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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione in 19/09/2017 in tutte le aree

  1. Seguendo il suggerimento di Mackenzie proviamo a fare una piccola guida con i suggerimenti e le idee di ognuno Inizio con il dire che è essenziale avere sempre un'idea di base di cosa andremo a realizzare e del risultato che vogliamo ottenere Avere i pezzi in mano è il primo passo per iniziare il lavoro in quanto va privilegiata l'osservazione dei materiali verificando la conformazione e le possibilità di modifica Innanzitutto va detto che anche il migliore dei collettori in commercio può essere affinato e migliorato per cui il plug and play evidentemente non rientra tra le mie preferenze Detto questo partiamo con le operazioni da eseguire sperando di fare cosa gradita ai novizi ed anche agli esperti Si prende il collettore e lo si monta sul carter per verificare l'allineamento del condotto sul carter e la possibilità di indirizzare al meglio il flusso dei gas Privilegio un condotto lineare con l'obiettivo di ridurre sacche e zone di possibile avvallamento che sono deleterie per una buona velocità dei gas in transito L'ideale è sempre quello di avere un condotto che ad occhio e soprattutto al tatto, oppure al calco, risulti un pezzo unico. Questo anche a dispetto di qualche millimetro quadro in meno di superficie totale. Tracciato il condotto sul carter si passa a sgrezzare al meglio allargando con criterio ove è possibile immaginando di realizzare un tubo continuo verso il carter pompa. Preferisco indirizzare il gas verso il centro dell'albero motore a vantaggio della lubrificazione della biella e della corretta ripartizione della miscela tra i due travasi. E' quindi importante anche indirizzare verso l'alto per ridurre il tragitto. Altro punto importante è la decisione del tipo di albero, anticipato o a spalle piene, ed averlo tra le mani prima di iniziare a scavare aiuta a capire il lavoro da fare. Usualmente lo monto nel carter utilizzando una coppia di vecchi cuscinetti che ho preventivamente scartavetrato all'esterno ed all'interno per facilitare il montaggio e smontaggio dell'albero. Ora la parola alle foto. Qui sono ritratti i carter del mio PK Ice utilizzato a Pragelato 2016. Collettore PLC vecchio tipo, senza stuccature. Lato interno il condotto ha uno spessore prossimo al millimetro, si può scendere a 0,8 mm nel punto più vicino alla camera di manovella, facendo attenzione ovviamente. Laddove c'è la battuta della guarnizione si assottiglia tutto e si deve lavorare di conseguenza anche il bordino del carter lato volano
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  2. Primaria 27/69 e 2 accensioni a disposizione.. Per quanto riguarda il messaggio di prima i lavori da te citati li andrò ad eseguire tutti..anche io non basetterei, cerco di ottenere le fasi volute lavorando il cilindro..poi per me cosa più importante è lo squish..tornire sopra il cilindro non è cosa semplice visto che dalle mie parti non ce una rettifica..speriamo bene.. I Carter sono accoppiati..non lavorati quindi li lavoro per questo cilindro..la valvola è ottima
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  3. salve a tutti , complimenti per il post " vintage" ..altresi' mi sono sempre garbati i girati ...detto cio' dovresti pensare all'adozione di pistoni piu' leggeri e piu' performanti , " vedi pistoni benelIl / macchi cagiva / aermacchi " con le lavorazioni del caso ossia le vari aperture di unghiate ecc ecc , naturalmente considera sempre l'opzione " del monofascia eccc " buon lavoro ..non voglio dare i numeri al lotto ..MA con i lavori del caso , unitamente ad un carburatore " degno di nota" ....ecc ecc puoi pensare traquillamente al raddoppio dell potenza rilevata ...N.B : " NN TRASCURARE LA TESTA "!!
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  4. La foto del mio avatar scattata in occasione di una gara del 1988 a Varano è troppo piccola, ma dalla marmitta si riesce a vedere la scelta del montaggio dritto... L'attacco dell'ammortizzatore posteriore è spostato indietro per cercare di fare il collettore di scarico meno curvato (nei limiti del possibile). Collettore di scarico e collettore di aspirazione molto vicini o quasi attaccati come nel caso del girato vespa, fanno a cazzotti. Devo dire che in gara (di velocità) i problemi di surriscaldamento e il calo di prestazioni, anche se minori rispetto al girato, si presentavano ugualmente. Ciao Roby12
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  5. COMPLIMENTI! gran bella prova complimenti davvero per lo sbattimento e la pazienza calcolando da dritto a girato ha un guadagno di ben il 7% con 30cv prenderebbe ben 2cv... prove al riguardo prendono pareri discordanti, la discordanza su chi dice "alla fine va uguale" e chi "va più forte dando x cv in più" è data secondo me dal tipo di motore, se gara o stradale... in ogni caso molto molto interessante la tua prova! per farlo andare "di più" da girato, fossi io proverei,senza toccare null'altro, il montaggio di una espansione girata...io direi Simonini in primis....una espansione creata negli anni '80 con la prima parte collettore da 26/28mm che si sposa bene col diametro uscente della luce scarico cilindro et3 originale (probabile c'è salto in positivo ma meglio) poi passare a un carb più grande, accensione e/o peso volano e via così...un lavoro megalungo si...
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  6. il VHSH è un bel pezzo, questo PHBH l'ho trovato insieme al kit (che ho preso a basso costo) ed ho dovuto sostituire quasi tutti gli elementi di taratura. In questi giorni ho cominciato a realizzare un Malossi MHR lamellare al cilindro potrei comprarlo per metterlo su quello
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  7. Ciao il 30 piatto essendo un ottimo carburatore direi che vada pIu che benè nel mio ghisa rifasato, ora che ho sistemato la carburazione gira in 4° a 10300 rpm e riesce a rendere anche ai bassi rispetto a un 32phbe che avevo provato, poi ogni motore vuole la sua carburazione..
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  8. Come promesso pubblico qualche foto del carter lamellare del mio Polini 6t in corsa 53 di ritorno dalla sabbiatura. Ho preso un paio di scatti anche con l'albero a spalle piene montato posizionando la biella al pmi ed al pms per dare un'idea del passaggio che rimane quando si lavora con criterio. Ripeto che su questo carter non sono alla ricerca della massima prestazione e pertanto si può ancora scavare qualche millimetro qua e là. Ho ritratto in foto anche il famigerato ma economicissimo collettore Polini modificato per alloggiare il pacco del Minarelli orizzontale a tutto beneficio di un gruppo lamelle decisamente più efficiente di quello di cui è dotato in origine. In questo caso ho utilizzato un pacco Wforce per cui il lavoro è un po' facilitato dalle dimensioni laterali delle cuspidi più contenute ma in ogni caso il lavoro da fare non cambia di molto rispetto al pacco Adige. Per preparare l'alloggiamento occorre dotarsi di tanta pazienza e di una bomboletta di vernice nero opaco, se ne vedono le tracce in una delle foto precedenti. Se avete un pacco tradizionale, non il Wforce, smontate le lamelle dal pacco facendo attenzione alla disposizione delle lamelle perché hanno un verso ed altrettanto dei fermi delle lamelle. Date una passata leggera di vernice all'interno del condotto ed attendete che si asciughi. Introducete il pacco e cominciate a fresare dove la vernice rimarrà segnata. Mi raccomando di procedere per gradi e con pazienza perché lo spessore delle pareti sul collettore Polini non abbonda ed è facile sfondare. Ripetete la verniciatura ad ogni nuova prova. So che è noioso ma è l'unico modo per fare un buon lavoro senza sbagliare. Procedendo per tentativi sarete riusciti ad introdurre il pacco nudo all'interno e il pacco dovrà entrare all'interno del collettore senza sfregare da alcuna parte. Avrete notato che non ho scritto di montare il pacco con la guarnizione di base e questo perché lo spessore della guarnizione impedirebbe al pacco di entrare completamente facendo sì che il lavoro finale sarebbe troppo giusto per alloggiare il pacco "comodamente". Ora che il pacco nudo è entrato montate le lamelle sul pacco e ritentate il montaggio, a questo punto saranno i fermi lamelle che andranno a toccare sul collettore. Lavorate il collettore di conseguenza finché raggiungerete il momento in cui entrerà quasi completamente. Vi renderete conto che con ogni probabilità sarà necessario ritoccarli leggermente sui lati per far sì entri alla perfezione. Limate il giusto e riprovate passo dopo passo. Una volta finito monterete la guarnizione originale Polini (debitamente ritagliata al suo interno per accogliere il pacco di maggiori dimensioni) ed il vostro pacco sarà in posizione con le lamelle che avranno sufficiente spazio per lavorare nel condotto. Scusate per le foto messe un po' a caso ma non riesco a metterle nel senso giusto. Se qualche buonanima volesse intervenire a vantaggio di tutti gliene sono grato
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