordo ancora oggi scudo e parafango tutti ammaccati bandone del garage con una fitta colossale, il mio primo danno su una vespa e la prima volta coincidono strano eh😅.

passano 6 anni faccio il patentino, finito l'esame corro a casa: babbo mi  ora mi compri l'rs50? risposta negativa per problemi tecnici familiari, allora mi dai la vespa? no quella non si tocca, e cosi per 1 anno sono stato ogni santo giorno a chiedere quella benedetta vespa ogni sera che mio padre rientrava da lavoro.

alla fine all'età di 15 anni acconsente a darmi la vespa in men che non si dica fatta l'assicurazione prendo la vespa e parto a tuta velocità peccato che erano solo 40 orari.

adesso quella vespa comprata nel 1971 dal mio bisnonno è ancora in garage ha cambiato colore e si chiama DANNAZIONE(DAMNATION) di cui c'è la discussione qui sul forum.

è iniziato tutto da mio padre per un ricordo e alla fine ci siamo ritrovati con una passione sia per me che per mio padre, nel 2017 sono riuscito a trovare a gratis una seconda special che ho regalato a mio padre e ha rifatto tale e quale a quella del nonno. e ad oggi nonostante mille difficolta le vespe vengono tenute come diamanti.

Questa per me è la Vespa l'unica cosa che mette daccordo tutti o quasi

vespa bianca 1.jpg

Modificato da Lop1994
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Tutto ebbe inizio nel 2007,io avevo 11 anni, quando in un angolino coperta da un telo impolverato e sommersa di oggetti inutili uno specialino 3 marce del 72 colore bordeaux ferma dalla bellezza di 18 anni usata da mio padre prima e da tutti i suoi fratelli dopo. 

E stato amore a prima vista 

Lo so, era brutta,mio zio era saltato in un fosso, lo scudo non esisteva più, le pedane erano rimaste offese, la marmitta manco c'era. 

Allora dopo la scoperta corsi da mio padre, gli chiesi se era possibile rimetterla in sesto senza fretta.

E così iniziarono i lavori. 

Un giorno tutto questo fini.... 

Mii padre all'età di 48 anni prese un infarto.. Io avevo 12 anni e la vespa rimase nuovamente abbandonata dove era stata per 20 anni 

Passato un po' di tempo decisi di prendere coraggio e rispolverare la vespa 

Iniziai così il mio restauro in solitaria. Essendo l'unico maschio della famiglia. 

Dopo la bellezza di 4 anni 

Tanti sacrifici, mille dubbi, problemi di montaggio la vespa nera era pronta ai posti di partenza. Nera con i particolari azzurri come voleva mio padre 👍

Il giorno della prova su strada fu un emozione dalla prima alla terza marcia, da 0 a 40 km/h

E da lì è nato l'amore

Ora sono arrivato al punto di avere 3 special 

2 vespa l è un px 125 

E diventata una mania 

Scusate e la prima volta che scrivo la mia esperienza con la vespa 

Nessuno di chi mi conosce sa la mia vera storia 

 

Ps sul parafango posteriore sopra lo scarico c'è un adesivo con il nome di mio padre 👍

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