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Il carter pompa e il rapporto geometrico di precompressione


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Ho modificato il post e scritto tutto qua per evitare problemio disguidi da parte dei gestori del sito

 

Ciao a tutti vi linko 4 rigghe scritte da me, dove spiego il carter pompa, come sfruttarlo al meglio e il suo rapporto geometrico di precompressione..

 

 

Il carter pompa viene chiamato cosi per la sua caratteristica ed il suo comportamento come una vera e propria pompa.

Il suo corretto lavoro di pompaggio è determinato da vari fattori, da tenere sempre in considerazione per via della loro importanza.

In questa pagina viene spiegato come trarre il massimo dal proprio carter pompa, adattandolo al gruppo termico che si desidera utilizzare.

Ho sempre sentito da parte di chi elabora i cosiddetti blocconi 180, che vengono considerati dei polmoni, o meglio una palla al piede per via delle poche potenzialità che il motore offre anche dopo l’adozione di un gruppo termico di derivazione kartistica, dove, la casa produttrice dichiara una cavalleria di base al quanto più elevata di quella data effettiva se montata su un blocco runner 180 o similare…..

 

La Componente CARTER , avente un GT adattato o anche proprio, non avrà mai una forma e volume tale da poter sfruttare al meglio sia la cilindrata del gruppo termico che la sua caratteristica di pompaggio, quindi si ricorre ad una piccola ma grande formula, quasi identica a quella per calcolare il rapporto di compressione del cilindro, facendo però un procedimento simile ma calcolando il rapporto pressione volume al carter, dando cosi la giusta volumetria, proporzione e ovviamente pressione e depressione per far si che gran parte della miscela aria benzina con le giuste proporzioni alimenti correttamente il gruppo termico.

 

Ecco a voi la piccola ma grande formula.

 

Vc+VCm

E=--------------

VCm

 

dove:

 

Vc= cilindrata;

 

VCm = al volume della camera di manovella con pistone al PMI ;

 

E= al rapporto geometrico di precompressione;

 

 

Tutti voi sapete che, al diminuire del volume della camera di manovella con l'adozione di volantini discoidali pieni per alberi a gomiti, riporti di stucco e altre soluzioni simili, fanno si che la pressione, anzi la precompressione aumenti, aumentando di fatto la quantità di miscela e la pressione introdotta nel cilindro:

 

Bene, ma di quanto deve aumentare questa pressione?

Quanto deve essere il volume della camera di manovella?

 

 

La pressione o ancora meglio il Rapporto Geometrico di Precompressione deve oscillare da un massimo 1,5 ; ad un minimo di 1, oltre ad un certo valore non solo non si guadagna nulla, ma addirittura le prestazioni vengono a peggiorare. Durante la fase di lavaggio, grazie al sistema di scarico che fa arrivare al cilindro una vigorosa onda negativa nel campo dei regimi in cui è accordato, dalla camera di manovella, viene richiamata, attraverso i travasi, una quantità di carica maggiore di quella che il carter pompa potrebbe inviare. Una camera di manovella molto piccola può diventare controproducente, in quanto conterrebbe una quantità inferiore di miscela aria/benzina di quanta ne contenesse una di maggior volume. E' anche detto che nei motori ad immissione lamellare, non è facile ottenere una camera di manovella di capacità ridotta, a casua del vano pacco lamellare di notevole dimensione.

 

Detto questo possiamo fare un breve esempio:

Se un monocilindrico 125cc , la sua camera di manovella ha una capacità di 300cc, il rapporto di precompressione è pari a 1,416.

 

Infatti 125+300=425 ---> 425/300=1,416

 

 

Ovviamente di tutto questo può anche accedere il caso inverso, cioè che nell’adattare un gt al carter si rilevi che la volumetria della camera di manovella sia inferiore e quindi invece di ridurla bisogna ampliarla ricorrendo alla barenatura.

 

 

 

 

 

 

Come misurare la volumetria

 

 

Misurare la volumetria della camera di manovella è molto semplice da un certo punto di vista, ma da un certo punto no:

 

La misurazione può avvenire posizionando il pistone al MPI e con una borretta graduata piena di benzina e olio ( nella giusta percentuale per come dovrebbe alimentare il motore) e riempire la camera di manovella.

 

Fino a qui tutto molto semplice, ma inizia qualche dubbio concettuale "almeno per quanto riguarda me":

 

Il mio dubbio: Come riportato su tutti i libri di tecnica del motore, è che per misurare la volumetria bisogna portare al PMI il pistone. Se facciamo caso, ci accorgiamo che in questo modo avviene l'apertura delle luci e i tutta la miscela introdotta sfocia nel cilindro, quindi conviene tappare i travasi con una guarnizione fatta in casa con il solo foro dello stesso diametro esterno della camicia senza luci. Li sorge il mio grande dubbio: ma fancendo cosi ottengo si la volumetria della camera di manovella senza sfociare nel carter con il pistone al PMI, ma è anche vero che non sarà mai la volumetria effettiva, perche nella realtà quando il pistone sale dal pmi al pms, chiudendo le luci, aspira si nella camera di manovella che ha la sua volumetria, ma è anche vero che la miscela facendo il suo ingresso occupa qualsiasi spazio che trova, compreso anche i condotti di alimentazione del cilindro che noi abbiamo tappato alla base nel modo spiegato dai manuali, ....quidi la mia soluzione è quella di considerare anche il loro volume......

Ps. questa mia considerazione "Teoria "sulla volumetria dei condotti di alimentazione del cilindro è puramente teorica e non testata quindi non prendetela in considerazione. Aggiornerò a breve questa mia teoria effettuando test pratici con diagrammi anemometrici per vedere se il concetto è esatto.

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la massima compressione primaria del carter pompa viene raggiunta in fase di "tutto chiuso", cioè non basta tenere conto del pistone e dei travasi, ma anche della valvola rotante, se c'è...se non c'è, viene raggiunta in un istante molto vicino alla riapertura dei travasi in fase discendente del pistone, ma anche in questo caso dipende da qualcos'altro, cioè dallo scarico e dall'entità del risucchio di un eventuale espansione. Detto questo, il volume da considerare è quello occupato dai gas anche dentro i condotti dei travasi e fin sotto il cielo del pistone. il rapporto di precompressione, che io sappia, dipende da molte cose, anche dalla tipologia del cilindro, cioè varia se questo è fatto per lavorare con alte o basse quantità di gas, e se questa quantità di gas predilige la pressione o la velocità del flusso...insomma, dire che può variare da 1 a 1,5 mi pare un po' generico...bisognerebbe capire in base a cosa ;-)

per me bisogna "costruire tutto intorno al cilindro, andare a considerare la differenza di aree tra la luce e il travaso, quindi capire COME lavora, e poi agire di conseguenza sul carter, eventualmente riempiendo l'albero o altro... :roll:

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Ospite tecnofalc

devo dire che ho sentito chi mi ha detto che il rapporto del carter pompa è proprio tra 1 e 1,5 come detto dal nostro amico...

 

avevo sentito o letto che per misurarlo si usava un pistone forato sopra per immettere l'olio o il liquido miscela + olio...

 

per il rapporto effettivo è la stessa cosa del RC in testa, ovvero se io so che il mio motore ha un RC di 12/1 esso è alquanto impreciso, perchè quello è detto "geometrico" ma effettivo es a 5000 giri non ho 12 ma avrò non so 8, 9, alla coppia max del mio motore è capace di superare i 12 geometrici e arrivare anche oltre, proprio per l'infinità di fattori tra cui travasi cilindro, fasi, espansione, tipo di aspirazione eccetera, così anche se so che il mio motore ha un RC geometrico di 12/1 resta un dato puramente indicativo, ma che comunque serve per capire come siamo messi in linea di massima come RC

 

così dovrebbe essere l'RC del carter pompa....

 

per il calcolo dei travasi potresti fare un calcolo approssimativo, caloclare una media, per esempio tappare le luci e versarci del liquido, andandoci vicino qualcosa si può ottenere quanto liquido possono contenere i travasi...

 

certo sono operazioni che richiedono tempo, forse io piuttosto che dedicare tempo lì penso a limare..

 

in ogni caso questo dell'RC del carter è un discorso interessante già che ho sentito anch'io qualcosa al riguardo...

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la massima compressione primaria del carter pompa viene raggiunta in fase di "tutto chiuso", cioè non basta tenere conto del pistone e dei travasi, ma anche della valvola rotante, se c'è...se non c'è, viene raggiunta in un istante molto vicino alla riapertura dei travasi in fase discendente del pistone, ma anche in questo caso dipende da qualcos'altro, cioè dallo scarico e dall'entità del risucchio di un eventuale espansione. Detto questo, il volume da considerare è quello occupato dai gas anche dentro i condotti dei travasi e fin sotto il cielo del pistone. il rapporto di precompressione, che io sappia, dipende da molte cose, anche dalla tipologia del cilindro, cioè varia se questo è fatto per lavorare con alte o basse quantità di gas, e se questa quantità di gas predilige la pressione o la velocità del flusso...insomma, dire che può variare da 1 a 1,5 mi pare un po' generico...bisognerebbe capire in base a cosa ;-)

per me bisogna "costruire tutto intorno al cilindro, andare a considerare la differenza di aree tra la luce e il travaso, quindi capire COME lavora, e poi agire di conseguenza sul carter, eventualmente riempiendo l'albero o altro... :roll:

 

Ciao, rispondo al tuo commento sperando di essere piu semplice possibile:

sei pienamente fuoristrada sul fatto di considerare il sistema d'immisione, perche: il sistema di'immisione, se si tratta di un disco rotante o di una valvola rotante puoi considerare i gradi di apertura totale sommando la fasatura della luce o finestrella e la fasatura del disco o della valvola, assieme al diemtro della luce e al range di giri del motore puoi considerare solo la velocità d'immissione della miscela, la portata del condotto.....anche se il tempo di apertura della luce è di breve durata, l'immissione è aiutata e il riempimento della camera è aiutata dalla diferenza di pressione tra l'atmosfera e la camera di manovella, ma appena la camera si satura cioè la pressione interna è uguale a quella esterna non entra piu nulla......questo è da tenere in considerazione per quanto riguarda motori sovralimentati, e non per il nostro caso che l'immissione è data solo per fattori fisici inerziali e non meccanici fornzati.

 

Per quanto riguarda il cilindro, la vera e propria pompa lo fa il pistone nella sua discesa, l'unica massa che comprime è uguale al suo volume, quando tu hai parlato che bisogna considerare anche sotto al cielo del pistone, è gia considerato quando si va a sommare il volume della cilindrata con il volume del carter pompa, non è da considerare lo scarico in quando esso influenza solo come onda che puo solo influenzare e risuonare all'interno della camera di manovella con un volume fisso nel momento in cui valvola, disco o lamella è chiusa, anzi per l'immissione lamellare si sfrutta questo fattore per anticipare qualche grado l'apertura.

 

spero di essere stato semplice

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devo dire che ho sentito chi mi ha detto che il rapporto del carter pompa è proprio tra 1 e 1,5 come detto dal nostro amico...

 

avevo sentito o letto che per misurarlo si usava un pistone forato sopra per immettere l'olio o il liquido miscela + olio...

 

per il rapporto effettivo è la stessa cosa del RC in testa, ovvero se io so che il mio motore ha un RC di 12/1 esso è alquanto impreciso, perchè quello è detto "geometrico" ma effettivo es a 5000 giri non ho 12 ma avrò non so 8, 9, alla coppia max del mio motore è capace di superare i 12 geometrici e arrivare anche oltre, proprio per l'infinità di fattori tra cui travasi cilindro, fasi, espansione, tipo di aspirazione eccetera, così anche se so che il mio motore ha un RC geometrico di 12/1 resta un dato puramente indicativo, ma che comunque serve per capire come siamo messi in linea di massima come RC

 

così dovrebbe essere l'RC del carter pompa....

 

per il calcolo dei travasi potresti fare un calcolo approssimativo, caloclare una media, per esempio tappare le luci e versarci del liquido, andandoci vicino qualcosa si può ottenere quanto liquido possono contenere i travasi...

 

certo sono operazioni che richiedono tempo, forse io piuttosto che dedicare tempo lì penso a limare..

 

in ogni caso questo dell'RC del carter è un discorso interessante già che ho sentito anch'io qualcosa al riguardo...

 

guarda è simile come concetto, ma totalmente diverso come funzione, ti spiego meglio, quando calcoli il rapporto volumetrico al carter, quel dato geometrico, è veramente effettivo, diveramente dal RDC al cilindro che funziona un po diveramente , e ci sono due pensieri filosofici:

quello europeo, anzi italiano che è quello di misurare il rapporto ri compressione con pistone al pmi e considerando tutta la cilindrata, e quella giapponese dove viene considerata la sola volumetria che resta dal pistone alla testa quanso il pistone stesso abbia chiuso la luce di scarico.

 

bhe i giapponesi non hanno tutti i torti, anche perche non sappiamo precisamente con il nostro sistema qual'è l'immisione utile al cilindro, sappiamo quella d'ingresso che è pari alla cilindratama non sappiamo ne la quantità espulsa dallo scarico e nemmeno quella che rimane utile dopo che la luce di scarico viene chiusa, quindi da li il tuo concetto è perfettamente esatto su fatto del rapporto di compressione al cilindro che, all'aumentare del regime di rotazione si accorciano i tempi e diminusce la quantità utile rimasta a briciare nel cilindro, ma non puoi fare lo stesso paragone al carter pompa, perche non hai influenze e ne espulsioni dovuti ad altri fattori , ne termici e ne meccanici...

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Ospite tecnofalc

così tu dici che il RC del carter noo ha le stesse influenze del RDC della testa cilindro?

 

se così il dati motore 125 che hai postato come esempio sopra se risulta un RC del carter di 1,4 questo è effettivo non solo geometrico rispetto al RDC della testa cilindro...

 

quindi una volta che riusciamo a calcolare il RC del carter abbiamo un dato definitivo e effettivo a qualsiasi regime di rotazione siano 8.000 che 14.000 giri max, mi sbaglio?

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Penserò alla spiegazione, sathomy, ma per adesso sono ancora convinto che il sistema di ammissione e la fasatura di aspiraizone fanno la differenza. La "saturazione" del carter porta a diversi effetti con un valvola rotante o con un lamellare, persino con diversi spessori dlele lamelle, come è possibile che secondo te non cambi nulla, addirittura in funzione dei giri??? inoltre ci sono motori a valvola che hanno ammissione e travaso fortemente incrociati, dunque il carter si riesce a riempire bene solo ad un certo regime (come ha detto Alberto), altrimenti la sovrappresisone ai regimi più bassi porta solo a fenomeni di blowoff e fa diminuire effettivamente la pressione del carter, anche con un rapporto di precompresisone geometrico ideale...

 

mi rileggo bene tutto, vediamo se capisco dove vuoi arrivare... :roll:

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così tu dici che il RC del carter noo ha le stesse influenze del RDC della testa cilindro?

 

se così il dati motore 125 che hai postato come esempio sopra se risulta un RC del carter di 1,4 questo è effettivo non solo geometrico rispetto al RDC della testa cilindro...

 

quindi una volta che riusciamo a calcolare il RC del carter abbiamo un dato definitivo e effettivo a qualsiasi regime di rotazione siano 8.000 che 14.000 giri max, mi sbaglio?

 

 

si se si tratta valvola o disco, resto con il dubbio se si adotta illamellare anche perche pensandoci bene il lamellare va in risonanza ad un range di giri, ovviamente sappiamo che l'apertura è chiusura è gestita dalla poma del carter quindi ad ogni giro motore le lamelle hanno due movimenti, avanti e indietro, quindi a un range di ipotesi 10 mila giri le lamelle vibrano 20 mila volte, il vibrare e la saturazione è data dallo spessore e grandezza e ovviamente dal tipo di materiale, quindi credo che ma non metto la mano sul fuoco al momento della saturazione un po di pressione si perda per via delle lamelle mezze aperte e quindi un po di miscela, ma anche li non sappiamo quanto ne esce e quanto ne resta dentro, per saperlo ci vogliono i test anemometrici....

 

su questa parte di argomento ci aggiorniamo a test fatti. mi hai incuriosito su questo, appena posso faccio i test

 

per quanto riguarda valvola o disco, non temono l'influenza di nessuno quindi quando sono chiusi restano chiusi e tengono bene la pressione all'interno quindi influenza e perdite zero

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Penserò alla spiegazione, sathomy, ma per adesso sono ancora convinto che il sistema di ammissione e la fasatura di aspiraizone fanno la differenza. La "saturazione" del carter porta a diversi effetti con un valvola rotante o con un lamellare, persino con diversi spessori dlele lamelle, come è possibile che secondo te non cambi nulla, addirittura in funzione dei giri??? inoltre ci sono motori a valvola che hanno ammissione e travaso fortemente incrociati, dunque il carter si riesce a riempire bene solo ad un certo regime (come ha detto Alberto), altrimenti la sovrappresisone ai regimi più bassi porta solo a fenomeni di blowoff e fa diminuire effettivamente la pressione del carter, anche con un rapporto di precompresisone geometrico ideale...

 

mi rileggo bene tutto, vediamo se capisco dove vuoi arrivare... :roll:

 

ciao, non voglio arrivare da nessuna parte, sto solo rispondendo ai vostri commensti, anche io ho una teoria ma solo sul lamellare che ho mensionato due secondi fa, ma non posso assicurare nulla se non ho dati concreti in mano....

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Ospite tecnofalc
si se si tratta valvola o disco, resto con il dubbio se si adotta illamellare anche perche pensandoci bene il lamellare va in risonanza ad un range di giri, ovviamente sappiamo che l'apertura è chiusura è gestita dalla poma del carter quindi ad ogni giro motore le lamelle hanno due movimenti, avanti e indietro, quindi a un range di ipotesi 10 mila giri le lamelle vibrano 20 mila volte, il vibrare e la saturazione è data dallo spessore e grandezza e ovviamente dal tipo di materiale, quindi credo che ma non metto la mano sul fuoco al momento della saturazione un po di pressione si perda per via delle lamelle mezze aperte e quindi un po di miscela, ma anche li non sappiamo quanto ne esce e quanto ne resta dentro, per saperlo ci vogliono i test anemometrici....

 

su questa parte di argomento ci aggiorniamo a test fatti. mi hai incuriosito su questo, appena posso faccio i test

 

per quanto riguarda valvola o disco, non temono l'influenza di nessuno quindi quando sono chiusi restano chiusi e tengono bene la pressione all'interno quindi influenza e perdite zero

 

eh ma allora se mettiamo in conto le variabili del sistema di immissione, non possiamo dunque avere un dato certo di RC del carter, e diventa variabile esattamente come l'RDC della testa cilindro....

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Mi sembra abbasyanza chiaro dove vuole arrivare......parliamo di un dato che serve a proporzionare il volume del carter rispetto alla cilindrata a prescindere dalle altre variabili......

Forse qualche esempio sulla vespa funziona, vedi mamma polini....ti vende un kit lamellare con tanto di istruzioni sul raccordo ma a lavoro finito il risultato è un aumento del volume della camera di manovella e non di poco con tanto di guadagno.......

se non erro qualcuno ha provato al banco e a parità di motore (lamellare polini) montando un albero a volani pieni la potenza non migliora o meglio si notano picchi in determinati regimi ma la curva d'erogazione e coppia è migliore con volume maggiore.

Nei trofei velocità scooter la stessa polini aumenta il diametro della camera di manovella per permettere al motore di raggiungere regimi elevati.

Su qualche buona lettura dicevano che molti acquistano un nuovo pacco lamellare e pensano che la resa sia data dalle lamelle e i vari sistemi "speciali" per farle lavorare ma non sanno che il vantaggio arriva anche da una cuspide più raccolta, meno protesa verso il carter....auemnto di volume.......

be devo dire che l'argomento mi piace molto !

invito gli appassionati a riempire il post di saggia linfa.....sono assetato :lol:

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beh ragazzi il carter pompa è un particolare molto complesso,mi sono buttato a capo fitto su questa materia,ho studiato su molti testi ho fatto un sacco di esperimenti, l'unica cosa che ho riscontrato per certo che dicono anche i libbri è che in linea di massima un carter piccolo favorisce coppia a bassi giri e tali rimangono , mentre carter grossi spostano la potenza verso l'alto funzionando a regimi più elevati.i libbri parlano di teoria con motore fermo, non appena si mette in moto è finito tutto quello che abbiamo studiato.come diceva alberto e 2is i parametri cambiano quando il motore è in funzione,esempio un lamellare a delle aperture intermedie cioè non solo quando il pistone aspira dal PMI alPMS,ma avche durante la fase di travaso grazie all'onda di depressione che proviene dalla marmitta. ragionandoci su ho capito che anche il disco rotante può aprire alPMI sfruttando così l'onda di depressione fornita dalla marmitta,e non come dicono molti appena chiuse le luci di travaso.io in base alla mia piccola esperienza penso che sfruttando tutti i fenomeni di risonanza il carter pompa diventa secondario.poi dipende tutto dall'utilizzo del motore per alti giri conviene svuotare un po i carter, mentre per i giri più bassi,conviene solo sfruttare i vari fenomeni di risonanza. ATTENZIONE QUESTO é UN MIO PARERE IN BASE ALLA MIA ESPERIENZA; TUTTO DIPENDE DAI LAVORI CHE SI FANNO E COME SI FANNO.

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beh ragazzi il carter pompa è un particolare molto complesso,mi sono buttato a capo fitto su questa materia,ho studiato su molti testi ho fatto un sacco di esperimenti, l'unica cosa che ho riscontrato per certo che dicono anche i libbri è che in linea di massima un carter piccolo favorisce coppia a bassi giri e tali rimangono , mentre carter grossi spostano la potenza verso l'alto funzionando a regimi più elevati.i libbri parlano di teoria con motore fermo, non appena si mette in moto è finito tutto quello che abbiamo studiato.come diceva alberto e 2is i parametri cambiano quando il motore è in funzione,esempio un lamellare a delle aperture intermedie cioè non solo quando il pistone aspira dal PMI alPMS,ma avche durante la fase di travaso grazie all'onda di depressione che proviene dalla marmitta. ragionandoci su ho capito che anche il disco rotante può aprire alPMI sfruttando così l'onda di depressione fornita dalla marmitta,e non come dicono molti appena chiuse le luci di travaso.io in base alla mia piccola esperienza penso che sfruttando tutti i fenomeni di risonanza il carter pompa diventa secondario.poi dipende tutto dall'utilizzo del motore per alti giri conviene svuotare un po i carter, mentre per i giri più bassi,conviene solo sfruttare i vari fenomeni di risonanza. ATTENZIONE QUESTO é UN MIO PARERE IN BASE ALLA MIA ESPERIENZA; TUTTO DIPENDE DAI LAVORI CHE SI FANNO E COME SI FANNO.

 

ciao roberto, vedo che siamo della tessa regione..

 

guarda, per il cartergrande o piccolo, la la loro fdifferenza di tirare "coppia" ai bassi o agli alti è dovuto solo al fatto che:

il carter piccolo raggiunge gia dai bassi regimi la sua massima pressione, ovvio che un carter grande ha bisogno di un interzia e pressione maggiore, che è data dal pistone gradualmente all'aumentare il numero dei giri...

 

la differenza sta solo qua, che un carter piccolo tira ai bassi per via che la pressione all'interno si innalza presto, al contrario con un vano grande..

non fare la confusione con il disco rotante, il disco apre la feritoia solo per costrizione meccanica e non fisica come le lamelle.. con l'onda di ritorno puoi sfruttare solo per far svuotare il carter pompa tramite frontescarico, il disco in quel caso è inprocinto ad aprirsi, ma se fosse chiuso tale rimarrebbe

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m**c**a siculu sii ,compaesano concordo per il carter piccolo e grande ,come avevo detto con parole diverse.non sono daccordo che l'onda serve solo a svuotare .cosa succede se la feritoia del disco è aperta quando arriva l'onda di depressione dallo scarico?

 

scusa roberto forse nonc i comprendiamo, l'ho spiegato su a cosa serve, svuoti la camera di manovella, se noti ho scritto che è in procinto ad aprirsi, significa che è in fase di apertura assieme alle luci..

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m**c**a siculu sii ,compaesano concordo per il carter piccolo e grande ,come avevo detto con parole diverse.non sono daccordo che l'onda serve solo a svuotare .cosa succede se la feritoia del disco è aperta quando arriva l'onda di depressione dallo scarico?

 

aha ha scusa non avevo risposto, si sono di agrigento ma vivo in piemonte

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ciao a tutti!!

Una domanda a voi espertini!!!

Io monto un'albero a spalle piene con 130 polly con spalle da 87mm,

il fatto è che ho dovuto barenare a 88.3 per il suo alloggiamento!!

da quel che ho letto nelle vostre precedenti discussioni,ho potuto capire che piu il carter pompa è "pieno"

quindi con meno spazi vuoti,piu il motore tirerà ai bassi!!

Giusto??

ma per avere anche un pelino piu' di allungo,lo smussare sull'esterno le spalle dell'albero,porterebbe a quale miglioramento??

Piu ripresa

piu velocita in allungo o nulla???

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Argomento interessante e complesso,il nostro sathomy vecchia conoscenza di "ciaocrossclub" si fà subito notare...bravo benvenuto su et3!! :D

 

whe ciao luci, non mi fanculizzi su neuro? manchi sono tu :D:D:D

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ciao a tutti!!

Una domanda a voi espertini!!!

Io monto un'albero a spalle piene con 130 polly con spalle da 87mm,

il fatto è che ho dovuto barenare a 88.3 per il suo alloggiamento!!

da quel che ho letto nelle vostre precedenti discussioni,ho potuto capire che piu il carter pompa è "pieno"

quindi con meno spazi vuoti,piu il motore tirerà ai bassi!!

Giusto??

ma per avere anche un pelino piu' di allungo,lo smussare sull'esterno le spalle dell'albero,porterebbe a quale miglioramento??

Piu ripresa

piu velocita in allungo o nulla???

 

credo che sia proprio il contrario, più volume=bassi (leggasi AMT186), più alti=spalle piene (e non solo per questioni di volume)

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