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Jacopo90ss

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messaggi inviate da Jacopo90ss

  1. Dopo una lunga pausa torno a scrivere, i lavori sono andati avanti trovando anche delle occasioni sono finito per prendere un albero dexter corsa 53 Biella 105

    una sip ad anticipo variabile è tutto il resto del carlino necessario.

    quindi il motore una volta finito di montare sarà

    zuera srv

    albero dexter corsa 53 Biella 105

    narmitta vmc evo (secondo me ha un problemino sul collettore)

    accensione sip variabile

    27/69 fabbri

    cluster drt runner 17/20 con quarta sul secondario da 46

    e con questo ho chiuso il blocco poi non resta altro che cercare di far un collettore il più diritto è corto possibile con il suo 28.

    passando al telaio ho un manubrio modificato con pompa del px e forcella della et2, ho un po’ di difficoltà con questa. Comprando il canotto da inserire nella forcella per saldarlo non so che misure devo tenere, voi come avete fatto?

  2. 44 minuti fa, filipporace ha scritto:

    Andrebbe con un'erogazione diversa. 

     

    Sei in fase di ascesa....compressione scoppio e scarico li ha gia fatti; dal pmi in risalita del pistone subentra una fase di succhiaggio nel carter pompa, accentuata quando il pistone copre la luce di travaso si crea una colonna di fluido sotto di esso.  Dopo scoppio e scarico appunto passando dal pms in fase di discesa del pistone avviene la compressione di tale colonna; cioe sotto il pistone aumenta la pressione  ...al successivo scoprire la luce di travaso questa pressione creata al di sotto del pistone spinge la massa verso i condotti aperti...in questo caso( sotto al pistone) solo quelli di travaso perché l'asp a valvola occlude l'unico condotto accessibile. Ed il ciclo riinizia. 

    Si infatti io intendo proprio il momento in cui il pistone da pmi chiude la luce in canna. In quel momento nei carter si crea depressione che richiama la colonna d' aria dal caruratore, a mo di siringa (il buon succhiaggio 😁). Quello che intendo io è che se la valvola si apre quando ancora la luce in canna e parecchio aperta (io parlo sull' ordine da 5 gradi a salire), se c'è acora pressione nel carter pompa, questa ostacola l' entrata del flusso in entrata, ed in questo modo nel mio modo di pensare hai buttato 10° di aspirazione, perché 5° con luce in canna aperta, più altri 5° per far ripartire la colonna d'aria.

    Magari con un motore che gira in alto hai molti meno inconvenienti ma ad ogni modo di pensare sono sempre dieci gradi persi per strada.

     

    1 ora fa, shark ha scritto:

    Jacopo infatti la domanda che mi sono posto era se la valvola aprisse appena dopo la chiusura delle luci il motore sarebbe andato meglio?

    Poi ripeto questa è la mia esperienza secondo me togliendo quell'incrocio, dai al tuo motore la prontezza e la risposta che di suo avrebbe, neanche appena dopo... per quanto mi riguarda o nel momento esatto o appena prima per dar il segnale alla colonna di gas freschi di entrare (appena prima cioè 1° non di più)

     

     

     

  3. 1 minuto fa, shark ha scritto:

    Si un pelinino in effetti la luce in canna è aperta

    Sentì personalmente, sulla mia esperienza, ho sempre evitato. Per errore una volta arrivai ad avere la valvola che sia priva sette gradi prima che la luce si chiudesse, risultato prestazioni stroncate. Ho sempre cercato e portato il pistone a chiudere il travaso e segnare l albero (per tagliarlo) per far sì che aprisse in quel momento li un grado più o meno…

  4. 3 minuti fa, claudio7099 ha scritto:

    in questo che ho messo io non lo vedi il raccordo per la depressione ,in questo video è spiegato meglio e si vede anche il secondo raccordo per la depressione https://kartinghelpdesk.altervista.org/carburatore-membrana-1/

    capito, quindi in questo c'è il raccordo, ma in questo allora andrebbe creato un foro direttamente sulla staffa del collettore giusto?7d72e37b-d1e5-41a1-9efc-85169d7b4224.jpg

  5. 1 ora fa, claudio7099 ha scritto:

    basta mettere un raccordo sul portapacco o direttamente in camera di manovella e la depressione che si crea all'interno pompa la membrana che a sua volta spinge benzina quando serve ,hai mai smontato un decespugliatore ,funziona alla stessa maniera

    No… non ho mai smontato ne decespugliatore né motoseghe… ma al carburatore dove si attacca? Perché nel raccordo sopra ci va la miscela giusto? E il segnale il carburatore da dove lo prende?

  6. Ciao, io ti posso dare la mia esperienza, non avendo mai voluto mettere il 4 marce sulla L con le 3.5 

    personalmente ho un malossi 115 un po' rivisitato, un annetto fa avevo messo su una marmitta del marri (Payper k2 reverse) albero anticipato accensione vmc da 1.4 carburatore da 25 cambio originale con la 18/67 con pignone da 19, gps con il telefono 92 km/h e vermante molto divertente.

    successivamente dovetti rifare il motore perchè si ruppe un cuscinetto di banco, e visto che la vespa è di mi padre decisi per una cosa un po più silenziosa, quindi ritoccatina al cilindro e ho deciso per una sito siluro con mitraglia allrgata e 24/61 con pignone da 21 e qui siamo sugli 86 88 km/h 

    due motori diversi, ma divertenti entrambi

    qui ti dico solo la mia esperienza come ti ho detto, diciamo che se vuoi rimanere sul corsa corta io andrei sul malossi 115, non ho mai provato lo zuerino o i due vmc 100

    poi se vuoi passare al corsa lunga hai da ammattire meno eh

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  7. 2 ore fa, Architito2002 ha scritto:

    Come hai scritto io ho chiuso la camera di manovella per evitare che la rotazione dell’albero disturbasse l’immissione e/o il travaso…..scopiazzando da motori tipo kart. Per quanto riguarda la pressione nel carter pompa ci sono diversi fattori che entrano in gioco e li si potrebbe arrivare a delle conclusioni solo per via sperimentale sul uno specifico motore…… ripeto ci sono troppe variabili!!!!!!

    Provo ad elencarne qualcuna.

    Quando ai bassi regimi il pistone apre lo scarico i gas incombusti escono dallo scarico si crea depressione nel cilindro che riporta in parte gli stessi dentro il cilindro.(Infatti hai bassi il lavaggio nei due tempi è pessimo) Successivamente si aprono i travasi dove in camera di manovella c’è pressione positiva e nel cilindro facciamo quella atmosferica quindi con la differenza di pressione inizierà un moto dei gas da sotto il pistone a sopra attraverso i travasi e fin qui forse facile. Più aumento la pressione sotto il pistone è più velocemente la miscela passerà sopra, ma poi rimarrà lì o uscirà dallo scarico avendo tanto tempo per farlo?

    Proviamo ai medi quando entra in coppia. I gas di scarico escono si svuota il cilindro si crea la depressione e contemporaneamente si aprono i travasi. Abbiamo pressione positiva sotto il pistone negativa sopra e vai che la miscela sale su a vagonate e tra l’altro non avrà tutto questo tempo per uscire incombusta dallo scarico.

    Arriverà un momento, un regime di giri dove tutto “funziona” e si avrà il massimo dell’ intrappolamento della miscela: si raggiunge la coppia massima( dove si ha il rendimento massimo del motore , la massima accelerazione). Quindi anche qui la pressione in camera di manovella ha un ruolo importante che varierà il regime di coppia massima. Ma come ho scritto il rendimento poi dipende tanto dall’intappolamento di miscela e dal lavaggio del cilindro dai gas combusti!!!!

    Poi si passa agli alti dove i gas combusti escono dallo scarico ma nel mentre si aprono i travasi. Quindi avremo pressione positiva sotto e questa volta anche pressione positiva sopra!!!! Infatti parte dei gas combusti non andranno nello scarico ma proprio nei travasi. Questi incombusti probabilmente comprimeranno di più la miscela del carter pompa!! Quindi il travaso non inizierà quando le luci di travaso si aprono ma successivamente. Più aumentano i giri e dopo avverrà il travaso e meno miscela arriverà sopra. Fine del film, ecco raggiunto gli rpm Max. 
    Ma c’è da aggiungere che quella “botta” di pressione dei gas di scarico ad apertura travasi instaura, potrebbe instaurare, la risonanza della camera di manovella. Infatti abbiamo un volume a cui sono collegati dei condotti. Tipo la risonanza di Helmoheltz ……o come si scrive, che migliora drasticamente la portata attraverso i condotti……,,

    Non c’è calcolatore che riesce a simulare tutte queste variabili, e molti credono di aver trovato la quadra aumentando diminuendo semplicemente il volume. 
    Se poi si aggiungono le variabili di temperatura, fluidodinamica, espansione ( dove ci sono onde di pressione di ritorno….)
    Col piffero in risonanza che si trova una quadra!!!!

    L’unica è “provare, provare, provare……e poi ci riesci” cit. “Non ci resta che piangere”.

    Se si vogliono buttare due dati , l’Aprilia RSA 125 aveva una camera di manovella da 500cc con dei travasi con un volume di 100cc se ricordo bene. Quindi con rapporto in camera di 1,25 : 1.

    Ma si divertiamoci e se ci va di culo abbiamo un motore da paura ……”UNA BESTIA!!!”

     

     

    Spiegazione più che esaustiva!!!

    quindi, siccome sono duro di testa in poche parole non tenendo conto delle variabili in gioco, a parità di esse in pratica, il minor volume in manovella aumenterebbe la coppia ma è un effetto che poi penalizzerebbe gli alti?

    cioè sempre per semplificare ai minimi termini, motore copioso ma in cima agli alti non ha molto giri sfruttabili? Giusto, ho capito bene… parlo a parità di ogni variabile in gioco eh…

    comunque ho deciso di non complicarmi troppo la vita almeno per il primo lamellare al cilindro che faccio, avrei deciso di prendere un bgm a spalle piene con biella da 97 (buon albero per voi?) quindi faccio barenare i carter (tanto per rimanere in tema manovella)

     

    Per il discorso migliorie… al suo pacco lamellare… i punti da migliorare quali sono? 
    vi metto qualche foto

     

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  8. 4 minuti fa, claudio7099 ha scritto:

    qui entriamo in quella zona dei "segreti nasa "tipo gli ufo e gli omini verdi perchè questo come ho scritto sopra è uno dei punti che difficilmente si divulgano e chi sa non parla ,io non concordo con chiudere la camera di manovella in biella 97 ,forse forse 105mm ma anche li dipende dall'albero utilizzato ,come ho scritto sopra fai due letture prima 

    ho capito...

    si ho appena stampato il libro, perché su questo discorso, magari anche solo un'infarinatura, sono interessato

  9. 10 ore fa, claudio7099 ha scritto:

    il discorso volume è molto vasto e vario ,anche tra di noi mod ci sono diverse scuole di pensiero ,chi preferisce poco volume chi ne preferisce di più come nel mio caso ,un infarinata sul volume la trovi sui libri dedicati al 2t ,si calcola esattamente come l'rdc ma con altre misure

    ma in linea di massima si potrebbe dire che un cilindro lamellare può avere vantaggi "chiudendo" il carter come quello di architito? anche se li lavoro credo sia diverso, sia per indirizzare i flussi dal pacco lamellare, giusto?

    ma tornando alla mia domanda, chiudendo la zona delle spalle dell' albero motore e lasciando ovviamente lo spazio per il lvoro della biella si può avere benefici su un lamellare? 

    comunque si proverò a dare una occhiata su elaboriamo il due tempi

  10. Il 20/4/2022 in 05:28 , Architito2002 ha scritto:

    La pasta è lì da un anno …. Speriamo. È un motore che ho fatto per un amico e non gli voglio male. 😂

    Si sono in obliquo gli intagli.

    Certo che questo è il caso estremo dove la pasta deve tenere su una superficie piana. Nel caso del  riempimento della valvola basta qualche fresatina di lato e lei non esce più. Le superfici sempre pulite alla perfezione e ruvide.

    La camera di manovella è “chiusa” da due lamierini in alluminio da 2mm avvitati.

    Lato frizione il cuscinetto è lubrificato dall’olio del cambio. 👍

    Avvitati al carter in zona dove c'è il foro della lubrificazione cuscinetto? Più o meno?

    Ma parlando di carter pompa io non ho ancora ben chiaro come funziona? Cioè chiudendola il più possibile c'è più pressione, quindi agli alti regimi dovrebbero rendete meglio?

    O è totalmente al contrario?

    Martedì mi arriva la pasta e vediamo che riesco a combinare...🤯

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