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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione in 14/04/2019 in tutte le aree

  1. Foto trafugara dal garage di Daniele , altro che, non arriva non arriva ..... guardate un po quì!: 😀 PS: Scusate l'OT
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  2. Prima avevo il DQ270 e k25 alla prima tacca, ma fino a mezzo gas era grasso, non esageratamente ma era fastidioso che prime che entra in coppia ratta come una mignotta prima di spingere, mi va bene un po sporco sotto, ma era troppo. Poi ho notato che più il collettore è corto e più devi smagrire per farlo andare, faccio esempio, col collettore originale tagliato di 1cm avevo k24 alla seconda tacca e DQ270 e max da 170 e andava perfetti, poi ho montato quello extra corto che ho fatto io, era grasso impesto, sono dovuto scendere col 268 e k25 alla seconda e con max da 165
    2 punti
  3. Per l'aspirazione lamellare va più che bene un albero a valvola al quale basta asportare il labbro o fasciatura (quel dentino, insomma, che porta la larghezza della spalla lato frizione a 17.5mm), ne ho montato uno c53 b97 di drt, ultima produzione, il motore ha 6000km e pare andare davvero bene, mi sembra anche superiore a livello di qualità rispetto alla vecchia produzione su base tameni. Se posso dare un consiglio: cambio 17-20/49 (o 17-19/47 che è praticamente uguale) con primaria z69, poi ti regoli coi pignoni tra il 25 e il 28, in base a dove abiti. Con 24-25/72 sei troppo corto, non sfrutti bene la coppia di questo motore (stiamo sempre parlando di 150cc). Se devi ancora comprare l'accensione, ti consiglio di andare a occhi chiusi sulla SIP, nettamente superiore alle idm. Anche la marmitta non la trovo super adatta, se cerchi un motore da giri la vmc non è proprio il massimo... male di certo non andrà, sono molti infatti gli m1 che girano con quella marmitta ma di solito la si monta con cilindri di scatola o poco ritoccati. Un consiglio che ti dò, non esagerare con le fasi sui quattrini, altrimenti sotto lo svuoti di brutto... I quattrini girano molto alti anche con fasi relativamente basse... Se lo sviluppi bene con 126-127 di travaso e scarico a 186-187 massimo e la marmitta giusta ti esce fuori un bel frullatore con una erogazione bella spalmata e molto sfruttabile 😁
    2 punti
  4. sì lo statore va bene messo cosi, meglio ancora se lo metti proprio in corrispondenza della tacchetta statore più in basso, (mentre quella con la A è per avere un'anticipo)il lamellare della polini se leggi bene ne foglietto istruzioni, c'è scritto che bisogna togliere un pò di alette del cilindro con il flessibile. Poi il tuo porta motore gli hai saldato sopra una lamiera che te lo ha alzato di 1 cm visto così ad occhio, è per quello che non ci stà, O cambi il telaietto porta motore con uno aperto tipo Polini oppure ce ne sono in giro tanti modelli anche artigianali. mentre quello piaggio è cosi, non come quell'accrocchio che hai fatto.
    2 punti
  5. Più che sfiammato, hanno toccato nella plastica della freccia, intaccandosi... purtroppo la piastra è quella prevista per il px senza motorino di avviamento (come nel mio caso) che va acquistata a parte...
    1 punto
  6. Fatto qualche km... Ancora non mi pronuncio sulle prestazioni (che al momento non mi hanno esaltato) ma già ho potuto scoprire che l’obbrobrio sulla centralina, potrebbe pure essere fonte di problemi, in quanto l’insieme va a toccare sulla plastica della freccia, intaccando la centralina stessa ed i fili😰😰😰😰... C’e’ il rischio concreto di rimanere a piedi.... Foto.... La prima cosa da fare, è piegare la staffa verso l’esterno, per scongiurare questo pericolo, ma torno a ripetere che qui si poteva davvero fare meglio.... 😰
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  7. ma certo che é troppo ricca. Cala almeno fino a 86, più probabile che arriverai anche a 84 con filtro originale o simile.
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  8. Bene pomeriggio ho montato il blocco lo accendo e sembra un orologio svizzero non perde un colpo, fumava come una ciminiera e ho pensato che fosse x via dell'olio usato per lubrificare le varie parti di montaggio.. Lo lascio al minimo un paio di minuti e non cambia nulla, do una leggera accelerata e lo sento borbottare ma sale discretamente di giri, fumo a non finire ovviamente, per curiosità tiro l'aria e.... Il nulla non succede nulla. Tolgo la scatola filtro e ne metto una che avevo li vuota e sembra andare meglio ,tiro l'aria e si spegne allora ho pensato di essere troppo grasso provo a chiudere la vite totalmente x farla spegnere e in pochi secondi lo fa. Svito la vite di 1 giro riaccendo e borbotta ancora in accelerazione mi inizia la tremarella, vorrai mica vedere che il paraolio nuovo sè rovinato nel l'installazione ??? Prova del nove tolgo bullone del carico olio e nulla non sale di giri al minimo... Verifico paraolio lato volano ed è perfetto... Ora mi chiedo non è che ho il getto troppo grosso??? Monto un 90 sul carburatore simil originale ma 19/19.. Premetto che non ci ho pensato prima per via che sul 18/16 e il 102 dr ci stava il 90 quindi ho pensato che come base di partenza sia abbastanza discreta... Secondo voi che getto dovrebbe montare?
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  9. Ottimo grazie del consiglio!! Adesso faccio qualche prova al cad
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  10. io taglierei cosi. Togli più peso periferico e togliendo meno materiale recuperi subito equilibrio.
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  11. Prova a sentire anche Armageddon....utilizza la testa originale(solo la parte radiante; quella alettata) e fa la cupola a candrla centrale ricavata dal pieno. Studiata specifica per la termica che adotti. Tanta roba!
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  12. allora di solito si tiene il blocco con i numeri motore giusti del modello simil originale per fare revisioni varie e poi con gli altri li apri (sfondi è la parola più giusta) come ti pare ,io non avendo più un cilindro 50cc ho messo un 75 che ha i travasi come gli originali (un 75 polini con la scritta ape ,forse era dedicato appunto all'ape 50)e il resto tutto originale ,sui rulli in revisione ha segnato 51 kmh a palla ,in compenso la luce anteriore non rientra più negli standard ,ci và l'alogena almeno
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  13. Dipende dalla compagnia, alcune mettono questi vincoli altre no. Personalmente, sulla vespa 50 di mio figlio iscritta storica FMI, ho avuto un notevole risparmio. Senza certificato storico si parlava di cifre che si aggiravano sulle 400 euro annue circa, con l'iscrizione al registro storico pago 100 euro l'anno senza vincoli alcuni e con la possibilità che il mezzo possa essere guidato da due conducenti diversi.
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  14. quel telaietto polini è fatto apposta per mettere tutti i collettori e carburatori che vuoi, io il mio (artigianale l' ho pagato 60 euro.
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  15. Seguendo il suggerimento di Mackenzie proviamo a fare una piccola guida con i suggerimenti e le idee di ognuno Inizio con il dire che è essenziale avere sempre un'idea di base di cosa andremo a realizzare e del risultato che vogliamo ottenere Avere i pezzi in mano è il primo passo per iniziare il lavoro in quanto va privilegiata l'osservazione dei materiali verificando la conformazione e le possibilità di modifica Innanzitutto va detto che anche il migliore dei collettori in commercio può essere affinato e migliorato per cui il plug and play evidentemente non rientra tra le mie preferenze Detto questo partiamo con le operazioni da eseguire sperando di fare cosa gradita ai novizi ed anche agli esperti Si prende il collettore e lo si monta sul carter per verificare l'allineamento del condotto sul carter e la possibilità di indirizzare al meglio il flusso dei gas Privilegio un condotto lineare con l'obiettivo di ridurre sacche e zone di possibile avvallamento che sono deleterie per una buona velocità dei gas in transito L'ideale è sempre quello di avere un condotto che ad occhio e soprattutto al tatto, oppure al calco, risulti un pezzo unico. Questo anche a dispetto di qualche millimetro quadro in meno di superficie totale. Tracciato il condotto sul carter si passa a sgrezzare al meglio allargando con criterio ove è possibile immaginando di realizzare un tubo continuo verso il carter pompa. Preferisco indirizzare il gas verso il centro dell'albero motore a vantaggio della lubrificazione della biella e della corretta ripartizione della miscela tra i due travasi. E' quindi importante anche indirizzare verso l'alto per ridurre il tragitto. Altro punto importante è la decisione del tipo di albero, anticipato o a spalle piene, ed averlo tra le mani prima di iniziare a scavare aiuta a capire il lavoro da fare. Usualmente lo monto nel carter utilizzando una coppia di vecchi cuscinetti che ho preventivamente scartavetrato all'esterno ed all'interno per facilitare il montaggio e smontaggio dell'albero. Ora la parola alle foto. Qui sono ritratti i carter del mio PK Ice utilizzato a Pragelato 2016. Collettore PLC vecchio tipo, senza stuccature. Lato interno il condotto ha uno spessore prossimo al millimetro, si può scendere a 0,8 mm nel punto più vicino alla camera di manovella, facendo attenzione ovviamente. Laddove c'è la battuta della guarnizione si assottiglia tutto e si deve lavorare di conseguenza anche il bordino del carter lato volano
    1 punto
  16. Dunque partiamo dal presupposto che il volume del carter pompa delle nostre small è piuttosto striminzito per cui tutti i cc che recuperiamo sono utili Detto questo non esiste una misura standard, ossia varia un pochino in funzione del tipo di collettore a disposizione ma generalmente facciamo un condotto il più ampio possibile per non strozzare il passaggio dei gas verso la camera di manovella. Calcola che l'alloggiamento del pacco lamellare è orientativamente la sezione più ampia del passaggio e che dobbiamo cercare di non restringere il flusso della miscela verso il carter. Considera poi che circa il 70% di quell'area (quella del pacco lamellare) è il volume utile che viene sfruttato dai gas in transito. Per rendere meglio l'idea le dimensioni esterne che si vedono per il condotto PLC sono un pochino inferiori a quelle del pacco Polini perché il collettore PLC nasce già indirizzato verso il centro dell'albero, il Polini no. Con il PLC, che monta un pacco leggermente più grande del Polini non ho sfruttato tutto il volume a disposizione ma ho ricavato un condotto in direzione lineare con il centro dell'albero. Come si vede dalle foto la sezione del condotto è molto vicina ad un rettangolo. La teoria dice che i condotti di forma cilindrica sono migliori ma qui stiamo cercando di avere il massimo del passaggio. La fluidodinamica dei gas non sarà delle migliori in quanto negli "angoli" si creeranno masse di gas più lente che però fungeranno da "lubrificante" per il flusso al centro proprio sulla base del principio dello strato limite. Come ho scritto all'inizio è importante tracciare il condotto a partire dal collettore che monteremo per cercare di sfruttare tutto lo spazio a disposizione. Quindi i passi sono: - accoppiare collettore e carter - fare la tracciatura dell'ampiezza del collettore sul carter - sgrezzare il condotto a partire dall'esterno verso l'interno - riaccoppiare più volte collettore e carter per valutare forma e direzione - eliminare il pattino della valvola su cui strisciava la valvola rotante (io vado a filo del carter e non oltre) - sgrezzare internamente il condotto privilegiando l'inclinazione verso l'alto - controllare che non siano presenti sacche o sporgenze - fare la prima finitura con lima o con carta a vetro - riverificare accoppiamento collettore-carter, inclinazione e forma - rifinire con carta vetrata Spero di aver chiarito un pochino.
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  17. non ti conosco e non ti giudico ma sarebbe utile leggere interventi costruttivi dato che la premessa era "proviamo a fare una piccola guida con i suggerimenti e le idee di ognuno"
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  18. Prossimamente avrò un carter tra le mani per un lavoro similare e cercherò di far vedere il lavoro a partire da zero. Il collettore sarà un Polini. Questo a parte a breve ci saranno i carter Sip con collettore Falc e vediamo di mettere foto anche di quelli.
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