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Grecia arrivo!


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Come già preannunciato, domani partirò per andare in Grecia con la cara et3 che neanche un mese fa mi ha portato in giro per l'equivalente di 2700km.

che dire, se appena tornato già penso a ripartire, significa che l'esperienza passata è stata straordinariae son pronto per farne un'altra pari alla precedente.

Le tappe saranno pienza-ancona patrassa-corinto corinto-atene e ritorno.

Voglio letteralmente portare la vespa SULL'OLIMPO, dove merita di stare.

A presto ragazzi, dovrei tornare per il 19, giusto in tempo che godermi la "fine del mondo", come dice qualcuno!

Ciau!

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Samuele Cesaroni, Kosmic Kart / TM #21

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bhè.... anche da qua ho fatto ritorno. le ruote della mia et3 hanno girato per l'equivalente di 914 km.

A livello emotivo, è stato il viaggio più impegnativo che abbia fatto.. la grecia, soprattutto atene, purtroppo navigano in condizioni da terzo mondo. ma andiamo con ordine, sarebbero tante le cose che vorrei dire ma farei un poema che non avrebbe fine.

perchè questo viaggio?

perchè i miei giorni di ferie dal ristorante li voglio sfruttare cosi, credo che sia oramai il mio stile di vivere una vacanza. vespa, strada, paesi sconosciuti e nessun obbligo, totale libertà, questi sono gli ingredienti per rendermi felice.

perchè la grecia?

bhè, risposta semplicissima. provate ad immaginare! i km che avrei percorso fino ad atene non sarebbero stati molti (247 da pienza ad ancona, poi 220 da patras ad atene, fermandomi a korinthos per 1 notte), quindi l'impegno direi che in teoria doveva essere più contenuto rispetto al precedente viaggio. niente di piu sbagliato, anzi! poi spiegherò il motivo.

ma la vera volontà che mi ha spinto fino ad Atene, e qui lo urlo E' CHE VOGLIO PORTARE LA VESPA, IL SIMBOLO DELLA SEMPLICITA', DELL'ESSSENZA E DELLA MANIFATTURA ITALIANA, IL MEZZO DI TRASPORTO CON IL CUORE PIU' GRANDE DEL MONDO... VOGLIO PORTARE LA MIA SPENSIERATEZZA E L'INCOSCIENZA SOPRA A 2 PICCOLE RUOTE DA 10'', TIRATI AVANTI DA UN MOTORE 125CC DI 30 ANNI FA COSI' GENEROSO DA FAR INVIDIA ALLE HARLEY DAVIDSON DA 1600CC, mattarello VOGLIO PORTARE TUTTO QUESTO, LA MIA VESPA DOVE MERITA DI STARE.

SULL'OLIMPO.

ho smontato lo specchietto cromato e l'ho messo sullo zaino. sono arrivato fin lassù e gli Dei che dimorano sull'Olimpo mi hanno dato la loro benedizione, ne sono sicuro, l'ho sentito. è stato molto emozionante. ho rimontato lo specchietto sulla mia adorata sicuro di essere stato toccato da qualcosa di sovrumano, che si è risvegliato dopo migliaia di anni apposta per me.

 

la benedizione mi è servita per il viaggio di ritorno. descriverò tutto il viaggio nel prossimo post, adesso lascio qualche foto, a voi i commenti... spero che vi piacciano. e ricordate, con la volontà si può arrivare dappertutto. ma non sarà un ragazzo di 22 anni che deve insegnarvi qualcosa, questo già lo sapete.

 

Il viaggio si chiama La VespAcropoli.

 

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Samuele Cesaroni, Kosmic Kart / TM #21

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Le mie valutazioni sul viaggio sono estremamente positive...

son partito martedi 11 alle 8 da casa mia, termometro che segna -2, strada completamente gelata fino a perugia mammamia! poi le cose migliorano, dopo perugia per sbrigarmi prendo la superstrada che mi porta a fabriano, frasassi, jesi e infine ancona sotto ad un bel sole. dentro il porto di ancona.... cado. che busso! una rotaia del treno mi ha inghiottito la ruota davanti ed io sono infilato giù di muso. un piccolo rigo nel parafango, uno nel bordo cromato e lo sterzo storto. mattarello. entro in nave e con metodi molto efficaci addrizzo lo sterzo, la vespa è come prima ma che spavento!

il viaggio in nave è stato tranquillo, ho avuto molto tempo per riflettere e riflettere non sempre fa bene, m'è incominciato a prendere il timore non so di cosa, forse della lontananza (non fisica, ma "di testa") in quanto la grecia è un altro mondo rispetto al nostro: scrivono in modo diverso, per fare un esempio e le indicazioni stradali non sempre son state semplici. mi sono incominciato a domandare "ma dove sto andando?" poi naturalmente arriva il giorno dopo ed è un'altra storia.

scendiamo dalla nave con una cautela mai vista prima, per controllare che tutto fosse ok, conscio del fatto che in quelle lande di aiuto sarebbe stato difficile trovarlo in caso di necessità. km da fare 230, direzione korinthos. indicazioni in greco e in inglese. che culo. la strada da trovare è semplice, la numero 8 chiamata la old national road. la inforco e attraverso piccoli paesi caratteristici di questa penisola, il mare costantemente sulla sinistra, le montagne che mi sovrastano sulla destra. però c'è qualcosa che non va. intorno a me non vedo niente di positivo, è questo il fatto. io sapevo che sarei andato in un posto che soffre la crisi, in cui la vita è difficile, in cui ci sono molti immigrati.

la strada è asfaltata si fa per dire, ma uno sterro che porta al pollaio è migliore di quella. in mezzo alla strada ci sono cani morti, ne ho contati almeno 5. in un tratto ho dovuto letteralmente fare lo slalom tra i copertoni di camion scoppiati. poi i pali della luce nelle fossette, cassonetti dell'immondizia ribaltati e immondizia dappertutto, ma peggio ancora cosa c'è? macchine che sfrecciano impazzite per quelle curve e buche, senza paraurti, senza targa, senza fari, colui_il_quale mio..... addirittura dopo Egio c'è un camion preso fuoco chissà da quanto. case distrutte. ok, basta non elenco altro forse è meglio! questo non è il posto dei miei sogni, ma bisogna essere forti ed andare avanti. al calar del sole arrivo a korinthos, trovo un hotel niente male proprio sul corso principale per 40 euro, lo prendo anche perchè ha il parcheggio della città proprio dall'altra parte della strada, e la notte è custodito. vi dico, korinthos è una cittadina molto piacevole, ha delle belle vie commerciali ed i un pub, tra la partita di "giuoco di gente pettinata che corre su un campo plastico" e una birra ho mangiato il waffle più buono della mia vita. la mattina dopo conosco il figlio del proprietario, simpaticissimo e curioso riguardo il mio viaggio, ci scattiamo un paio di foto e 2 risate. ho bisogno di un pò di supporto, e questo è l'ideale... la mia vespa riposa al sicuro, io sono tranquillo e il custode del parcheggio non vuole i 6 euro della sosta, perchè gli sto simpatico, io e la vespa dice "are made one for the other". heheeheeh!!!

però le belle notizie devono ancora arrivare. qua vanno in giro tutti senza casco, e perchè io con questo sole (15°) devo tenerlo???????

vi rendete conto che bellezza andare senza casco in un posto che neanche conosco? per sicurezza vado da un poliziotto e gli domando se in grecia l'utilizzo del casco è obbligatorio.

arriva la tragica risposta, nel prossimo post spiegherò come mai "tragica", per me. mi dice "Sì, qua è obbligatorio. Però, si può scegliere se metterlo oppure no."

lascio a voi le riflessioni, scrivo l'altra metà domani sera...

ciao, sam.

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Samuele Cesaroni, Kosmic Kart / TM #21

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  • Moderatore

Le mie valutazioni sul viaggio sono estremamente positive...

son partito martedi 11 alle 8 da casa mia, termometro che segna -2, strada completamente gelata fino a perugia mammamia! poi le cose migliorano, dopo perugia per sbrigarmi prendo la superstrada che mi porta a fabriano, frasassi, jesi e infine ancona sotto ad un bel sole. dentro il porto di ancona.... cado. che busso! una rotaia del treno mi ha inghiottito la ruota davanti ed io sono infilato giù di muso. un piccolo rigo nel parafango, uno nel bordo cromato e lo sterzo storto. mattarello. entro in nave e con metodi molto efficaci addrizzo lo sterzo, la vespa è come prima ma che spavento!

il viaggio in nave è stato tranquillo, ho avuto molto tempo per riflettere e riflettere non sempre fa bene, m'è incominciato a prendere il timore non so di cosa, forse della lontananza (non fisica, ma "di testa") in quanto la grecia è un altro mondo rispetto al nostro: scrivono in modo diverso, per fare un esempio e le indicazioni stradali non sempre son state semplici. mi sono incominciato a domandare "ma dove sto andando?" poi naturalmente arriva il giorno dopo ed è un'altra storia.

scendiamo dalla nave con una cautela mai vista prima, per controllare che tutto fosse ok, conscio del fatto che in quelle lande di aiuto sarebbe stato difficile trovarlo in caso di necessità. km da fare 230, direzione korinthos. indicazioni in greco e in inglese. che culo. la strada da trovare è semplice, la numero 8 chiamata la old national road. la inforco e attraverso piccoli paesi caratteristici di questa penisola, il mare costantemente sulla sinistra, le montagne che mi sovrastano sulla destra. però c'è qualcosa che non va. intorno a me non vedo niente di positivo, è questo il fatto. io sapevo che sarei andato in un posto che soffre la crisi, in cui la vita è difficile, in cui ci sono molti immigrati.

la strada è asfaltata si fa per dire, ma uno sterro che porta al pollaio è migliore di quella. in mezzo alla strada ci sono cani morti, ne ho contati almeno 5. in un tratto ho dovuto letteralmente fare lo slalom tra i copertoni di camion scoppiati. poi i pali della luce nelle fossette, cassonetti dell'immondizia ribaltati e immondizia dappertutto, ma peggio ancora cosa c'è? macchine che sfrecciano impazzite per quelle curve e buche, senza paraurti, senza targa, senza fari, colui_il_quale mio..... addirittura dopo Egio c'è un camion preso fuoco chissà da quanto. case distrutte. ok, basta non elenco altro forse è meglio! questo non è il posto dei miei sogni, ma bisogna essere forti ed andare avanti. al calar del sole arrivo a korinthos, trovo un hotel niente male proprio sul corso principale per 40 euro, lo prendo anche perchè ha il parcheggio della città proprio dall'altra parte della strada, e la notte è custodito. vi dico, korinthos è una cittadina molto piacevole, ha delle belle vie commerciali ed i un pub, tra la partita di "giuoco di gente pettinata che corre su un campo plastico" e una birra ho mangiato il waffle più buono della mia vita. la mattina dopo conosco il figlio del proprietario, simpaticissimo e curioso riguardo il mio viaggio, ci scattiamo un paio di foto e 2 risate. ho bisogno di un pò di supporto, e questo è l'ideale... la mia vespa riposa al sicuro, io sono tranquillo e il custode del parcheggio non vuole i 6 euro della sosta, perchè gli sto simpatico, io e la vespa dice "are made one for the other". heheeheeh!!!

però le belle notizie devono ancora arrivare. qua vanno in giro tutti senza casco, e perchè io con questo sole (15°) devo tenerlo???????

vi rendete conto che bellezza andare senza casco in un posto che neanche conosco? per sicurezza vado da un poliziotto e gli domando se in grecia l'utilizzo del casco è obbligatorio.

arriva la tragica risposta, nel prossimo post spiegherò come mai "tragica", per me. mi dice "Sì, qua è obbligatorio. Però, si può scegliere se metterlo oppure no."

lascio a voi le riflessioni, scrivo l'altra metà domani sera...

ciao, sam.

 

...Stai scherzando vero?? :fiu:D

MITCH.gif"Io so di non sapere, quindi so" 172is201310y.png
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Ripartiro da korinthos in direzione Atene, decido di non mettere il casco. quando mi ricapita di poter viaggiare sulla mia vespa, con un sole così forte a dicembre, in un paese che non conosco minimamente??? Stavolta si cambia però, montagne a sinistra, riva del mare a destra, addio peloponneso! mi godo i 90km con il vento che mi accarezza la faccia, riflettendo, tra le tortuose strade che conducono verso la più grande metropoli che abbia mai visto.

penso alla risposta di quel poliziotto e mi dico "ma per forza che qui c'è la crisi, basta guardarsi intorno, basta vedere come si comporta la gente per capire che c'è qualcosa di più profondo della crisi stessa. in questa terra le persone se ne fregano di tutto, non portano rispetto a niente, ho visto con i miei occhi quello che sto pensando. come potrebbero le cose andare bene economicamente se non c'è ordine e rigore nella mente? come quel poliziotto appunto, la legge del casco c'è... ma..... ma un mattarello, se c'è c'è va rispettata, punto. prova a non rispettarla in svizzera o austria, dove ero 1 mese fa, poi te lo danno loro. qui no, è tutto buttato là. le cose sembrano tutte a metà, e la gente se ne sbatte, gli va bene cosi. mors tua mita mea" ho pensato. in quel momento ero orgoglioso di essere italiano cacchio!

fra un cane morto e una casettina bianca a bordo della strada (una ogni 4 o 5 km, poi spiegherò... sono delle piccole case messe su un piedistallo a bordo strada che mi incuriosivano). arrivo in un grosso raccordo, strada a 4 file e auto che vanno come impazzite di qua e di là. dovrei esserci! qualche altro km e neanche senza accorgermene, sono nel centro di atene. già vedo l'acropoli, immensa e possente là sulla destra. io e la vespa però siamo un pò in difficoltà. la situazione per noi non è facile, c'è troppo casino in queste strade, le auto fanno da tappo, non lasciano spazi liberi, i motorini provano a passare dappertutto, anche dove non si può (risultato: auto rigate e urla) o cristo che bordello! le persone sui marciapiedi passano in mezzo alla strada come un ruscello passa su un fosso. povera vespa teniamo duro! con l'ausilio di 2 poliziotti dopo 15 minuti trovo il quartiere degli alberghi. il mio si chiama hotel appia

note positive: ha un parcheggio a pagamento,al coperto e custodito per la mia vespa proprio davanti.

 

note negative: è in un quartiere esclusivamente multietnico, non ha riscaldamento, puzza, è sporco, le camere sono occupate tutte da gente che incute molta paura, tipo avanti di galera. oioi!

 

per 20 euro ci dormirò 2 notti, insperatamente bene perchè i letti erano comodi.

colgo l'occaisone per visitare un pò il centro di atene, che per ora mi ha deluso ma.....

 

bhe domani scriverò tutto il resto :fiu

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Samuele Cesaroni, Kosmic Kart / TM #21

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...ma la sera stessa ad Atene comincio a pensare davvero di non essere a mio agio. la città è tenuta malissimo, sporcizia e casino dovunque, per fortuna il mio albergo è vicino al centro -monastiraki, sintagma square e omonia square- dove le cose sembrano migliorare. passo la serata per le vie del centro e la mia opinione migliora, per la prima volta da quando ho messo piede in grecia c'è atmosfera natalizia e questo è buono. lassù a 200mt c'è l'Olimpo. domani ci andrò, son venuto per questo!

son rientrato in albergo facendo la passeggiata più terrificante della mia vita, passando ben vestito a mezzanotte in quartieri dove barboni e zingari dormivano sotto le logge, e i cinesi mi guardavano con aria sospetta; alcuni turchi (credo, là ne è pieno) mi si avvicinano per dirmi qualcosa che...... BOHH!!!!!!!!! sguardo fisso in terra e andare. per me andar a dare la buonanotte alla mia vespa che riposa in un garage custodito, umidissimo ma sicuro, è un sollievo. le racconto tutto e le accarezzo il contachilometri come segno di ringraziamento, perchè se sono in questa parte di mondo, a sfidare me stesso e la vita, è soprattutto merito suo. grazie chicca.

le smonto anche lo specchietto cromato, con la promessa di portarlo lassù nell'olimpo dentro lo zaino, cosi anche lei potrà raccontare e vantarsi di essere l'unica (ne sono sicuro) ad essere stata toccata dagli Dei. ed il giorno dopo, immancabilmente, vadò sù in cima a godermi questo spettacolo, meraviglia delle meraviglie. l'acropoli di atene, dove è nata la civiltà e la democrazia, dove si narrano miti e leggende di Zeus, Atena e Poseidone, Apollo e Mnemosine, stare qui dopo aver letto la Teogonia di Esiodo fa accapponare la pelle. ho fatto bene a venire fin qui, ne sono convinto ora più che mai. ma ahime, mi affaccio dalle mura e sotto di me c'è una città disordinata, caotica, piena di inquinamento e problemi dove la gente se ne frega di tutto, non porta rispetto... neanche a ciò che gli avi dei loro avi hanno costruito. quella città là sotto non è figlia degli Dei, l'acropoli è un altro mondo rispetto a tutto il resto. io ora sono in questo mondo e mi rendo conto di voler essere qui e da nessun altra parte. la città ai miei piedi non mi attira per niente. passa il pomeriggio, passa la sera in un ristorante dove 3 tipi suonano musica tipica, con un banjoo una chitarra e un violino, sono fantastici e mi mettono di buon umore, forse di più. mi incantano con quei canti allegri e spensierati, questo è quello che mi ci vuole.la mia ultima sera ad atene la passo tranquillamente, e vado a letto felice ma con una paura nascosta dentro di me, che piano piano zitta zitta sale sempre di più. domani dovrò tornare a patras, 240km lontana ed imbarcarmi per ancona alle 17.00, devo rifare ancora quella maledetta strada che mi hanno detto, è la strada con il più alto tasso di mortalità della grecia. shifosa old national road.

a domani!

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Samuele Cesaroni, Kosmic Kart / TM #21

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finisco il racconto del mio viaggio.

E' mattina, ho dormito ancora bene e per fortuna sono vivo. non materialmente, ma mentalmente intendo! uscire da atene sinceramente mi sta pensiero, non vi immaginate il casino di quelle strade. ok, tempo di prepararmi, pagare quell'hotel che m'ha fatto quasi ribrezzo (e tempo di conoscere anche un ragazzo che è rimasto estasiato dal mio viaggio e dalla mia vespa, tant'è vero che mi ha aiutato anche a caricarla!) che sono già in strada. prendere la n.8 direzione korinthos è stato facile devo essere sincero, che culo. in 20 minuti son fuori dal centro e il cielo è coperto ma freddo non fa. son contendo di lasciarmi questa esperienza alle spalle, la vespa va benone e ho il -quasi pieno- nel serbatoio, più 2 litri di miscela nella stagna di scorta. dopo 70 km percorrendo la strada con il tasso di mortalità più alto di tutto il paese, incontro 2 motociclisti che mi fanno cenno di fermarmi. là le moto in verità sono gli scooter da 125cc o 110cc. sono simpatici veramente, hanno molta stima della vespa e vogliono a tutti i costi fare delle foto per il loro motoclub. wow penso, mi fa piacere incontrare gente così. riparto carico e con il sorriso stampato sulla faccia, passo korinthos e dopodichè comincia quella che io credo sia stata la parte più allucinante del viaggio. dico allucinante perchè i miei battiti cardiaci son sicuro che hanno raggiunto dei picchi di 200rpm!

cosa succede?? succede che dopo korinthos mi accorgo di aver preso la new national road (è una superstrada) che passa di fianco alla n.8 che avevo fatto all'andata. premetto che entrambe portano a patras, quella che ho preso io è più veloce e diretta, mi evita i paesi e le curve, inoltre passa proprio accanto al mare. a patras mancano 120km, quando mi entra la riserva. penso subito ad uscire da quella superstrada, ma c'è un problema molto grosso. non ci sono uscite da almeno 20km per le altre strade. non ci sono distributori, e cristo, non ci sono neanche piazzole. non scherzo! alcuni cantieri abbandonati costringono camion e auto a viaggiare sparati su una sola corsia, e io sono li intrappolato senza potermi fermare. ci dovrà essere un'uscita penso, per forza. dopo10 km neanche l'ombra, e per mettere miscela devo fermarmi dietro a un cespuglio proprio a bordo strada, con le auto che mi passano a 2 metri a 100 all'ora e i camion... uguale. mattarello devo sbrigarmi ad uscire da qui.maaa..... vado a prendere la stagna in mano ed ecco che il mio cuore va sù all'impazzata, comincio a tremare e sudo freddo. se avessi avuto una rottura improvvisa sarebbe stato diverso, ma restare in quella maledetta strada senza benzina non lo accetto. la stagna che ho in mano tiene si e no mezzo litro di benzina. capisco che se non trovo un'uscita sono completamente fottuto e a patras manca moltissima strada. calo giù la miscela fino all'ultima goccia, decido di ripartire e di pregare. già ripartire da questa "piazzola" non è semplice, e il rischio che qualcuno mi centri è molto alto. ma riesco a sgattaiolare e a rimettermi in corsia. l'andatura è 1/4 di gas, 4600 giri/min. ho levato la riserva perchè vogio essere avvertito quando mi entra di nuovo, e dopo 10 km neanche, eccola li, di nuovo lei. comincio ad incazzarmi con la grecia e le sue stramaledette strade. ma come è possibile, un distributore, un'uscita, neanche una piazzola???????? sono CHIUSO qui dentro e tra neanche 20km sarò anche fermo. immaginate la sensazione? se ci ripenso, la adoro. completo terrore, ma vi assicuro che sono quelle emozioni che restano dentro e fanno crescere, trovarsi persi senza via d'uscita è una cosa da vivere. ma momentaneamente sono incazzato di brutto e le preghiere non giovano. dopo 15 km dietro ad un curvone verso destra................................... un rettilineo che si snoda fino all'orizzonte, senza vie d'uscita, che prosegue inesorabile e infinito. non ce la faccio più, urlo a tutta voce testuali parole "MA COME mattarello E' POSSIBILE CHE IN QUESTO POSTO NON CI SIA UNA COSA A VERSO!!! MA CHE mattarello DI STRADA E' QUESTA PORCA Benefattrice!!!! ACCIDENTI A QUANTI SIETE MALEDETTI!!!"

ho urlato cosi forte che qualcuno lassù, mi ha sentito. la mia voce è risuonata nell'alto dei cieli, e qualcuno apparentemente distratto si è ricordato che io esisto e ho bisogno di aiuto. finito il rettilineo e con la gola che mi fa male, vedo la cosa più bella che potessi vedere: un cartello blu che indica DERVENI a mt. 1500 (mi sembra) 1 km e mezzo ancora, dobbiamo farcela. la mia mente è ossessionata e inizio a pensare che quel cartello portasse in un'altra superstrada.

invece no, colui_il_quale mi ha fatto uscire da quello schifo di new national road. derveni è lì davanti a me e trovare un distributore sarà come bere un bicchier d'acqua.

 

 

:fiu

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Samuele Cesaroni, Kosmic Kart / TM #21

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